Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 11 Ottobre 2020, da Radio Vaticana (per il file audio) e dalle pagine di Famiglia Cristiana.
Qui tutti i commenti al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini
Abbandoniamoci all’amore del Padre
Il linguaggio semitico del primo secolo era paradossale, e la comunicazione era usualmente a forti tinte e per mezzo di contrasti netti. Questo รจ il linguaggio dei Vangeli; chi non accetta di misurarsi con i paradossi non puรฒ intendere il linguaggio di Gesรน di Nazaret che รจ un semita.
Nel Vangelo di questa domenica abbiamo questo modo di esprimersi che va da un estremo allโaltro con grande rapiditร e senza vie di mezzo. ร la storia di un invito a nozze, ossia della chiamata a qualcosa di bello, allettante: ยซHo preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono giร uccisi e tutto รจ pronto; venite alle nozze!ยป.
- Pubblicitร -
Ma lโinvito a questo banchetto trova delle risposte amare, violente, cattive. Addirittura alcuni prendono i servi, li insultano e li uccidono; intendono lโinvito del re come unโaggressione a cui reagire, da cui difendersi. Perchรฉ mai? Diciamo che oggi non รจ impossibile offrire la bellezza e ottenere reazioni dure, sarcastiche, fredde, oppositive. ร un vecchio dubbio seminato nel cuore dellโuomo: il sospetto nei confronti di Dio e del bene che siano solo inganno o perdite di tempo, utopie che distraggono dalle cose che veramente contano.
La vita, quella seria, di cosa รจ fatta? Cosa รจ piรน convincente di un appello alla gioia? Il testo parla del proprio campo e dei propri affariโฆ quella รจ la roba a cui bisogna pensare, il proprio guadagno, il proprio andazzo, il proprio assetto! Questo conta!
Cosรฌ se Dio ci invita a una festa, questo lo percepiamo come un disturbo. La gioia diventa una perdita di tempo.
Proiettando il nostro utilitarismo in Dio, intendiamo i suoi inviti come trappole, e Dio viene consegnato alla categoria dellโoneroso, del pesante, del tedioso. Noi percepiamo il rapporto con Dio e la sua volontร come un vuoto di libido, unโapnea rispetto alle cose veramente importanti, i nostri affari. Invece รจ lโinvito alla gioia…
Ma qual รจ il risultato? Che questi signori finiscono per lavorare piuttosto che godersi una festa di nozze… non sembra una scelta cosรฌ furba! Eppure tale รจ la stupiditร dellโuomo, che preferisce continuare a macinare il grano amaro della propria ansia e della catena dei propri problemi piuttosto che abbandonarsi allโamore del Padre. […]
Continua su famigliacristiana.it
