Siamo al termine del tempo della promessa; sta finendo il tempo dei profeti e delle profezie; da lungo tempo in Israele non sorge piรน un profeta degno di questo nome; ci imbattiamo in Zaccaria ed Elisabetta che osservano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore; due personaggi senza figli e avanti negli anni. Due persone che vivono una vita di fedeltร al Signore, ormai senza speranza e creativitร : infatti sono vecchi e avanti negli anni.
Viviamo nel tempo in cui ci si rende conto che lโessere giusti secondo la legge, senza la grazia di Dio, non dร frutti (non avevano figli) perchรฉ รจ solo unโusanza (secondo lโusanza del servizio sacerdotale). Non tutti perรฒ possono entrare in rapporto con Dio: solo la sorte puรฒ stabilire chi puรฒ entrare in rapporto con Dio (gli toccรฒ in sorte di entrare nel tempio): ma questo modo di intendere รจ un modo di intendere pagano. Tutto perรฒ cambia quando รจ il Signore a farsi vedere (allora gli apparve un angelo del Signore).
Il rapporto, che era un rito, diventa una grazia, diventa una vicinanza, una vicinanza che provoca turbamento e timore, ma comunque una usanza.
Ebbene in questo tempo dellโimpossibile, dove il tempo ormai non faceva che far cadere ogni speranza, dove i giorni se ne volavano via senza alcuna novitร , in questo tempo dellโimpossibile Dio compie la sua promessa. Dio si fa presente e rende possibile ciรฒ che per lโuomo รจ impossibile. Era il sesto mese che tutti dicevano sterile a Elisabetta perchรฉ erano cessate le cose che vengono alle donne, a questo punto Dio, speranza contro ogni speranza, interviene. Perchรฉ ciรฒ che รจ impossibile allโuomo, non lo รจ per Dio.
Dio fa questo non per giocare a nascondino, ma perchรฉ appaia con chiarezza da dove viene la grazia: cโรจ chi fa conto del cavallo e dellโagile corsa dellโuomo, io confido nel Signore. Gedeone, il giudice, che un poโ alla volta, attraverso varie prove, manda a casa i troppi del popolo di Israele che vogliono combattere contro i Madianiti, perchรฉ non dica Israele โLa mia mano mi ha salvatoโ (Gdc 7, 2ss), rimane con trecento uomini e con questi trecento uomini sconfigge il nemico. Un nemico che Israele, fino a poco prima, non aveva il coraggio di affrontare. Ora che il Signore dellโimpossibile รจ apparso a Gedeone, sconfiggono il nemico con pochi (Gdc 6-8).
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Una delle caratteristiche di questa entrata di Dio nella storia dellโimpossibile, reso possibile, รจ la gioia e lโesultanza. Una gioia ed esultanza che รจ dellโinteressato, innanzitutto, ma una gioia e una esultanza che diventa di โmoltiโ. Perchรฉ la gioia per lโintervento di Dio รจ sempre una gioia comunitaria che crea condivisione e comunione. ร una gioia che porta a credere, mentre lโariditร di una fedeltร sterile alla legge porta alla incredulitร e al mutismo (โSarai muto perchรฉ non hai credutoโ). ร una gioia che scioglie la lingua e fa innalzare a Dio il canto del Bendictus (Lc 1, 67-79). Una gioia che riempie di Spirito Santo coloro che accolgono la presenza di Dio.
Quanto il Signore promette a Zaccaria era secondo la sua preghiera, era quanto lui chiedeva a Dio nel suo pregare. Eppure Zaccaria rimane incredulo di fronte alla realizzazione di una preghiera a cui lui stesso non credeva piรน.
La preghiera รจ un fatto di amore e un fatto storico. Nel rapporto di amore con Dio la preghiera diventa storia, vale a dire salvezza e speranza di salvezza. La salvezza non รจ qualcosa che non riguarda lโumano, che riguarda solo lโal di lร . La salvezza รจ realizzazione piena di unโumanitร che รจ sempre piรน limitata nel cuore e nella capacitร di compassione, nel desiderio di prendersi cura. La passione e la compassione รจ via della testimonianza che diventa vita, vale a dire cultura e storia donata e comunicata. Salvezza รจ realtร che unifica le nostre giornate atomizzate: ci riporta allโUno che รจ speranza facendoci credere oltre ogni speranza. La salvezza รจ salvezza dalla schiavitรน del fare per riportarsi alla bellezza e allโessenzialitร dellโessere. ร riscoprire chi sono, giorno dopo giorno, negli anfratti delle mie povertร e delle mie debolezze, nelle feritoie del mio esistere.
Salvezza รจ realtร globale che coinvolge tutto il creato e tutta lโumanitร . Salvezza non รจ cosa personale ma รจ cosa comunitaria. Mai come oggi possiamo comprendere questo mistero, noi che viviamo in una realtร dove lโinterdipendenza รจ cosa mondiale e dove la salvezza, anche dal virus, non รจ possibile se non per tutti. Un esempio su tutti lโecologia: se non la si rispetta da una parte, le conseguenze negative ricadono in ogni luogo e in ogni tempo. Lโinvito รจ uno: crediamo alla nostra preghiera che travalica le nostre sterilitร e ci porta a credere con speranza ad una salvezza donata e rinnovata nel natale di ogni giorno.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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