Commento al Vangelo di domenica 1 Ottobre 2020 – p. Alessandro Cortesi op

- Pubblicitร  -

โ€œIl mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle. Egli lโ€™aveva dissodata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato viti pregiateโ€ฆ Egli aspettรฒ che producesse uva, essa produsse invece, acini acerbi โ€ฆ che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto? Ebbene la vigna del Signoreโ€ฆ รจ la casa di Israeleโ€

In una bellissimo poema Isaia evoca lโ€™immagine della vigna, unโ€™immagine centrale del Primo Testamento che parla di cura, di dedizione e di amore: โ€˜che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto?โ€™. Anche nel Cantico dei cantici la vigna รจ simbolo utilizzato per parlare dellโ€™amore: la amata infatti รจ indicata come โ€˜vigna in fioreโ€™. La vigna diviene cosรฌ simbolo del popolo dโ€™Israele.

Il poema di Isaia inizia con una descrizione serena della vigna e del lavoro che il โ€˜dilettoโ€™ vi svolge. Eโ€™ una descrizione di pace e operositร . Parla della cura amorosa con cui la vigna รจ coltivata con attenzione a tutti i particolari. Ma nonostante la fatica della coltivazione la vigna produce solo acini acerbi. Sorge allora la delusione e il senso di fallimento: il riferimento รจ al rapporto tra il popolo di Israele e il suo Dio.

Lโ€™autore del poema gioca con le parole per descrivere il capovolgimento delle attese: anzichรฉ attuazione del diritto (mishpat) vi รจ spargimento di sangue innocente (mispah), al posto della giustizia (sedaqah) cโ€™รจ il grido degli oppressi (seโ€™aqah). Isaia รจ un grande poeta: tratteggia una drammatica vicenda di infedeltร  da parte del popolo dโ€™Israele. Lโ€™attesa paziente di Dio che si รจ preso cura del suo popolo viene delusa.

Il tema della vigna che rappresenta Israele รจ presente anche nel libro di Osea (10,1) ed รจ ripreso da Geremia: โ€œIo ti avevo piantato come vigna scelta, tutta di vitigni genuini; ora, come mai ti sei mutata in tralci degeneri di vigna bastarda?โ€ (Ger 2,21). Geremia presenta la denuncia da parte di Dio dellโ€™infedeltร  di Israele. Ma anche presenta ancora il desiderio di Dio di racimolare un resto che sia in grado di ascoltarlo: โ€œโ€™Racimolate, racimolate come una vigna il resto di Israele; stendi ancora la tua mano come un vendemmiatore verso i suoi tralciโ€™. A chi parlerรฒ e chi scongiurerรฒ perchรฉ mi ascoltino?โ€ (Ger 6,9) La vigna-popolo di Israele รจ chiamata ad ascoltare la parola di Dio e la cura di Dio รจ in vista di questo ascolto. Tale vigna รจ stata devastata da cattivi pastori che hanno reso il campo prediletto un deserto isolato (Ger 12,10).

- Pubblicitร  -

Anche Ezechiele usa questa immagine in un poema in cui il legno della vite viene messo a bruciare sul fuoco, simbolo dellโ€™inutilitร  dei comportamenti degli abitanti di Gerusalemme infedeli al Signore (Ez 15,1-8). Viene evocata la vigna rigogliosa sradicata e trapiantata nel deserto, con rinvio allโ€™esperienza dellโ€™esilio (Ez 17,1-10; 19,10-14) e il profeta richiama alla fedeltร  a Jahwรจ. Egli รจ signore di tutti gli alberi: โ€œIo sono il Signore, che umilio lโ€™albero alto e innalzo lโ€™albero basso; faccio seccare lโ€™albero verde e germogliare lโ€™albero secco. Io, il Signore, ho parlato e lo farรฒโ€ (Ez 17,24).

Isaia presenta una prospettiva nuova nel rapporto tra la vigna e il suo guardiano: โ€œIo il Signore, ne sono il guardiano, a ogni istante la irrigo; per timore che la si danneggi, ne ho cura notte e giorno. Io non sono in collera. Vi fossero rovi e pruni, muoverei loro guerra, li brucerei tutti insieme. Oppure meglio, si afferri alla mia protezione, faccia la pace con me, con me faccia la pace!โ€ (Is 27,2-5)

La prospettiva finale รจ di pace, di riconciliazione e di speranza: un ritorno in cui sarร  il Signore a raccogliere tutti i suoi figli dispersi e questi โ€˜si prostreranno al Signore, sul monte santo, in Gerusalemmeโ€™ (Is 27,13).

Lโ€™immagine della vigna รจ ripresa da Gesรน nella parabola dei vignaioli omicidi che si connota come una allegoria: nel racconto รจ presentata una vicenda di amore e cura da parte di un uomo che ha piantato e lavorato la vigna prima di darla in affitto a dei contadini andandosene lontano. Ma si attua per contro una vicenda di ingiustizia e di rifiuto. I servi mandati dal padrone per raccogliere i frutti vengono bastonati, uccisi lapidati. Traspare in questi riferimenti la denuncia dei capi del popolo di Israele, i detentori del potere religioso, che pretendono di farsi padroni della vigna e rifiutano gli inviati del padrone โ€“ di Dio stesso โ€“ cioรจ i suoi profeti. โ€œDa ultimo mandรฒ loro il proprio figlio dicendo: โ€œAvranno rispetto per mio figlio!โ€. Ma i contadini,โ€ฆ dissero tra loro: โ€œCostui รจ lโ€™erede. Su, uccidiamoloโ€.

Eโ€™ una parola chiara di denuncia da parte di Gesรน rivolta a coloro che stanno tramando contro di lui. La parabola si chiude con una domanda โ€œQuando verrร  dunque il padrone della vigna, che cosa farร  a quei contadini?โ€ La vigna verrร  data ad altri. Su tutto prevale una storia di fedeltร , la fedeltร  del servo e del figlio. La vigna sarร  data ad altri vignaioli, eppure essa rimarrร  sempre quella vigna di Israele, la vigna delle promesse senza pentimento da parte di Dio.

Il centro della parabola sta nellโ€™annuncio della fedeltร  di amore di Dio: nonostante il rifiuto ripropone allโ€™umanitร  il suo dono, la salvezza. E Gesรน stesso, la pietra scartata dai costruttori, diverrร  pietra fondamentale di una nuova costruzione. Sarร  una costruzione in cui al centro dovranno essere gli esclusi perchรฉ Dio prende la pietra scartata e la fa pietra dโ€™angolo. Sarร  una comunitร  fatta di esclusi e non di esclusione.

โ€œHai sradicato una vite dallโ€™Egitto, hai scacciato le genti e lโ€™hai trapiantata. Le hai preparato il terreno, hai affondato le sue radici ed essa ha riempito la terra. La sua ombra copriva le montagne e i suoi rami i cedri piรน alti. Ha esteso i suoi tralci fino al mare, arrivavano al fiume i suoi germogliโ€ฆ Dio degli eserciti ritorna! guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio dellโ€™uomo che per te hai reso forteโ€ (Sal 80,9-16)

Eโ€™ Gesรน, dirร  il quarto vangelo, la vite fedele che porta frutti: โ€˜Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perchรฉ senza di me non potete far nullaโ€™ (Gv 15,5).

Alessandro Cortesi op

Fonte


p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

Altri Articoli
Related

Commento alle letture della liturgia del 23 Dicembre 2025

Tempo di Avvento IV, Colore Viola - Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 4 Il...

Missio Ragazzi – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025 per ragazzi

Di quante cose il Vangelo ci fa dono nella notte...

Carlo Miglietta – Commento alle letture di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

NATALE DEL SIGNORE Letture: Messa della Notte: Is 9,1-3.5-6; Tt...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...