Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 20 Novembre 2020

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Il commercio non รจ certo un peccato. รˆ un lavoro dignitoso che consente a molti di sopravvivere e a tanti altri di comprare ogni giorno quello di cui hanno bisogno.

Gesรน, in questo passo del Vangelo, non si scaglia certo contro lโ€™azione di vendere, ma condanna fortemente la scelta di rendere un luogo di preghiera come il tempio, un luogo di commercio. Questo non puรฒ accettarlo. Come per ogni attivitร  umana, รจ il contesto a fare la differenza. รˆ il contesto a definire quellโ€™attivitร  come un fatto positivo o come qualcosa da evitare.

Non si puรฒ trasformare il tempio, che dovrebbe appartenere a Dio, a una bancarella su mettere in mostra la mercanzia. Farlo per trarne profitto non solo รจ sbagliato in sรฉ, ma produce anche lโ€™effetto di disturbare e distogliere le persone dal vero obiettivo per cui si recano lรฌ.

รˆ nella profanazione della sacralitร  del tempio che il venditore diventa ladro, perchรฉ ruba a Dio la centralitร  che gli dovrebbe spettare di diritto in quel luogo.


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