don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 29 Ottobre 2020

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Lโ€™intenzione sembrava buona: i farisei, preoccupati della sorte di Gesรน, lo avevano messo in guardia da Erode e perciรฒ lo avevano invitato ad allontanarsi da Gerusalemme. Era davvero questa la motivazione della loro premura o non cโ€™era, forse, il desiderio di sbarazzarsi di un uomo scomodo? In fondo era persona non gradita: quellโ€™uomo destabilizzava i loro assetti e mandava allโ€™aria le loro sicurezze illusorie.

Ancora oggi, il Padre continua a farci dono del suo Figlio perchรฉ possiamo comprendere quanto ciascuno valga agli occhi di Dio. Dio continua a stare in mezzo a noi con il gesto di tenerezza della chioccia che mette al riparo i suoi piccoli. Fino alla fine, anche quando qualcuno sta di fronte a lui con la bocca famelica della volpe, Dio resta con la mitezza della chioccia che mette in salvo. Ma perchรฉ continuiamo a fuggire e a sbarazzarci del dono di Dio? Tutte le volte che ciรฒ accade, la tristezza attraversa il cuore di Dio e si riapre la ferita del rifiuto, della non accoglienza.

E, tuttavia, nulla puรฒ arrestare il Signore nellโ€™intento di proseguire il proprio cammino. Li scandalizzava lโ€™immagine di un Dio che amorevolmente si prende cura di ogni uomo, ma non cโ€™รจ intimidazione che possa bloccare il Signore tanto da impedirgli di restare fedele alla sua missione. Nulla puรฒ frenare o intaccare la consapevolezza che a Dio stia a cuore la sorte di ogni uomo, neppure il rischio di rimetterci la vita, come di fatto accadrร  di lรฌ a poco.

Certo, addolora doversi misurare con lโ€™insensibilitร  e lโ€™incredulitร  di coloro ai quali sei stato inviato, ma pure con la pena nel cuore, il Signore non viene meno alla parola data perchรฉ non puรฒ rinnegare se stesso.

Quanto avremmo bisogno di sentir risuonare il nostro nome al posto di quello di Gerusalemme e rileggere tutte le volte in cui Dio ha provato a creare unitร  dentro di noi e noi abbiamo opposto resistenza! Preferiamo la dispersione allโ€™unitร !

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Un giorno, quando il suo cammino verso la croce incrocerร  un gruppo di donne in pianto, Gesรน chiederร  loro di indirizzare diversamente le loro lacrime: โ€œPiangete su voi stesse e sui vostri figliโ€ (Lc 23,28). Perchรฉ mai? Perchรฉ in ciascuno di noi cโ€™รจ qualcosa che sembra ottenebrare i nostri occhi impedendoci di riconoscere tutte le volte in cui Dio ci visita. Accadde alla generazione di Gesรน, accade ad ogni generazione.


AUTORE: don Antonio Savone
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