Quando Gesรน tornerร da noi, non ci chiederร le preghiere che ci ha insegnato nรฉ sarร una voce dalla nube o uno spirito che soffia. Sarร Lui nei nostri fratelli. Non farร cenno alle cose che ci ha detto chiedendoci, cosa ho detto? Lo hai fatto? Ma ci chiederร di quelli che ci stavano accanto. Ho riempito la loro pancia? Ho dato da bere alla loto bocca secca? Sono stato casa per loro coprendo il loro corpo? Sono andato a trovarlo in carcere? E non mi chiederร se mi sono mantenuto puro ma se sono andato a toccare le sue ferite sporcandomi di Lui.
Tutto tuo
Ho i miei talenti in mano.
Sono fissa.
Ferma.
A guardarli.
A guardare la mia vita senza te.
Sei andato via.
Mi hai lasciato i talenti.
Sei andato via.
E mi sembra di non avere piรน nulla.
Poi apro la mano.
Vedo quello che mi hai lasciato.
Vorrei non darli via.
Me li hai dati tu.
Li hai toccati tu.
Vorrei nasconderli.
Tenerli per me.
In tuo ricordo.
Ma poi mi alzo.
E vado.
Vado a vivere delle cose che mi hai dato.
Che mi hai lasciato.
E si moltiplicano in mano.
Sono il doppio.
Quando mi troverai con le mani piene.
Sarรฒ ricca di te.
Mi manchi da morire.
Sono ricca di te, si.
Ma mi manchi da morire.
Parti?
Dove vai?
Capisco solo questo.
Che te ne vai.
Dimmi dove.
Dimmi quando torni.
Va bene, tengo le tue cose.
Si, mi basta quanto mi hai dato.
Di piรน non potrei.
Conosci tu la mia misura.
Riempimi le mani.
Le svuoterรฒ.
Andrรฒ da chi mi aiuterร finchรฉ non torni.
Ma torna presto.
Non cโรจ nessuno che puรฒ darmi quello che mi dai te.
Perchรฉ io voglio te.
ร tutto tuo.
Tutto.
Per sempre.
Non cโรจ da aver paura che prenderai di piรน.
ร tutto tuo.
ร tuo il seme.
ร tuo lโalbero.
ร tuo il frutto.
ร tuo il talento.
Sono tue le mie mani che lo ricevono.
Sono tuoi i banchieri.
Tuo il guadagno.
Tuoi i giorni.
Tuo il ritorno.
Tua, io, che ti aspetto.
Tue le mie mani che ti attendono piene.
Per essere svuotate.
Per essere prese.
E riempite di te.
Perchรฉ io ho solo te.

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Mauro Leonardi (Como, 4 aprile 1959) รจ un presbitero, scrittore e opinionista italiano.
