Crea sempre qualche imbarazzo la parabola dell’amministratore disonesto. Qualcuno la interpreta nel senso che รจ bene imitare unicamente la scaltrezza, cosa che talvolta manca ai cosiddetti โfigli della luceโ che operano il bene ma con ingenuitร .
Con un’altra chiave di lettura scopriamo pure che quell’amministratore, nel suo sperperare i soldi del padrone, decide di farlo sino in fondo: i crediti che sperpera non sono soldi che alla fine tiene per sรฉ, perchรฉ ne condona una buona parte ai debitori, presumibilmente poveri, che cosรฌ perlomeno riescono a restituirgli subito il capitale ricevuto in prestito, senza interessi da usura.
Il manager anzichรฉ riscuotere 100 โ di cui magari avrebbe trattenuto la metร come corrispettivo per il lavoro di esattore โ rinuncia interamente alla sua โcrestaโ sul credito e rende tutto quel che era dovuto al vero creditore. Con questo grande sacrificio personale la sua intermediazione non รจ piรน di ostacolo, ma anzi agevola il creditore per ottenere tutto e subito.
La pace sociale รจ cosรฌ ripristinata; mal che vada, anche se lo si volesse punire, i debitori condonati avrebbero riconoscenza per lo sconto ricevuto. Sarebbero ben lieti di ospitare colui che li ha liberati dal peso insopportabile dei debiti.
Cosรฌ anche noi, quando condoniamo i debiti e stralciamo le nostre pretese verso Dio e i fratelli, non solo troviamo nuovi amici, ma aiutiamo persino ad avvicinare i debitori al Padre, fonte di ogni misericordia e condono, di cui fanno esperienza per mezzo di noi.
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Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
