Alberto Maggi – Commento al Vangelo di domenica 18 Ottobre 2020

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Commento video al Vangelo di p. Alberto Maggi OSM

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RENDETE A CESARE QUELLO CHE รˆ DI CESARE E A DIO QUELLO CHE รˆ DI DIO

Dopo la serie di invettive con le quali Gesรน ha accusato i capi spirituali del popolo di essere ladri e assassini โ€“ ladri perchรฉ si sono impadroniti del popolo e assassini perchรฉ hanno usato la violenza โ€“ cโ€™รจ ora il contrattacco da parte di questi capi, che perรฒ hanno un problema. Gesรน รจ seguito da tanta folla allora cโ€™รจ bisogno di screditarlo.

Il vangelo che leggiamo, al capitolo 22 di Matteo, versetti 15-21, รจ il primo di una serie di attacchi con i quali i capi religiosi, i capi spirituali tenteranno di screditare Gesรน, gli tenderanno delle trappole per diffamarlo e screditarlo di fronte alla gente.

Leggiamo. Allora. Lโ€™allora collega questo episodio alla denuncia che Gesรน ha fatto con la parabola degli invitati alle nozze che hanno rifiutato questโ€™invito per motivi di interesse. La convenienza รจ quella che determina lโ€™agire dei capi religiosi. Allora i farisei se ne andarono e tennero consiglio โ€ฆ questa espressione nei vangeli ha sempre un significato negativo di un complotto contro Gesรน โ€ฆ per vedere come coglierlo in fallo nei suoi discorsi.

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Quindi ora cโ€™รจ una serie di trappole che vengono tese a Gesรน, ma dalle quali Gesรน uscirร  tendendo lui a sua volta le trappole ai suoi accusatori. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, e qui cโ€™รจ una sorpresa, con gli erodiani. Farisei ed erodiani si detestavano perchรฉ gli erodiani sono quelli del partito di Erode, che era un re fantoccio messo su dai romani, e i farisei detestavano questo re.

Tra di loro cโ€™era una grande inimicizia, ma ora hanno un pericolo comune. Gesรน รจ pericoloso sia per i farisei che per gli erodiani, allora si mettono insieme in combutta per eliminarlo. A dirgli โ€œMaestroโ€ โ€ฆ attenzione a questo titolo, nel vangelo di Matteo รจ sempre in bocca agli avversari di Gesรน o a coloro che gli sono ostili, ma fa parte di quel linguaggio curiale usato per addolcire quello che vogliono dire. โ€œSappiamo che tu sei veritiero e insegni la via di Dio secondo veritร โ€.

Questโ€™affermazione รจ vera, quindi riconoscono che Gesรน afferma la via di Dio secondo veritร , ma perchรฉ? โ€œTu non hai soggezione di alcuno, perchรฉ non guardi in faccia a nessuno.โ€ Il contraltare รจ che loro, invece, Gesรน li ha accusati che tutto quello che fanno รจ per essere ammirati, ecco la differenza. I farisei tutto quello che fanno รจ per essere glorificati, per essere ammirati, Gesรน tutto quello che fa non รจ per la propria convenienza, ma per la convenienza del bene dellโ€™uomo.

Quando si mette il valore dellโ€™uomo come principio assoluto che regola la propria esistenza non si guarda in faccia a nessuno, non ci si cura dellโ€™opinione della gente. Ed ecco lโ€™insidia, โ€œDunque diโ€™ a noi il tuo parereโ€, il termine รจ allโ€™imperativo non รจ una richiesta, ma unโ€™imposizione, โ€œEโ€™ lecito o no pagare il tributo a Cesare?โ€ Cosโ€™era il tributo a Cesare?

Da quando era stato nominato per la Giudea un procuratore romano nel VI d.C, cโ€™era una tassazione per tutti, uomini e donne, dai 12 ai 65 anni. La domanda รจ tendenziosa. Perchรฉ? Perchรฉ proprio a causa del pagamento di questo tributo cโ€™erano state tante sollevazioni. Basti pensare a quella famosa di Giuda il Galileo che si ribellรฒ a questa tassa. Ebbene la domanda รจ una trappola, perchรฉ gli chiedono se รจ lecito o no pagare il tributo a Cesare, non dimentichiamo che siamo dentro lโ€™area del tempio, come Gesรน risponde si danneggia.

Perchรฉ se Gesรน dice โ€œSรฌ รจ lecito pagare il tributo a Cesareโ€ va contro la legge per la quale lโ€™unico Signore del popolo, lโ€™unico riconosciuto come tale, รจ Dio. Se al contrario dice โ€œNo non paghiamoโ€ ecco che era un sovvertitore, un ribelle, come era stato Giuda il Galileo. Siamo allโ€™interno del tempio, ci sono le guardia e Gesรน puรฒ essere subito arrestato.

Quindi Gesรน come risponde si danneggia, sia che si dica favorevole, sia che si esprima contrario al pagamento di questo tributo. Ed ecco, a farisei ed erodiani che hanno teso una trappola a Gesรน, tende loro a sua volta una trappola. Gesรน a bruciapelo dice: โ€œMostratemi la moneta del tributoโ€. Ed essi gli presentarono un denaro. Ma nel tempio era severamente proibito portare monete romane, perchรฉ per la legge espressa nel libro del Deuteronomio, nei comandamenti, si proibisce di fare qualunque figura umana.

Pertanto nel luogo piรน santo di Gerusalemme, il tempio, era assolutamente proibito portare monete, monete romane, che avevano delle effigi umane. Allโ€™ingresso del tempio cโ€™erano dei cambiavalute che cambiavano le monete romane con le monete permesse nel tempio. Ma lโ€™interesse โ€“ รจ questa la denuncia che sta facendo lโ€™evangelista โ€“ รจ il vero Dio di questi farisei. Loro, che sono ossessionati dallโ€™idea del puro e dellโ€™impuro, che sono meticolosi, sono scrupolosi, quando si tratta di denaro non vanno tanto per il sottile.

Nel tempio, nel luogo piรน sacro, essi portano una monete che, agli occhi della religione, รจ considerata impura. Ma per gli interessi, per la convenienza, passano al di sopra di tutto questo. Ecco allora la trappola di Gesรน quando loro ingenuamente gli presentano un denaro. Egli domandรฒ loro: โ€œQuestโ€™immagine e lโ€™iscrizione, di chi sono?โ€ Gli risposero: โ€œDi Cesareโ€. Infatti il denaro romano portava da una parte lโ€™immagine di Tiberio con la scritta โ€œCesare figlio del divino Augusto, pontefice massimoโ€, e nel suo rovescio, cโ€™era la madre dellโ€™imperatore rappresentata come la dea della pace.

Comunque due figure umane. Gli risposero: โ€œDi Cesareโ€. Allora disse loroโ€ฆ Loro hanno chiesto se รจ lecito pagare o no, Gesรน non risponde se sia lecito o no pagare, lui usa un altro verbo che รจ โ€œrendeteโ€, cioรจ โ€œrestituiteโ€. โ€œRendete dunque a Cesare quello che รจ di Cesareโ€. Se non volete la sua dominazione non dovete usare i suoi benefici, per cui questo denaro non รจ vostro, restituitelo a Cesare.

Ma, ed รจ qui che lโ€™evangelista vuole arrivare, โ€œE a Dio quello che รจ di Dioโ€. Cosโ€™รจ che devono restituire a Dio e che รจ di Dio? Gesรน nella parabola dei vignaioli omicidi ha usato i capi religiosi e i capi spirituali che per interesse si sono impadroniti della vigna del Signore, si sono messi tra Dio e il popolo, imponendo le loro tradizioni, le loro leggi, occultando e oscurando lโ€™amore di Dio per il suo popolo. Quindi bisogna disconoscere da una parte la signoria di Cesare, ma restituire quella di Dio che รจ stata usurpata dai farisei.

A queste parole, commenta lโ€™evangelista, rimasero stupiti, meravigliati, e, lasciatolo, e se ne andarono. Se ne vanno per poi tornare, infatti piรน avanti torneranno alla carica con uno di loro, con un esperto, con un dottore della legge. E questa รจ soltanto la serie degli attacchi contro Gesรน che faranno farisei, erodiani, sadducei e dottori della legge.


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