Custodi di un dono affinchรฉ porti frutto. Il popolo dโIsraele รจ la vigna del Signore (Is 5), ma non ha portato i frutti sperati. La Chiesa, nuovo popolo dโIsraele, deve farsi carico di questo dono dโamore, che trova in Gesรน il proprio compimento, e portare i frutti sperati.
Custodi di un dono affinchรฉ porti frutto.
Il โcanto della vignaโ, nella prima lettura, inaugura il tema delle nozze di Yhwh con Israele, tema che ritornerร spesso nella letteratura biblica. Questo canto, ritmato dal verbo โattendereโ, denuncia la delusione di Dio. Le vicende del popolo di Israele ripetono costantemente lo stesso motivo: da una parte lโamore di Dio, dallโaltra il tradimento del popolo; da una parte la cura di Dio, dallโaltra un ostinato rifiuto. Amore e delusione sono lโimpasto di questa lettura simbolica della storia del popolo di Israele, ma รจ una storia che non puรฒ continuare allโinfinito.
La pazienza di Dio ha un limite e ci sarร un giudizio (5,3). Nella seconda lettura, tratta dalla lettera ai Filippesi, Paolo presenta due fondamentali punti di riferimento per il cristiano: la tradizione della Chiesa (v. 9: ยซle cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in meยป) e tutto ciรฒ che di buono e vero รจ sparso nel mondo (v. 8: ยซquello che รจ vero, nobile, giusto, puro, amabile, [โฆ] questo sia oggetto dei vostri pensieriยป).
Il meglio della cultura umana ha diritto di cittadinanza nel comportamento cristiano. La Chiesa รจ il nuovo popolo di Dio, erede della vocazione a cui รจ venuto meno Israele.
In Gesรน Cristo essa รจ diventata il vero Israele (cfr. Gal 6,16), ma deve continuamente difendersi dal pericolo di rifiutare, con le sue infedeltร , lโamore e la salvezza che Dio offre (vangelo).
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Fonte: Servizio della Parola nr. 518/2020 – Prezzo di copertina: Euro 10,00

