don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 18 Ottobre 2020

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Lโ€™amore responsabile valorizza, lโ€™aviditร  egoistica monetizza

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIOย (ANNO A)

La parabola dei contadini omicidi rivela lโ€™ingiustizia perpetrata soprattutto dalle autoritร  religiose che, dimenticando di aver ricevuto da Dio il dono e la responsabilitร  di prendersi cura del popolo, non corrispondono alle Sue aspettative e non rispondono ai bisogni della gente, soprattutto dei poveri. Quando in una relazione si tralascia la memoria che alimenta la gratitudine si perde la virtรน della riconoscenza e prende piede lโ€™aviditร . Sicchรฉ le persone non sono riconosciute nel loro valore intrinseco ma il rapporto con esse viene monetizzato. Il tradimento รจ il risultato della monetizzazione delle relazioni, per cui lโ€™innamoramento non matura in amore, la ricerca del piacere non sfocia nel senso del dover esser per lโ€™altro, lโ€™obbedienza non diventa responsabilitร .

Lโ€™imperatore romano aveva imposto un tributo monetario per affermare la sua autoritร  e il suo diritto di proprietร . Pagare il tributo significava riconoscere tale diritto e accettare di appartenere al regnante. Alla domanda tendenziosa che viene rivolta a Gesรน soggiace lโ€™idea che il regno dei Cieli sia altro rispetto a quelli terreni e che la logica sulla quale si regge il primo sia diversa da quella su cui poggiano i secondi. In definitiva, si vorrebbe affermare la tesi per la quale fede e vita camminano su binari paralleli se non addirittura in direzione opposta lโ€™una allโ€™altra. Separare la relazione con Dio da quella con lโ€™autoritร  umana porta ad un conflitto nel quale viene chiesto di parteggiare per lโ€™uno o per lโ€™altro, come se aderire alla fede sia in contrasto con il proprio credo politico. Oggi come allora spesso si assiste a battaglie ideologiche, dietro cui si nascondono logiche dโ€™interesse individuale, in cui la laicitร  รจ sinonimo contrario di religiositร . Si conducono battaglie in nome della laicitร , come se il suo valore fosse minacciato dalla religiositร  e si organizzano nuove crociate in nome della difesa della religiositร . Cosรฌ facendo si mortifica la dignitร  dellโ€™uomo e si tradisce la volontร  di Dio.

La risposta che Gesรน dร  a coloro che vorrebbero farlo cadere nella trappola della partigianeria parte dallโ€™oggetto materiale del contendere. La moneta ha un suo valore economico dato dal materiale di cui รจ fatta, ma ha anche un valore immateriale che dipende dallโ€™uso che se ne fa. La moneta del tributo era coniata con lโ€™immagine e il nome dellโ€™imperatore in carica per far conoscere a tutti chi era il Cesare di turno a cui obbedire.ย 

Rendere a Cesare ciรฒ che รจ suo non significa confondere lโ€™autoritร  politica con Dio e avallare ogni sua azione considerandola buona a prescindere, ma vuol dire riconoscerne lโ€™autoritร  e ciรฒ che rappresenta. La prima lettura, tratta dal profeta Isaia, invita a riconoscere nel re Ciro, benchรฉ non fosse israelita, un inviato di Dio per il bene del popolo. Il fatto che รจ straniero non giustifica la diffidenza, lโ€™ostilitร  e la reticenza che sono generate dal pregiudizio. Abbiamo paura dellโ€™ombra dellโ€™autoritร  per il fatto che รจ vista come una realtร  a noi superiore e che ci sovrasta. La paura che lโ€™altro invada il campo della nostra vita rubandoci il pieno controllo e il possesso ci fa alzare muri di protezione che limitano molto la capacitร  di comunicare il bello che cโ€™รจ in noi. Questa paura deve cedere il posto alla fiducia che cresce nella docilitร  allโ€™azione dello Spirito Santo che imprime in noi lโ€™immagine di Dio. S. Paolo rivolgendosi ai cristiani di Tessalonica loda ยซlโ€™operositร  della vostra fede, la fatica della vostra caritร  e la fermezza della vostra speranzaยป nella quale si rende visibile la loro obbedienza allโ€™azione dello Spirito di Dio.

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Gesรน ci invita ad appartenere al Regno dei Cieli e a considerare Dio non come unโ€™autoritร  superiore che impone la sua volontร , ma come il fondamento della nostra vita, la pietra angolare sulla quale costruire la nostra esistenza. Accettare il suo invito e obbedire significa fare un cammino di ritorno alla nostra origine, affondare le radici della nostra volontร  per intercettare la fonte della vita.ย 

Misconoscere e rifiutare lโ€™autoritร  comporta il dramma di tagliare le radici che garantiscono alimentazione e stabilitร , significa defilarsi dalla propria responsabilitร  e allentare i legami di appartenenza fino ad annullarli. La crisi che viviamo nelle famiglie, nelle comunitร , nella chiesa stessa, รจ crisi di appartenenza che affonda le sue radici nella difficoltร  a riconoscere lโ€™autoritร  e nel vivere lโ€™obbedienza responsabile. Pagare il tributo a Cesare รจ un atto di restituzione con il quale non si rinuncia alla propria libertร , ma la si fa dono per appartenere alla comunitร  degli uomini e per renderla sempre migliore.

Ogni uomo รจ la moneta di Dio sulla quale รจ impressa la Sua immagine ed รจ scritto il Suo nome. Rendere a Dio ciรฒ che รจ suo significa fare della propria vita un dono a Lui. La relazione con Dio non deve essere ridotta a un โ€œdovereโ€ da compiere, una tassa da pagare per stare tranquilli come se fosse il โ€œpizzo mafiosoโ€, ma necessita di maturare nella logica del dono e della corresponsabilitร . Il grado di maturitร  e dโ€™intimitร  in una relazione รจ dato dal modo con il quale rendiamo il servizio, cioรจ restituiamo ai fratelli lโ€™amore che Dio ci dona.ย 

In una societร  โ€œliquidaโ€, cioรจ che cambia forma in maniera repentina senza darci il tempo di adattarci, i legami di appartenenza sono addirittura allo โ€œstato gassosoโ€. Sentiamo lโ€™urgenza di soddisfare il bisogno di sicurezza e di salvezza, ma esso sarร  possibile solamente se, a partire dagli adulti, matura la responsabilitร  di non trattenere per sรฉ il bene che si รจ ricevuto ma di restituirlo trasmettendolo agli altri nelle relazioni quotidiane. Cโ€™รจ infatti un legame strettissimo tra vita di fede e vita sociale. Nella misura in cui la relazione con Dio รจ resa viva crescendo gradualmente nella logica del dono da accogliere e restituire, matura anche la responsabilitร  civile nei confronti del bene comune. La famiglia, la comunitร , la Chiesa non appariranno come strutture che ci ingabbiano, ma le sentiremo come casa nostra la cui soliditร  e bellezza dipendono dal servizio che offriamo e dal bene che diffondiamo.

Obbedire non significa cedere ad un altro lo spazio della propria libertร  ma condividerlo con lui, cosรฌ la restituzione non vuol dire rinunciare a ciรฒ che ci appartiene ma comparteciparlo.ย 

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!


Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

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