Fabio Quadrini – Commento al Vangelo di domenica 27 Dicembre 2020

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Nel pieno del periodo natalizio, questโ€™anno alquanto particolare, ma non per questo inefficace -Come si fa a dire: ยซQuestโ€™anno ci hanno tolto il Natale!ยป? Il Natale ce lo ha donato il Signore -non รจ uno spettacolo o un momento consumistico (anche se noi lo abbiamo ridotto cosรฌ)- ed Egli non ci ha tolto nulla. Se in questo momento storico la crapula goliardico-commerciale รจ giustamente regolata e ridotta, questo non intacca assolutamente il Natale, poichรฉ il Natale รจ Gesรน, e Gesรน non retrocede, nรฉ viene sopraffatto, dinanzi alle vicende del mondo, compreso anche un virus letale. Tuttavia, se si qualifica e si considera il Natale solo e soltanto quale sinonimo di โ€œapice del consumismoโ€ (cosรฌ come fa la societร  in cui viviamo), la regolamentazione attuale dei consumi non รจ un: ยซโ€ฆ ci hanno tolto il Natale!ยป (dato che il Natale, nel momento in cui รจ identificato solamente come vertice di ogni consumo, non ha piรน ragione di chiamarsi tale), ma diciamolo pure senza alcuna ipocrisia: ยซโ€ฆci hanno ridotto il soddisfacimento dei nostri bisogni non essenziali!ยป, che altro non sono se non ยซbisogni egoisticiยป (ma guai se il nostro egoismo debba subire una regolamentazione: fossโ€™anche se questo โ€œsacrificioโ€ sia richiesto per salvaguardare la propria -figuriamoci lโ€™altrui- salute). Non รจ il Covid, o chi gestisce lโ€™emergenza a questo legata, a โ€œtoglierci il Nataleโ€: siamo noi stessi, con le nostre scelte e le nostre prioritร  (io e non Dio), a toglierlo di mezzo, a spazzarlo via, ogni anno, poichรฉ รจ meglio una โ€œmangeriaโ€ che la โ€œMangiatoiaโ€, la Liturgia ci concede di considerare le parole di un uomo assai ispirato: SIMEONE.
Cerchiamo di individuare alcune doti che lo caratterizzano.

Nel versetto di Lc 2, 25 leggiamo o ascoltiamo come segue:
ยซOra a Gerusalemme cโ€™era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pioยป.
Questi due aggettivi sono espressi dai termini greci dรญkaios (ยซgiustoยป) e eulabรฉs (ยซpioยป).

1 โ€“ Partiamo da questโ€™ultimo.
Lโ€™aggettivo eu-labรฉs, che in primo luogo intende ยซprevidente/prudenteยป, รจ composto dalla preposizione eu (ยซbene/buonoยป) e dal verbo lambรกno (ยซprendereยป).
Dato quanto, eulabรฉs, che viene tradotto anche con ยซtimorato di Dioยป (cf. CEI 1974), significa letteralmente ยซche prende bene/che accoglie in maniera buonaยป.
Ecco, quindi, chi รจ lโ€™uomo ยซpioยป; ecco chi รจ colui che รจ ยซtimorato di Dioยป: non รจ un molle, o addirittura un soggetto che ha paura di Dio.
Lโ€™uomo eulabรฉs, invero, รจ colui che ยซrecepisce beneยป Dio; รจ colui che ยซcomprende beneยป il Signore; รจ colui che รจ ยซprevidente/prudenteยป non in senso di impaurito/pauroso, bensรฌ inteso come colui che rispetta i ruoli; colui che fa un passo indietro per lasciare a Dio il primo posto (cf. Mt 16, 23-24: ยซ[โ€ฆ] Vaโ€™ dietro a me, Satana! [โ€ฆ] Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso [โ€ฆ]ยป).
Ecco, allora, che nelle espressioni: ยซ[โ€ฆ] lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato [โ€ฆ]. Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio [โ€ฆ]ยป (cf. Lc 2, 25-27), riusciamo a notare proprio come in Simeone ci sia il totale abbandono al Signore, il completo affidarsi allo Spirito di Dio, al quale Simeone riconosce pienamente e definitivamente il ruolo di guida, di lampada lungo il proprio cammino (cf. Sal 119, 105: ยซLampada per i miei passi รจ la tua parola, luce sul mio camminoยป).

2 โ€“ Andiamo allโ€™aggettivo dรญkaios.
Esso intende propriamente ยซgiustoยป, ma di particolare interesse รจ il sostantivo che lo ispira, ovvero dรญke (ยซregolaยป).
Questo nome (dรญke) si articola e specifica su tre ambiti:
a โ€“ (regola di) costume, che possiamo qualificare come โ€œdisposizioneโ€;
b โ€“ (regola di) diritto, che possiamo qualificare come โ€œconvinzioneโ€;
c โ€“ (regola di) azione giudiziaria, che possiamo qualificare come โ€œoperazioneโ€.
Per approfondire lโ€™argomento, facciamo riferimento ad un passo tratto dal profeta Michea, in cui ritroviamo esattamente la trama e lโ€™ordito (ยซgiustoยป e ยซpioยป) con cui il Vangelo odierno tesse il cammeo che riguarda Simeone:
ยซLโ€™uomo pio รจ scomparso dalla terra,
non cโ€™รจ piรน un giusto fra gli uomini:
tutti stanno in agguato
per spargere sangue;
ognuno con la rete dร  la caccia al fratelloยป (Mic 7, 2).
Ebbene, in questo versetto appena citato possiamo rintracciare i tre movimenti sopra indicati, che in tal caso, perรฒ, riguardano lโ€™ (in)giusto:
a โ€“ la (regola di) costume, ovvero la โ€œdisposizioneโ€ dellโ€™uomo (in)giusto, รจ data da un porsi in stato di ยซagguatoยป gli uni gli altri;
b โ€“ la (regola di) diritto, ovvero la โ€œconvinzioneโ€ dellโ€™uomo (in)giusto, รจ caratterizzata dallo ยซspargere sangueยป;
c โ€“ la (regola di) azione giudiziaria, ovvero lโ€™ โ€œoperazioneโ€ dellโ€™uomo (in)giusto, si concreta nel dare ยซla caccia al fratelloยป.
Torniamo, adesso, a Simeone, uomo giusto, e cerchiamo di notare, invece, quale sia il suo movimento:
ยซ[โ€ฆ Simeone] aspettava la consolazione dโ€™Israele, [โ€ฆ] accolse [Gesรน] e benedisse Dioยป (cf. Lc 2, 25.28).
a โ€“ Simeone uomo giusto possiede come (regola di) costume, ovvero quale โ€œdisposizioneโ€, quanto รจ dato dal verbo ยซaspettavaยป, che non รจ un agguato, un attendere acquattati e in procinto di far scoccare lโ€™insidia, ma รจ confidare in Dio: รจ aprirsi, anzi spalancarsi, alte le braccia, in atteggiamento di totale fiducia nel Signore;
b โ€“ Simeone uomo giusto possiede come (regola di) diritto, ovvero quale โ€œconvinzioneโ€, la ยซconsolazioneยป, che si pone agli antipodi, allโ€™opposto, di ogni offesa, di ogni affronto, di ogni spargimento di sangue;
c โ€“ Simeone uomo giusto possiede come (regola di) azione giudiziaria, ovvero quale โ€œoperazioneโ€, lโ€™accoglienza di Gesรน (ยซaccolse [Gesรน]ยป) e la benedizione del Signore (ยซbenedisse Dioยป), iniziative che si discostano definitivamente da qualsiasi accezione predatoria, di condanna, di caccia ovvero di morte, poichรฉ sono pienamente dimensioni di Salvezza.

Da notare, infine, come lo stesso nome proprio ยซSimeoneยป sintetizzi tutto questo percorso.
Difatti ยซSimeoneยป (lo stesso che dire ยซSimoneยป) รจ dato dalla radice ebraica shamรก, ovvero ยซascoltareยป.
Invero, colui che ascolta รจ colui che sa aspettare; colui che ascolta รจ colui che sa consolare; colui che ascolta รจ colui che sa accogliere, ovvero bene-dire (dรญkaios โ€“ ยซgiustoยป). E colui che ascolta รจ colui che rispetta i ruoli e che sa fare un passo indietro (eulabรฉsโ€“ ยซpioยป) -Interessante scrutare come i protagonisti maschili del brano odierno siano tutti e tre chiamati dai Vangeli con lโ€™attributo di ยซgiustoยป. Di Simeone abbiamo detto; quindi cโ€™รจ ยซIl padre di Gesรนยป (cf. Mt 1, 19: ยซGiuseppe suo sposo, poichรฉ era uomo giustoยป), nonchรฉ Gesรน stesso (cf. Lc 23, 47: ยซVisto ciรฒ che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: โ€œVeramente questโ€™uomo era giustoโ€ยป). Come non osservare il fatto che tanto Simeone, quanto Giuseppe e chiaramente, e in pienezza, Gesรน, abbiamo vissuto e realizzato tanto la disposizione indicata da eulabรฉs (ยซpioยป) quanto le sfumature di senso riconosciute in dรญkaios (ยซgiustoยป)?

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Che il Signore mai ci privi, a Natale, della presenza di un virus; e che questo virus si chiami: ยซSimeoneยป.

Fonte

Per gentile concessione di Fabio Quadrini che cura, insieme a sua moglie, anche la rubrica ALLA SCOPERTA DELLA SINDONE: https://unaminoranzacreativa.wordpress.com/category/sindone/


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