Colui che viene
โPreparate la via del Signoreโ.
Questo invito sta al cuore della liturgia di questa domenica.
Cโรจ un annuncio: โconsolate, parlate, gridate, una voce grida, Sali su un monte tu che annunciโฆ alza la tua voce con forza, non temere, annunciaโฆโ sono gli imperativi che risuonano nella prima lettura. Mentre nel Vangelo queste voci assumono un corpo e una missione specifica: โEcco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, egli preparerร la tua viaโฆ Voce di uno che grida nel desertoโฆ Vi fu Giovanni che battezzava e proclamava un battesimo di conversioneโ.
Il contenuto dellโannuncio รจ che viene qualcuno. โEcco il vostro Dio! Ecco, il Signore viene, eccoโฆโ; anche nella seconda lettura si annuncia questa venuta: โil giorno del Signore verrร come un ladroโฆ aspettate la venuta del giorno di Dioโ; cosรฌ pure nel Vangelo: โViene ย dopo di me Colui che รจ piรน forte di meโฆโ. Il Signore รจ โColui che vieneโ. In ogni tempo Egli รจ colui che esce da sรฉ per venire e incontrare gli uomini e le donne che ama. Ogni venuta di Dio nella storia della salvezza ha avuto, ha ed avrร caratteristiche diverse, proprio perchรฉ viene a incontrare lโumanitร nelle diversitร delle circostanze che essa si trova ad attraversare.
Cosรฌ nella prima lettura Colui che viene incontro a un popolo prostrato dallโesilio รจ un Dio consolatore (โConsolate il mio popolo e parlate al suo cuoreโ) che ricorda la sua potenza di liberazione, come nellโEsodo. E proprio come nellโEsodo, richiama il popolo a un cammino nel deserto, cioรจ a una relazione di fiducia reciproca in cui la โpotenzaโ e la โricompensaโ sono nelle mani (o meglio nel โbraccioโ) di un โpastoreโ premuroso e attento ai piรน deboli (โgli agnellini, le pecore madriโ).
Nella seconda lettura, dal timbro fortemente escatologico, la venuta del Signore รจ descritta in termini di tempo, ma un tempo che รจ decisamente stravolto: mille anni possono passare come un giorno solo ed un giorno solo puรฒ avere la pregnanza di mille anni; il ritardo del Signore non si calcola come lentezza, ma come possibilitร di conversione e salvezza per tutti, fino agli ultimi, i โritardatari della graziaโ. Il tempo si stravolge, dunque, (e con esso tutti gli โelementi, cielo e terraโ) per opera di questa nuova visione di giustizia, che non condanna, ma attende e infiamma, purificando e rinnovando la vita, nella santitร della condotta e nella pace.
Il brano di Vangelo che ascoltiamo oggi รจ il portale di ingresso di tutto il Vangelo di Marco, che ci presenta in poche parole ciรฒ che si dipanerร lungo tutto il racconto: chi รจ Gesรน di Nazaret? Gesรน รจ il Cristo (come arriverร a dire Pietro a metร del racconto) ed รจ il Figlio di Dio (come confesserร il centurione sotto la croce). Questa narrazione di Gesรน inizia con la figura del messaggero inviato davanti a Lui, come se per vedere Gesรน, dovessimo prima passare da questo personaggio, come appunto una strada che porta a Lui. Egli infatti presenta il Signore attraverso se stesso, in relazione o in confronto con sรฉ (โdopo di me viene unoโฆ piรน forte di me; io non sono degnoโฆ dei suoi sandali; io ย battezzoโฆ lui battezzerร โฆโ). Il Battista fa di se stesso questa voce nel deserto, per precedere Colui che รจ la Parola, il Verbo, e declina questa sua vocazione allโannuncio in un gesto particolare e importantissimo (tanto che compare ben 5 volte nella nostra breve pericope): il โbattesimoโ.
- Pubblicitร -
Un battesimo โdi conversione per il perdono dei peccatiโ.
Ecco le dinamiche dellโattesa attivate dallโannuncio di questa venuta, e anchโesse declinate in modo diverso nelle tre letture di oggi.
Cโรจ una โconversioneโ che porta a un โperdonoโ; uno stravolgimento, un crogiuolo, un passaggio quasi di morte attraverso cui si deve passare per raggiungere una realtร nuova, una relazione nuova con il Signore, quindi anche con noi stessi e con il mondo che ci circonda.
Questo passaggio รจ descritto nella prima lettura proprio con lโimmagine pregnante del deserto, luogo, sรฌ, dove Dio parla al suo popolo, ma primariamente luogo inospitale, di vuoto, di morte (attraversabile soltanto fidandosi del Signore e ascoltando la Sua Parola).
Nella seconda lettura lo stravolgimento รจ descritto due volte con lโimmagine del fuoco che consuma e โfondeโ cieli e terra.
Infine nel Vangelo, come abbiamo detto sopra, questo passaggio attraverso la morte รจ raffigurato nella conversione proclamata da Giovanni e soprattutto nel battesimo (un battesimo che avviene per di piรน nel deserto!). Lโuomo vecchio con i suoi peccati si immerge nellโacqua per poi ri-uscirne purificato, perdonato, capace di incontrare โColui che viene dopoโ il Battezzatore; โil piรน forteโ. A questo incontro conduce il travaglio dellโattesa.
Forse Gesรน รจ chiamato โil piรน forteโ perchรฉ la sua immersione, il suo Battesimo avvenuto, compiuto sulla croce (da dove ha battezzato anche lโumanitร donando lo Spirito) ha sconfitto definitivamente il potere della morte. ร questo personaggio โpiรน forteโ che โdetiene il potereโ, ma lo usa โcome un pastoreโ; รจ Colui che accende quel โfuocoโ (Mt 3,11: โEgli vi battezzerร in Spirito Santo e fuocoโ; Lc 12,49: โSono venuto a gettare fuoco sulla terraโ) che purifica la โcondotta della vitaโ facendo di noi coloro che costruiscono – e non solo che accelerano e attendono – cieli e terra nuovi, che sono capaci di giustizia perchรฉ perdonati e in pace; capaci di abbassare i monti e colmare le valli attraversando e trasfigurando limiti ed ostacoli proprio perchรฉ consolati e perdonati da Lui, che anche ora, come sempre viene ย per noi.
Commento a cura delle Clarisse di S. Gata Feltria
