ยซGesรน Nazareno, sei venuto a rovinarci?ยป (v. 24), domanda lโuomo posseduto da uno Spirito impuro.
Molti anni prima, il vecchio Simeone ebbe a dire alla madre di Gesรน quando lo presentรฒ al Tempio: ยซegli รจ qui per la rovinaโฆdi molti in Israeleยป (Lc 2,34).
Chi entra in contatto con Gesรน ha la vita rovinata. Certo, il contatto con Gesรน sconquassa, inquieta, destabilizza, strappa dalla propria โcomfort zoneโ.
Ma dโaltra parte Gesรน lo ripete ai suoi: ยซNon crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma la spadaยป (Mt 10,34). Gesรน invita a decidere, (dal verbo โcaedฤreโ = tagliare), a rompere con tutto ciรฒ che non รจ a favore della vita, che non fa crescere, che รจ arido, sterile, superficiale, banale.
Marco, circa quarantโanni dopo la morte del Maestro, sente lโesigenza di domandare a quelli della sua comunitร : da che parte state? Avete โdecisoโ di stare dalla parte del potere che schiaccia lโaltro, della ricchezza ad ogni costo, di chi vuol sempre avere ragione screditando gli altri; dalla parte di una religione autoreferenziale che usa il proprio piccolo dio per auto-celebrarsi? Oppure avete deciso di stare dalla parte del Nazareno facendo vostra la logica del perdono, investendo sul bene, la cura dei poveri, la giustizia, lโonesta, sulla condivisione dei beni?
Sรฌ, Gesรน รจ venuto a rovinarci, a metterci di fronte alla necessitร di decidere. A svegliarci da una religione che anestetizza, per farci uscire dalla consuetudine dโuna vuota ritualitร .
Sรฌ, Gesรน โnon รจ venuto a portare la paceโ, quella serena e paciosa incoscienza dinanzi al dolore del mondo perchรฉ si ritiene sufficiente dirsi cristiani. Egli ha portato la spada, a separare lโantico dal nuovo, a far uscire dalle religioni e dalle loro presunte โveritร โ considerate polizze sulla vita, per cominciare finalmente a prendersi cura degli ultimi, e a dire che credere in Dio significa in ultima analisi avere fiducia nella vita.
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โCristo, mia dolce rovina,
gioia e tormento insieme tu sei.
Impossibile amarti impunemente,
dolce rovina, Cristo,
che rovini in me tutto ciรฒ
che non รจ amore.
Impossibile amarti senza pagarne il prezzo
in moneta di vita.
Impossibile amarti e non cambiare vita
e non gettare dalle braccia il vuoto
e non accrescere gli orizzonti che respiriamoโ.
(David Maria Turoldo 1916 โ 1992)
AUTORE: don Paolo Squizzato
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