Questa domenica siamo invitati ad aver un cuore sempre pronto ad accogliere il Signore che viene.
Il commento alle letture di domenica 13 dicembre 2020 a cura dei Missionari della Via.
In questa terza domenica la liturgia ci propone un altro atteggiamento interiore con cui vivere questa attesa del Signore, cioรจ la gioia. San Paolo nella lettera ai Filippesi dice: ยซrallegratevi nel Signoreยป. La gioia vera si ha nel Signore, viene cioรจ da una relazione con Lui: Dio โรจ la felicitร in personaโ, dunque รจ felice e rende felici! Non nel senso di euforici o banalmente allegri, ma fondati su di Lui, pieni, sereni. La vera gioia nasce dal di dentro: ยซLa gioia cristiana รจ interiore; non viene dal di fuori, ma dal di dentro, come certi laghi alpini che si alimentano, non da un fiume che vi si getta dallโesterno, ma da una sorgente che zampilla nel suo stesso fondo, dallโagire misterioso e attuale di Dio nel cuore dellโuomo in grazia (โฆ). ร frutto dello Spirito e si esprime in pace del cuore, pienezza di senso, capacitร di amare e di lasciarsi amare e soprattutto in speranza, senza la quale non ci puรฒ essere gioiaยป (R. Cantalamessa).
Dalla gioia passiamo alla luce. Il Vangelo di oggi ci parla infatti di Dio come luce. La luce รจ un simbolo meraviglioso: รจ ciรฒ che fa vivere, senza luce non ci sarebbe vita. Dio รจ luce perchรฉ fa vivere, Egli รจ vita e pertanto illumina, chiarisce, conforta, riscalda il cuore. Eppure spesso noi abbiamo delle resistenze alla sua luce, abbiamo delle connivenze con le tenebre: abbiamo paura di aprirci fino in fondo a Dio e, a volte, anche di chi in suo nome ci vorrebbe e ci potrebbe aiutare. Attraverso il Vangelo siamo chiamati ad un combattimento: accettare la luce, credere alla salvezza, al bene, allโamore di Dio per me, alla possibilitร che ogni cosa che cโรจ stata possa diventare utile per la salvezza, per la mia missione, per farmi crescere nella fede e nellโamore. Siamo chiamati a volgerci con decisione verso la luce, verso quella luce che non รจ di questo mondo. ร una luce piรน grande: quante volte abbiam visto che aprendoci alla fede le cose prendono unโaltra luce! Quello che fino a ieri era un non-senso della vita, viene ora riletto come una tappa di crescita; quella sofferenza senza senso, diventa luogo di salvezza e crescita; quella caduta reiterata, luogo di misericordia e umiltร โฆ
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Dallโaccoglienza della luce si passa alla testimonianza della luce: ยซMartire in greco significa testimone. Il significato originale di questa radice greca designa la persona che si ricorda e dal suo ricordo trae conoscenza, amore, passione per la cosa ricordata, cosรฌ da doverla comunicare agli altri. Cosรฌ entra in ambito giuridico, nelle aule giudiziarie, per la deposizione di un fatto che puรฒ condannare o assolvere lโimputato. In ambito cristiano il martire non รจ solo testimone dei fatti, ma รจ colui che ha vissuto in prima persona e si schiera dalla parte di ciรฒ che testimonia, in questo caso, attestandone la divinitร al mondoยป (card. G. Ravasi).
Giovanni ci sprona a testimoniare il Signore, con la testimonianza di vita e con le parole. La gioia non รจ tale se non รจ condivisa: tanti che incontriamo hanno bisogno di qualcuno che gli indichi la luce. Giovanni รจ un uomo libero, non โtira a sรฉโ, ma indica qualcuno piรน grande; non vive per se stesso, per il proprio tornaconto, per la propria immagine, ma vive a servizio di qualcun altro: dello sposo vero, del Salvatore vero! La nostra รจ una missione bellissima, simile a quella di Giovanni Battista: orientare la gente a Cristo โ non a noi stessi! โ perchรฉ รจ Lui la meta a cui tende il cuore dellโuomo quando cerca la gioia e la felicitร . Non bisogna porsi al centro della realtร , ma dobbiamo scoprire di esser al centro dellโamore di Dio, il vero centro, che vuole unirsi a noi, rendendoci partecipi del suo amore divino, capaci di amare come Lui.
Giovanni conclude dicendo: ยซIn mezzo a voi sta uno che non conosceteยป. Gesรน รจ molto piรน di quel che sappiamo e crediamo: Egli vuole entrare ancor piรน nella nostra vita per rinnovarla sempre piรน. Guai a sentirsi giร arrivati, o a ridurre Gesรน a una serie di nozioni e idee. Giovanni Battista ci invita a credere che non รจ tutto completo nella nostra vita: potremmo dire che รจ solo lโinizio, il Signore farร di piรน. Se il Signore lโabbiamo conosciuto sin qui, sappiate che molto di piรน di quel che sappiamo e molto piรน รจ quel che ci vuole dare! Ripartiamo dunque consapevoli che: ยซLa gioia cristiana scaturisce da questa certezza: Dio รจ vicino, รจ con me, รจ con noi, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, come amico e sposo fedele. E questa gioia rimane anche nella prova, nella stessa sofferenza, e rimane non in superficie, bensรฌ nel profondo della persona che a Dio si affida e in Lui confidaยป
Preghiamo la Parola
Signore, dammi la forza di testimoniarti, trasmettendo quella gioia che nasce e si alimenta dal sapermi amato da te.
VERITAโ: Vita interiore e sacramenti
Coltivo lโunione con il Signore, mediante la preghiera, i sacramenti, la meditazione?
Rivedo quotidianamente la mia coscienza davanti a Dio?
CARITAโ: Testimonianza di vita
Sono portatore di gioia?
