Il commento alle letture di domenica 20 Dicembre 2020 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ “Buona Bibbia a tutti“.
LA VOCAZIONE DI MARIA
Luca presenta Maria in una scena inaugurale che ha il preciso compito di caratterizzare il ruolo della madre: abitualmente si parla del racconto dellโannunciazione, ma, secondo il genere letterario proprio del brano, sarebbe meglio chiamare questo testo โla vocazione di Mariaโ (Lc 1,26-38).
Analizziamo ora il testo dellโannuncio a Maria.
28: โRallegrati, trasformata dalla grazia: il Signore รจ con te!โ
Rallegratiย ย ย ย ย ย
- Pubblicitร -
Maria deve โrallegrarsiโ (kร ire) perchรจ รจ lโincarnazione dellโIsraele antico, che deve esplodere di gioia perchรจ รจ giunto il Messia: meglio che lโโAveโ latina รจ la traduzione โGaudeโ dei padri greci. โMaria infatti รจ salutata da Gabriele con le parole di gioia (1,28) con le qualiย i profeti Zaccaria (2,14-17; 9,9-10), Sofonia (3,14-20) e Gioele (2,21-27) avevano invitato alla a speranza la ยซfiglia di Sionยป, cioรจ il resto di Israele (Is 10,20) che, tornato dallโesilio, avrebbeย ricostruito la ยซcasaย di Giacobbeยป, della quale Gesรน sarร il re (Lc 1,33)โ (M. Masini).
Dio viene โin mezzo a noiโ, a rendere fertile la nostra sterilitร , a portare la salvezza e lโabbondanza: un grande messaggio di speranza, di gioia, di felicitร .
Graziata
Amata
Maria รจ la kecharitรฒmene, la โgraziataโ, resa amabile (non โpiena di graziaโ, sarebbe stato plerรจs charitรฒs come in At 6,8 riferito a Stefano). Eโ la favorita per amore, lโIsraele scelto per misericordia (Os 11,1-4). Eโ lโeletto reso bello per grazia (Ez 16,8-14). Eโ Israele fatto sposo di Dio (Os 2,21-28; CdC).
Elettaย
Nel linguaggio della Bibbia โgraziaโ significa un dono speciale, che secondo il Nuovo Testamento ha la sua sorgente nella vita trinitaria di Dio stesso, di Dio che รจ amore (1 Gv 4,8). Frutto di questo amore รจ lโelezioneย – quella di cui parla la Lettera agli Efesini (Ef 1,2-23) โ da parte di Dio: โBenedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesรน Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella caritร , predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesรน Cristo, secondo il beneplacito della sua volontร . E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto; nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua graziaโ (Ef 1,3-10).
Quando leggiamo che il messaggero dice a Maria โpiena di graziaโ, il contesto evangelico, in cui con fluiscono rivelazioni e promesse antiche, ci lascia capire che qui si tratta di una benedizione singolare tra tutte le โbenedizioni spirituali in Cristoโ. Nel mistero di Cristo ella รจ presente giร โprima della creazione del mondoโ, come colei che il Padre โha sceltoโ come Madre del suo Figlio nellโincarnazione, affidandola eternamente allo Spirito di santitร . Nello stesso tempo, ella รจ e rimane aperta perfettamente verso questo โdono dallโaltoโ (Gc 1,17). Come insegna il Concilio, Maria โprimeggia tra gli umili e i poveri del Signore, i quali con fiducia attendono e ricevono da lui la salvezzaโ (Redemptoris Mater, 8).
Nuovo Abramoย
La fede di Maria puรฒ essere paragonata a quella di Abramo, chiamato dallโApostolo โnostro padre nella fedeโ (Rm 4,12). Nellโeconomia salvifica della rivelazione divina la fede di Abramo costituisce lโinizio dellโAntica Alleanza; la fede di Maria nellโannunciazione dร inizio alla Nuova Alleanza. Come Abramo โebbe fede sperando contro ogni speranza che sarebbe diventato padre di molti popoliโ (Rm 4,18), cosรฌ Maria, al momento dellโannunciazione, dopo aver indicato la sua condizione di vergine, credette che per la potenza dellโAltissimo, per opera dello Spirito Santo, sarebbe diventata la Madre del Figlio di Dio secondo la rivelazione dellโangelo (Lc 1,35).
โCome Abramo, Maria trova grazia presso Dio, genera un figlio in modo miracoloso, รจ benedetta per la sua fede, nella sua persona si realizzano le promesse fatte ad Abramo per il popolo dโIsraeleโ (A. Serra). โDa questo momento Abramo diventa espressamente il padre di tutti i credenti e Maria, come dirร espressamente Gv 19,25-27, ne diventa la madreโ (G. Bruni).
Bellissima
Se Eva aveva disobbedito a Dio, Maria le si contrappone con il suo โsรฌโ (Lc 1,38), e con il suo invitare a โfare quello che lui vi dirร โ (Gv 2,5), come lโIsraele obbediente al Sinai. Al Sinai, infatti, cโรจ una nuova creazione e Israele, al sesto giorno della Teofania, รจ fatto manducare dellโalbero (il monte Sinai), che produce le Parole sante della Torah, e risponde: โQuanto il Signore ha detto, noi lo faremoโ (Es 19,8; cfr 24,3.7), nellโobbedienza contrapponendosi al peccato di Eva. E il popolo, che secondo i Rabbini era di minorati fisici, oppresso dalla schiavitรน, diventa la sposa bella e senza macchia del Cantico dei Cantici: โIo non tโinfliggerรฒ nessuna delle infermitร che ho inflitte agli Egiziani, perchรฉ io sono il Signore, colui che ti guarisce!โ (Es 15,26). E il giudaismo leggerร il Cantico dei Cantici come il poema dโamore dello Sposo-Dio che bacia nel giardino la sua sposa dandogli la Torah sul Sinai: โMi baci egli con i baci della sua boccaโ (Ct 1,2).
Maria รจ anche la nuova Eva, la prima delle โmadriโ di Israele, che nella tradizione rabbinica era bellissima. I rabbini, parafrasando Gen 2,22, vedono in Dio il paraninfo che la agghinda di splendore per presentarla ad Adamo. Tale bellezza, perduta con il peccato, รจ riflessa in Sara la bellissima, in Abisag la Sunamita di Davide (1 Re 1,4), nella madre dei Maccabei, ma soprattutto nellโIsraele fedele che nel giardino del Sinai accoglie la Torah. Maria, dirร Giustino (+165 circa), รจ la nuova Eva, che con il suo โsรฌโ รจ fatta bellissima. Ai piedi del nuovo albero della vita, la Croce, sarร perciรฒ costituita โmadreโ dei discepoli (Gv 19,25-27), e potrร , come Eva, esclamare: โHo acquistato un uomo dal Signoreโ (Gen 4,1).
Ma รจ anche figura della Chiesa, che nasce dallโobbedienza, รจ fatta bella dallo Spirito, diventa sposa di Cristo.
โIl Signore รจ con teโ
Eโ termine proprio dei racconti di vocazione. Maria รจ modello del credente, chiamato a stare con il Signore.
34: โAllora Maria disse allโangelo: โCome รจ possibile? Non conosco uomoโโ
Lโobiezione di Maria rappresenta un elemento normale nello schema biblico degli annunzi. Si tratta quindi di un semplice passaggio redazionale oppure dโuna reale difficoltร avanzata da Maria? Le opinioni sono discordanti.
- a) Secondo numerosi esegeti, soprattutto cattolici, Maria aveva intenzione di restare vergine, nonostante il suo fidanzamento con Giuseppe. Ma lโidea di un โvoto di verginitร โ, certamente lontana dalla mentalitร ebraica, che vedeva nella procreazione lโunico modo di perpetuarsi e di inserirsi nellโattesa messianica (unica eccezione, gli Esseni di Qumramโฆ), si fa strada solo con Origene (185-254) e poi soprattutto con Agostino (354-430).
- b) Altri esegeti affermano che dal testo lucano si puรฒ dedurre soltanto che Maria intendeva contrarre un matrimonio normale con Giuseppe, aperto alla prole. Il senso dellโobiezione riguarda la sua situazione di fidanzata, quando i rapporti matrimoniali erano considerati sconvenienti, non perรฒ illegittimi, perchรฉ il fidanzamento aveva il medesimo valore giuridico del matrimonio.
- c) Per altri esegeti lโobiezione di Maria costituisce semplicemente un elemento redazionale, previsto negli schemi degli annunci. Luca se ne serve per approfondire lโidentitร del nascituro. Lโinteresse prevalente dellโevangelista รจ certo cristologico, ma con questo non si puรฒ escludere aprioristicamente la possibilitร di unโeco nella tradizione dโuna realtร sublime, che si รจ verificata in Maria, dietro il suo libero consenso. La verginitร sottolinea la straordinarietร del piano di Dio, che dona il Messia al di lร di ogni merito o capacitร umana.
35ยฐ: โLo Spirito Santo verrร su di te, su te stenderร la sua nube la potenza dellโAltissimoโ
โSpirito Santoโ non รจ preceduto dallโarticolo e si riferisce a un attributo divino, alla sua forza,ย ma cโรจ unโallusione allo spirito di Dio (ruah โElohim) che โaleggiava sulle acqueโ del caos primitivo per la creazione del cosmo (Gen 1,2).
Nella Bibbia spesso si parla del mistero della โnubeโ per indicare la Presenza di Dio che perรฒ si manifesta in modo velato: tra i vari elementi naturali in cui Dio si rivela, spiccano le nubi, definite โcarroโ o โseggioโ di Dio, e spesso, nelle teofanie, accompagnate da fuoco, tempesta, terremoto. NellโAntico Testamento la parola anan, nube, compare circa cento volte, e settanta volte designa una teofania. Forse, nellโEsodo, il ricordo delle fiaccole accese per guidare la carovana si sovrappose a quello della tempesta sinaitica o di qualche eruzione vulcanica: tutti questi fenomeni vennero interpretati come interventi di Dio a fianco del suo popolo.
La nube indica la strada ad Israele nel deserto, avvolge il Sinai durante la teofania, scende presso la Tenda del convegno, riempie di gloria il Tempio: essa aveva poi abbandonato il tempio, ed il giudaismo ne attendeva con ansia il ritorno. Questa nube โcopreโ Maria allโannunciazione: il verbo usato in proposito nel Vangelo รจ episkiร zein, che richiama lโebraico shakร n, che contiene la stessa radice di Shekinah, la Presenza di Dio: meglio che la solita traduzione: โTi coprirร con la sua ombraโ, dovremmo dunque dire: โTi coprirร con la nube della sua Presenzaโ. La stessa nube divina sarร presente poi alla trasfigurazione di Gesรน, e accompagnerร la venuta ultima del Signore.
35b: โColui che nascerร sarร dunque (โdiร kaiโ) santo e chiamato Figlio di Dioโ
La stessa maternitร di Maria, costituisce giร in se stessa un evento di salvezza e di divinizzazione, e non รจ solo strumentale alla nascita del Figlio. โColui che nascerร sarร dunque (diร kai) santo e chiamato Figlio di Dioโ: Maria non รจ solo un tempio vuoto in cui arriva la Presenza di Dio, ma โMaria fu predestinata fin da tutta lโeternitร a essere lโabitazione dello Spirito che per mezzo di lei e in lei avrebbe cominciato la creazione rinnovataโ (L. Boff).
38: โEccomi, sono la serva del Signoreโ
Maria si proclama la โschiava di IHWHโ (Lc 1,38: non la โservaโ), cioรจ la madre dello Schiavo (ebed) di IHWH trafitto per i nostri peccati (Is 53,5): anche a lei una spada trafiggerร lโanima (Lc 2,35). Come diranno i Padri, รจ โlโAgnella che partorisce lโAgnelloโ (Lc 2,35). Le parole di risposta di Maria esprimono una coscienza di relazione.
Il Vangelo utilizza proprio il termine dรนle, schiavo; ciรฒ fa pensare ad un rapporto servile. In veritร dal punto di vista biblico esprime qualcosa di piรน profondo. Le parole di Maria sono risposta allโespressione di Isaia: โEcco il mio servo che io sostengo, il mio eletto in cui mi compiaccioโ (Is 42,1). Cโรจ assonanza tra le parole di Isaia e le parole di Maria nel suo: โEccomi sono la servaโ, e in ciรฒ che dice lโangelo: โHai trovato grazia presso Dioโ.
Maria dunque si definisce in relazione con Dio, perchรฉ Lui ha scelto di mettersi in relazione con lei, relazione di scelta, compiacenza, sostegno. Unโaltra assonanza: โHo posto il mio spirito su di luiโ (Is 42,1b); โLo Spirito Santo verrร su di teโ (Lc 1,35). Maria perciรฒ nella sua risposta si colloca nel quadro delle predilezioni di grazia e di missione in cui si collocava la figura del Servo di IHWH. La sua coscienza รจ quella di un fedele servitore, amato da Dio, prescelto da lui, per riempirlo del suo spirito.
Maria accoglie dunque nella fede il progetto di Dio: โEccomi, sono la serva del Signore: avvenga di me quello che hai dettoโ (Lc 1,38).
โAvvenga di me quello che hai dettoโ
Non solo: Maria esprime lโentusiasmo e la gioia di questa disponibilitร . Il verbo greco tradotto con โavvengaโ (gnoito) รจ un ottativo, cioรจ una forma che esprime un desiderio ed una gioia: Maria non accetta con rassegnazione, ma accoglie con entusiasmo e dice in sostanza: โSono proprio contenta che avvenga quello che hai detto, non desidero altro!โ. Ecco il modello del credente e del discepolo, che sempre sceglie โsecondo la tua Parolaโ, katร to rรจma tu.
Carlo Miglietta
