padre Giovanni Vannucci – Commento al Vangelo per domenica 6 Dicembre 2020

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PERCHรˆ IL DESERTO?1

ยซUna voce grida: โ€œPreparate nel deserto la via del Signoreโ€ยป (Is 40, 3).

Perchรฉ lโ€™uomo trova il Mistero e la Parola che lo rivela nella differente dimensione del ยซdesertoยป? Perchรฉ il ยซdesertoยป costituisce il passaggio obbligato per chiunque voglia portare a maturazione le piรน profonde aspirazioni umane? Forse riusciamo a focalizzare meglio queste domande se sostituiamo allโ€™immagine del ยซdesertoยป quella, meno geograficamente determinata, dellโ€™incolmabile assenza che accompagna ogni momento dellโ€™esistenza dellโ€™uomo cosciente.

La vita nelle sue manifestazioni รจ animata da un fuoco immanente che, instancabile, distrugge le figure realizzate per crearne delle nuove. Il bocciolo รจ mosso alla fioritura dal fuoco vitale che lo rende proteso verso lโ€™essenza del fiore, il fiore raggiunge la fruttificazione guidato dallo stimolante sogno del frutto, questo a sua volta รจ mosso alla formazione dei germi dalla nostalgia di riprendere il ciclo della pianta che lโ€™ha generato.

Lโ€™essere creato รจ continuamente condotto a un limite di consumazione formale raggiunto il quale nasce una nuova figura che, a sua volta, viene spinta al logoramento per cedere a unโ€™ulteriore conformazione. In tal modo la vita, attraverso il ritmo di creazione e distruzione, adempie ed esprime il suo mistero. Questa singolare pulsazione della vita, espressa nel linguaggio simbolico con le figure del deserto e dellโ€™oasi, dellโ€™ariditร  e della terra feconda, determina due fondamentali tendenze nellโ€™essere creato: una che solidifica le forme, lโ€™altra che le distrugge per ricrearle.

La mente umana, per la sua conformazione, รจ portata ad aderire alle forme, ad aver terrore della distruzione. Percepisce il momento della dissoluzione come il male, mentre รจ lโ€™incolmabile assenza che la rende inquieta e protesa verso nuovi cicli vitali.

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Il momento della distruzione, il ยซdesertoยป, con lโ€™orrore dellโ€™ignoto, della perdita di ogni soliditร , appresta e preannuncia una piรน piena e vigorosa vita.

Nel ยซdesertoยป vengono rivelati alla coscienza lโ€™impermanenza di tutte le figure costruite dallโ€™uomo, i limiti e lโ€™aspetto effimero dellโ€™io esistenziale e gli spazi nuovi verso i quali si dischiude lโ€™io essenziale. Lโ€™incolmabile assenza si apre implacabilmente verso un ยซoltreยป, un piรน vasto cammino umano, nรฉ puรฒ accadere diversamente essendo la coscienza fatta per unโ€™inimmaginabile pienezza e non per venir conclusa nella limitata brevitร  dellโ€™esistenza.

Il momento del richiamo a passare verso una crescente novitร , sentita piรน che formulata, intuita piรน che definita, segna la piรน densa solitudine, ma da essa spunta la visione di una realtร  differente, di una vita piรน vera, di un amore meno deludente, purchรฉ il cuore sia saldo!

Vivere religiosamente implica la costante consapevolezza che tutto รจ tenuto in movimento dallโ€™incolmabile assenza che permette allโ€™uomo di comprendere che Dio รจ lโ€™ultimo futuro di quanto ha esistenza, che la vita รจ animata da unโ€™inquietudine di superare i limiti del presente per placarsi in una pienezza di libertร  che trascende e compie tutte le speranze. Il ยซdesertoยป รจ pertanto, come sentimento di unโ€™assenza incolmabile, una esperienza esclusiva della coscienza; in questa forma stimolante รจ stato vissuto da chiunque abbia seguito la Voce che gli comandava di andare ยซoltreยป.

La Voce che risuona nel deserto รจ la fiamma che brucia senza consumare, รจ il vivente, lโ€™animatore e il distruttore delle forme. Lโ€™incontro con la Voce che risuona nel ยซdesertoยป esige un coraggio impietoso, poichรฉ annulla i condizionamenti psicologici creati dalle varie culture, tradizioni e proiezioni del passato. La Voce crea continuamente attorno a chi ha orecchie per ascoltarla il ยซdesertoยป, affinchรจ la sua inconsumabile fiamma alimenti lโ€™espansione vitale della coscienza. Ed essa, attraverso le sue costanti manifestazioni nella storia, distrugge implacabile quelle forme che lโ€™uomo, irrimediabilmente pigro, innalza come involucro di tranquillizzante sicurezza.

La Voce che risuona nel ยซdesertoยป esige dallโ€™uomo una vita ardente, in perenne rinnovamento, una vita libera e liberante.

Non รจ la vigorosa vibrazione della Voce che nel nostro tempo sta demolendo le mura che impediscono alla coscienza una piรน autentica vitalitร ?

1 Giovanni Vannucci, ยซPerchรฉ il deserto?ยป 02a domenica di Avvento Anno B; in Verso la luce, 1a ed. Centro studi ecumenici Giovanni XXIII, Sotto il Monte (BG) ed. CENS, Milano 1984; Pag. 15-17.

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