p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 21 Dicembre 2020

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Questo brano dovrebbe essere commentato da una donna, per potere cogliere la profonditร  di tutti i movimenti. Lโ€™andare di Maria da Elisabetta, lโ€™incontro fra due donne che stanno attendendo, il parlarsi dalla pienezza del loro utero, il sentire la beatitudine dellโ€™altra, il saperla riconoscere senza invidia, il ringraziare per la gioia della visita. Son tutte cose che, per quanto noi uomini ci sforziamo di cogliere, comunque alla fine ci sfuggono. A me pare che questo brano sintetizzi, in modo mirabile, tutto un movimento di sentimenti e di biologia e di fini intuizioni colte senza neppure fare sforzo o pensarci, tutte cose che nella gran parte ci sfuggono. Cercherรฒ di fare il mio meglio comunque.

La mia attenzione, a partire dal brano di oggi, รจ caduta su Gesรน che ci fa visita in questo Natale e ci fa visita tramite Maria. Gesรน si incarna come Parola vivente in Maria, che accoglie questa incarnazione con il suo sรฌ e permette a Dio di fare visita a noi.

Maria รจ il primo discepolo mandato ad annunciare la buona novella. Maria entra nella casa di Elisabetta, come i primi discepoli andavano nelle case, e porge il saluto (Mt 10,12). Lโ€™annuncio della buona novella si svolge tutto in quellโ€™intreccio di testimonianza silenziosa ma parlante, che รจ lโ€™utero di due donne, un utero che danza, si muove, manifesta la propria gioia.

Maria non dice nulla, ma porta tutto. La testimonianza della fede non รจ un gran parlare, รจ un silenzioso amare e gioire. Senza verbo proferire Maria comunica la sua gioia timorosa per quanto รจ avvenuto e per quanto sta avvenendo. Non monta in superbia, ma va dalla sua parente che ha bisogno, parente che รจ al sesto mese ed รจ anziana: Maria porta la sua testimonianza silenziosa. Una testimonianza che viene colta allโ€™istante da Elisabetta: capisce al volo e, quasi per incanto, viene riempita di Spirito Santo. Maria portando Cristo in grembo, presumibilmente in quella forma che i nostri sapientoni di scienziati medici affermano non essere ancora vita e persona, comunica il dono dello Spirito. Ha ascoltato la Parola, lโ€™ha accolta, gli ha permesso di incarnarsi in lei, la porta allโ€™altra.

La testimonianza, lโ€™annuncio della buona novella non รจ un insieme di norme e di cose da dire: รจ una pancia da far parlare, รจ un utero da fare esultare, รจ un bambino che scalcia di gioia e danza dinnanzi a colei che porta lโ€™arca della nuova alleanza, come Davide danzava dinnanzi allโ€™arca dellโ€™antica alleanza che veniva trasportata in Gerusalemme.

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Una danza non sempre ascoltata: noi uomini siamo incapaci di ascoltarla il piรน delle volte. Una danza non sempre accolta, come la moglie di Davide che lo disprezza perchรฉ lui che era re danzava quasi nudo di fronte al suo popolo. Una danza che non ha pudore, esprime fino allโ€™ultima goccia di sudore la gioia dellโ€™avvenimento.

Danzare la buona novella diventa motivo di annuncio.

Il saluto di Maria ad Elisabetta รจ lโ€™annuncio dellโ€™inviato: โ€œEntrando nella casa rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarร  degna, la vostra pace scenda su quella casaโ€ (Mt 10, 12).

Il saluto porta la pace che non รจ la pace dei defunti, ma รจ una pace che sconvolge il cuore. รˆ quella pace che noi sentiamo quando un amico ci fa visita: รจ una pace che sconvolge i nostri bioritmi, fa aumentare i battiti, i nostri occhi sprizzano gioia e, magari, piangono di gioia, se lโ€™attesa dellโ€™amato รจ stata lunga; alziamo il tono di voce; lo abbracciamo; lo baciamo; ci raccontiamo le cose piรน belle: รจ una pace che ci butta per aria.

Cosรฌ lโ€™incontro tra Maria ed Elisabetta: รจ un incontro che avviene in fretta, senza tanti preliminari; subito dopo il saluto -โ€œAppena Elisabetta ebbe udito il saluto di Mariaโ€- il bambino sussulta nel grembo di Elisabetta; lโ€™atmosfera si riempie di Amore, di Affetto, di Cordialitร , di Spirito Santo, avviene da sรฉ, non puรฒ che avvenire cosรฌ; Elisabetta esprime โ€œa gran voceโ€ Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo gremboโ€ฆ Beata colei che ha creduto.

Questo incontro รจ un omogeneizzato di proteine che sprizzano da ogni poro di conversazione: รจ talmente piena di vita lโ€™atmosfera che scoppia buttando frammenti di vita in ogni direzione.

Maria va da Elisabetta, segno della presenza di Colui al quale nulla รจ impossibile.

Gesรน รจ ormai alle porte: al quinto giorno il Signore verrร  e non mancherร , portato dalla beatitudine di colei che ha creduto.

A questo dunque noi siamo chiamati: a lasciarci riempire dal dono di Dio, ad ascoltare il Verbo Parola che si fa carne, a lasciarci impregnare e pregnare da questa Incarnazione perchรฉ in tal modo la vita sprizzi in tutte le direzioni.

Gridando silenziosamente di gioia noi possiamo essere quei testimoni mandati ad annunciare la buona novella e a fare esultare, saltare, danzare le pance e gli uteri di tutti coloro che incontreremo!


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM

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