LA SALVEZZA DI OGNI UOMO PENDE DAL LEGNO DELLA CROCE DOVE GESU’ HA COMPIUTO IL COMANDAMENTO CHE CI FA FIGLI SOMIGLIANTI AL PADREAL MONDO LA MISERICORDIA DEL PADRE
Gesรน aveva appena annunciato la resurrezione e sconfessato i sadducei che la negavano. E i farisei, che alla resurrezione credevano, invece di rallegrarsi delle parole di Gesรน, si impauriscono, โsi riunisconoโ per tramare contro di Lui, e lo โtentanoโ.
Non avevano capito nulla della risposta che aveva dato sul tributo a Cesare. La libertร che attendevano dal Messia, e che si illudevano di poter raggiungere e conservare con lโosservanza dei precetti, era annunciata nelle parole โRendete a Dio quello che รจ di Dioโ. Chi รจ di Dio, infatti, appartiene a Lui solo, e non รจ schiavo di nessuno.
Ma loro preferivano restare schiavi del proprio io, avanguardia del demonio, il tiranno che lo muove a suo piacimento. Soffocati dalla superbia, non potevano accettare che la risurrezione annunciata da Gesรน era necessaria perchรฉ anche loro fossero โrestituitiโ a Dio. No, i farisei erano puri, separati dal mondo, altro che schiavi del demonio! E quel Gesรน era solo un impostore che insidiava il loro prestigio e le certezze acquisite.
Ma il demonio si veste di luce, che per un ebreo รจ sinonimo della Torah. Lui รจ il โtentatoreโ, e, come giร nel deserto allโinizio della missione e in altre circostanze, si presenta di nuovo a Gesรน, incarnato nel โdottore della Leggeโ, indossando la Torah, lโabito piรน bello e prezioso per un ebreo. Difficile riconoscerloโฆ
E attacca con unโadulazione, come sempre. Il demonio, quando decide di tentare chi appartiene a Dio, รจ generoso nelle lodi, e maledettamente rigoroso nella sua personalissima esegesiโฆ Una donna che ti si offre a carni nude, suvvia, puzza a demonio da appestare. Ma uno che ti chiama โMaestroโ, e ti chiede, proprio alla maniera solita dei rabbini, come interpretava la Torah, come fai a scovarci dentro il ghigno satanico?
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E invece lui era lรฌ. Lโaveva architettata con genialitร : uccidere Gesรน facendolo apparire un suicidio. Sรฌ, lo avrebbe indotto ad uccidersi con la sua stessa Parola. La Torah รจ luce, รจ la vita, ma interpretata male รจ un veleno mortale, e satana ne sapeva qualcosa per esperienza diretta.
Il dialogo del Vangelo di questa domenica รจ unโistantanea sul combattimento tra Gesรน e satana che si svolge sul piรน insidioso dei terreni, quello della Parola di Dio. Ed รจ profezia di quello che, fin dalle origini, ha dovuto assumere la Chiesa, lo stesso che attende ogni giorno ciascuno di noi.
Le eresie, gli scismi, le guerre di religione, non sono nate da unโinterpretazione errata della Scrittura? Perchรฉ di fronte ad essa cโรจ un solo atteggiamento possibile: lโascolto umile del discepolo. Per questo Gesรน risponde immediatamente con il verbo piรน importante della Bibbia: โShemร , Ascolta!โ.
Certo i farisei lo conoscevano bene, se ne nutrivano pregandolo almeno due volte al giorno. Ma come? Esattamente come stavano dinanzi a Gesรน, orgogliosamente, come Adamo ed Eva di fronte al serpente. Ne ascoltano la voce e gli obbediscono, inclinano lโorecchio alla sua menzogna (secondo lโetimologia del verbo obbedire), e ne divengono schiavi.
Ecco perchรฉ al centro della battaglia di Gesรน con il demonio vi รจ la Parola di Dio: chi la ascolta vincerร e vivrร ; chi ascolta il demonio perderร e morirร . Tutta la sua malizia, infatti, รจ orientata a strappare lโuomo dallโascolto di Dio. Puรฒ avere successo solo se riesce a sporcare la Parola con la sua interpretazione, inducendo a farsi ascoltare e, quindi, obbedire. Perchรฉ uno รจ figlio della Parola che ascolta.
Il demonio ci โtentaโ sempre cosรฌ: prende la Parola di Dio, approfitta della sua autoritร e la usa come un grimaldello, adeguandola alle esigenze dellโuomo vecchio, alle concupiscenze della carne. Cosรฌ, farcela accogliere e legarci a lui รจ un gioco da ragazzo. Chi puรฒ resistere alle lusinghe, alla promessa di diventare come Dio?
Che stolti siamo: ascoltiamo il demonio e non Colui che quella Parola lโha detta. Obbediamo al falsario e disobbediamo allโAutore. Compriamo al prezzo โdella nostra anima, del nostro cuore e delle nostre forzeโ un falso taroccato, e rifiutiamo lโoriginale che ci viene regalato.
Come i farisei, che avevano fatto della Legge il mausoleo eretto al proprio ego. Ed erano cosรฌ caduti tra le braccia del padre della menzogna, omicida fin da principio. Non ascoltavano piรน la voce di Dio, la propria era troppo forte. E siccome era lโeco di quella di satana, gridava in loro di uccidere il Signore.
Per โascoltareโ, infatti, รจ necessaria lโumiltร . Essere consapevoli che Dio ha qualcosa da dirci, cosรฌ importante da decidere le sorti della nostra vita, istante dopo istante. Per โascoltareโ occorre essere piccoli, come i peccatori, le prostitute e i pubblicani, gli unici che hanno obbedito a Gesรน.
Eโ proprio cosรฌ, non scandalizzatevi. La loro realtร era davanti a tutti, non potevano nascondersi dietro lโipocrisia dei farisei. Avevano โil cuoreโ lacerato dai graffi del demonio, โlโanimaโ sudicia dai tanti tradimenti, โla menteโ e โle forzeโ logorate dagli sforzi fallimentari di cambiare. Avevano โascoltatoโ il demonio, ed erano morti dentro, come il Popolo schiavo in Egitto.
โEgittoโ in ebraico significa โangoscia, luogo dove lโuomo รจ definitivamente incastrato e rinserratoโ. In Egitto il Popolo ha vissuto incastrato nel servizio agli idoli, obbligato a costruire mausolei al faraone. Lโidolatria รจ sempre sinonimo di dissipazione e disordine dellโuomo, del suo cuore, dellโanima, della mente e delle forze. E โdisordineโ in ebraico coincide con il termine che indica il โFaraoneโ.
Ma proprio nellโEgitto il Popolo ha conosciuto Dio come โlโunicoโ capace di compiere lโimpossibile e liberarlo. La fede di Israele nasce in quella notte di Pasqua, e per questo lโincipit dello Shemร , prima di essere un comandamento, รจ unโaffermazione, un annuncio e una profezia, la rivelazione di unโidentitร : โAscolta Israele, il Signore รจ unoโ.
Tu sei Israele perchรฉ Io sono lโunico Dio. Tu vivrai solo se resterai fedele allโascolto delle mie parole. Perchรฉ chi le ascolta, come giร nella creazione, le vedrร compiersi nella propria vita e sarร libero davvero. Ma se non le ascolterai morirai, ti dissolverai nella schiavitรน, nulla avrร piรน senso nella tua vita.
I farisei avevano dimenticato che allโorigine della Torah vi era lโamore gratuito di Dio. Pieni di sรฉ avevano finito con il credere dโaverne diritto, per anzianitร di servizio e meriti conquistati sul campo. Forse come molti di noiโฆ
Ma i peccatori, i โmaledetti del Popoloโ no. Loro erano sulla soglia dello Shemร : quella vita ridotta a brandelli li aveva umiliati perchรฉ potessero โascoltareโ lโunico che si avvicinava a loro con misericordia.
Avevano percorso il catecumenato dellโumiltร , erano pronti ad aprirsi con stupore alla misericordia che veniva loro incontro. Potevano โobbedireโ, sine glossa, perchรฉ portavano in sรฉ le ferite inferte dallโinterpretazione demoniaca della Scrittura, e cercavano solo la libertร .
Si comprende allora che con la loro domanda i farisei volevano smascherare Gesรน come un eretico che interpretava la Scrittura a modo suo: un amico dei peccatori, che mangia e beve con loro. Che li tocca. E non comprendevano che agendo cosรฌ stava donando il cuore della Legge, โil comandamento piรน grandeโ, quello dellโuomo libero, a chi, schiavo, non era stato capace di compierlo. Non capivano che Gesรน aveva giร risposto alla loro domanda, compiendo tutta la Legge e i profeti, come una profezia del suo Mistero Pasquale.
Gesรน, infatti, era lโamore di Dio sceso sulla terra: era โil comandamentoโ offerto gratuitamente a ogni uomo. Lui era tutto quello che avrebbero voluto fare i farisei con i loro sforzi, con i loro precetti, con le loro interpretazioni della Scrittura.
Potevano โascoltarloโ ed entrare nella vita vera. O rifiutarlo, e morire nei loro peccati. Come ciascuno di noi, ogni giorno. Nella Chiesa ci viene annunciata la Parola, che illumina le nostre vicende e i nostri cuori. Spesso ci smaschera intrappolati in Egitto, schiavi del disordine: rancori e litigi, giudizi e gelosie. Significa che il demonio ci ha sedotto, strappandoci a Dio.
Ma anche oggi possiamo essere โrestituitiโ a Lui. Basta โascoltareโ senza indurire il cuore. Accettare di essere โpiccoliโ, e aprire una fessura del nostro intimo per accogliere la Parola che libera dal peccato: lo Shemร che รจ capace di mettere ordine nella nostra vita fondandola sullโamore di Dio rivelato in Cristo.
Sulla Croce Lui lo ha compiuto per noi: la โmenteโ cinta dalla corona di spine, le โforzeโ inchiodate al legno, il โcuoreโ trapassato dalla lancia. Tutto questo รจ un regalo pronto per noi, affidato alla Chiesa. Attraverso i sacramenti, lโascolto della Parola di Dio e la comunione con i fratelli, lo Shemร si fa carne in noi per poter โamare Dio con tutto il cuore, tutta lโanima e tutte le forzeโ.
Questo amore รจ il โcomandamentoโ che dร compimento alla nostra vita. In ebraico, infatti, il termine indica anche โuna parola che affida un incaricoโ, o โla legge โincisaโ che orienta e dirige il compimento di una missioneโ. Uniti a Cristo possiamo assumere il combattimento che ci attende per compiere la missione di amare che Dio ci ha affidato.
AUTORE: don Antonello Iapicca
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