p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 25 Ottobre 2020

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Capire che il mio futuro รจ cosa giocata nellโ€™amare, รจ la grande scommessa di vita che siamo chiamati a cogliere come dono di vita.

Lโ€™amore รจ cosa incarnata nel cuore che fa vivere anche il nostro corpo. Non รจ il corpo con tutto quello che noi leghiamo allโ€™amore che รจ generante nella sua completezza. รˆ Il cuore nel nostro corpo, che siamo noi persone, che genera e incontra grazie al dono. Con Gesรน potremmo chiederci cosa รจ essenziale e irrinunciabile per la nostra vita di fede: lโ€™amore che si incarna, non lโ€™incarnazione anche sacramentale senza lโ€™amore.

Porci quotidianamente tale domanda รจ cosa di fede, รจ gesto di speranza, รจ incarnazione di caritร  che ci danno la vera misura delle cose, fin nel piccolo. La nostra vita necessita di essenziale o essenzialitร , cosa che non si puรฒ mai dimenticare, senza le quali noi ci perdiamo in cose futili, che appagano la nostra vista come il nostro sentire, non la vita che si dissipa in tante cose limitrofe e secondarie.

In ciรฒ che facciamo e viviamo, che cosa attribuiamo alla volontร  di Dio che รจ amante, quali sono le cose necessarie e importanti e quali piรน relative? Assolutizzare, anche come cristiani, ciรฒ che รจ relativo significa sostituire la veritร  dellโ€™amore con elementi che sono dettagli e cose secondarie.

Per questo ciรฒ che fanno i farisei e i sadducei, cioรจ noi, รจ cosa messa KO. La loro domanda viene evidenziata come strumento per incastrare Gesรน, non per vivere la bellezza del dono. I precetti, le proibizioni, le imposizioni diventano solo un fardello pesante sulle spalle della povera gente: non sono via per valorizzare il cuore come organo che dona vita nel donare sangue. La via รจ cristo-terapica: cercare Dio dove ha scelto di stare.

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Da qui possiamo cogliere come lโ€™esperienza di essere amati da Dio, non di rispondere a Lui obbedendo a dei comandi, รจ il fondamento di ogni possibilitร  di adempiere vita. Lasciandoci amare da Dio possiamo cogliere la bellezza e lโ€™impegno dellโ€™amore al prossimo. Solo cogliendo che โ€œDio ci ha amati per primoโ€, come ci dice san Giovanni, ci lasciamo da lui trasportare e portare.

In questo modo possiamo cogliere che lโ€™amore non รจ un ordine ma rivelazione di una possibilitร : tu puoi! Anzi: tu puoi!

Cosรฌ possiamo cogliere lโ€™essenziale: la fiducia del Padre in noi. Dio crede nellโ€™uomo e nella sua capacitร  di amare che รจ cosa vitale e promessa.

Per questo lโ€™amore รจ amore che riguarda lโ€™amare chi ancora non cโ€™รจ o non cโ€™รจ piรน. Per questo agiamo perchรฉ il prossimo che verrร  dopo possa essere grato a noi e a coloro che ci hanno preceduti. Chi non รจ ancora nato, come chi รจ giร  nato nella casa del Padre, non รจ assente dalla mia responsabilitร  perchรฉ vivo e agisco nellโ€™oggi. Non come comandamento ma come cosa bella amante.

Amare Dio prima di amare il prossimo, ci spinge a lasciarci amare non giocando piรน la mia e altrui vita sotto un atto morale che รจ solo buona volontร  nostra. Non siamo interessati allo spontaneismo del sentimento, pur avendo questo una sua bellezza. Il tutto non dipende dalla polaritร  โ€œio-tuโ€, cosa sempre a rischio di violenza, di assorbimento, di assolutismo che dissolve lโ€™amore stesso.

โ€œAmerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta lโ€™anima e con tutta la menteโ€ รจ il primo passo per poterci sentire coinvolti con tutti noi stessi. Noi siamo corpo che ama e che sceglie perchรฉ riconoscenti di essere amati. Credere significa cogliere che tutta la nostra persona che รจ cosa unica, no divisa tra corpo e anima, รจ chiamata allโ€™amore del Padre.

Riconoscere che Dio ti sta cercando nellโ€™incontro รจ cogliere il suo amore non in chiesa o fuori di chiesa, ma in ogni dove siamo chiamati a vivere. Questo ci permette di essere gente coi piedi per terra che si accorge che lโ€™incontro, con Dio o con il prossimo, non รจ cosa da perfezione ma cosa che si gioca nella fragilitร .

Amare il prossimo perchรฉ il prossimo รจ come me, come noi: amandolo ci permettiamo di essere uomini e donne che crescono nellโ€™amore. Dipendere dallโ€™amore dellโ€™altro รจ cosa vera solo se possiamo aprire sulla nostra debolezza e sulla nostra fragilitร .

Cosรฌ noi possiamo cogliere che lโ€™amore รจ cosa che coinvolge Dio, il prossimo e me. Cogliere che lโ€™incontro fra queste tre realtร  non รจ cosa possibile quanto invece รจ cosa che unicamente diventa via di amore. Io, il Padre e il prossimo non siamo realtร  separabili. Noi viviamo amati e amanti solo se uniti, coscienti del fatto anche Dio dipende dal prossimo che รจ ciascuno di noi.


AUTORE: p. Giovanni Nicoliย 
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