don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 23 Ottobre 2020

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Lโ€™istinto e la coscienza

Venerdรฌ della XXIX settimana del Tempo Ordinarioย (Anno pari)

Nulla accade dโ€™improvviso per coloro che sanno cogliere i segni dei tempi e valutare le conseguenze. Gli eventi della vita, come quelli della natura, sono anticipati da segni che bisogna saper leggere per non lasciarsi cogliere impreparati. รˆ dallโ€™esperienza nel cammino della vita che impariamo a giudicare ciรฒ che รจ giusto e a dare valore al tempo che viviamo.ย 

La vita di ciascun uomo รจ come una strada che, ci piaccia o no, ha come approdo la morte, momento del giudizio divino. Il Signore ci ha donato la coscienza che รจ lo spazio interiore del discernimento tra il bene e il male. Quando facciamo lโ€™esame di coscienza ci lasciamo giudicare da Dio che sa ciรฒ che รจ bene e ciรฒ che รจ male per noi. La coscienza, esposta ai raggi della sapienza divina e illuminata dalla Parola di Dio, sa riconoscere quali sono le scelte opportune per vivere felici e quelle sbagliate che ci condannano allโ€™infelicitร . Facile confondere lโ€™istinto con la coscienza. Lโ€™istinto รจ il grido del nostro bisogno, la coscienza รจ la voce di Dio. Lโ€™istinto cerca la soddisfazione, la coscienza attiva il desiderio della relazione. Lโ€™istinto รจ cieco, la coscienza รจ come lโ€™occhio che per funzionare deve essere raggiunta dalla luce. Lโ€™istinto imprime una forza meccanica, quasi dโ€™inerzia, dalla coscienza nasce la libertร  e la forza della volontร .

Quando preghiamo ci poniamo difronte al Signore nudi, consapevoli delle nostre povertร , certi del suo amore, bisognosi del suo aiuto, fiduciosi nei confronti degli altri, speranzosi di trovare un punto di accordo con i fratelli con i quali cโ€™รจ qualche contenzioso. Il Signore si fa nostro compagno di strada per accompagnarci nel cammino della riconciliazione.ย 

Tanti sono i segni che ci indicano la comunione come il bene sommo a cui tendere. Strada facendo corriamo il rischio di distrarci e pensare che il senso della vita risieda nel possesso dei beni di questa terra. Essi diventano non piรน un dono da condividere ma un possesso da contendersi. I contrasti nascono da qui, anche se poi la disputa รจ portata sul piano personale dove ci si scambia reciprocamente accuse e giudizi. Siamo fatti per essere fratelli che si prendono cura gli uni degli altri ma a causa del peccato che anestetizza la coscienza, rischiamo lasciare la via della concordia sulla quale camminare insieme preferendo percorrere scorciatoie di morte che ci allontanano gli uni dagli altri e ci fanno cadere nel baratro della disperazione.

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Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!


Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

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