Che il seminatore uscรฌ a seminare il seme non รจ una inutile ripetizione. L’evangelista riprende la parabola che gli รจ stata tramandata, ma pensa giร a noi, affinchรฉ teniamo insieme questi tre elementi: il soggetto, il verbo e l’oggetto. Il legame, direbbero i filosofi, รจ ontologico: una relazione profonda costituisce l’essere in una unitร dinamica.
La stessa essenza di tale realtร รจ i tre elementi che accadano insieme, nel medesimo atto trinitario. Il seminatore non esiste isolato: รจ tale perchรฉ semina il seme; cosรฌ come nella Trinitร il Padre esiste per il Figlio. E la semina senza il seme e/o senza il seminatore non puรฒ darsi. E cosรฌ anche il seme che non sia in qualche modo seminato non porta frutto.
Cosรฌ quindi come Gesรน, anche noi siamo invitati a partecipare della medesima semina. Per farlo occorre innanzitutto uscire fuori di casa, scomodarsi, mischiarsi con il concime della terra. E ricordarci che non siamo usciti tanto per uscire, ma con una missione: seminare. Seminare il seme, cioรจ quello che abbiamo ricevuto, a partire dalla nostra essenza: l’amore. Il seminatore uscรฌ per seminare il seme puรฒ essere allora riformulato cosรฌ: l’amante uscรฌ per amare l’amore. L’ascoltatore uscรฌ per ascoltare la Parola.
Nel momento infatti in cui la ascolti, la ami e quindi la semini anche negli altri. E sei quel che semini: ascolto, amore, Parola.
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Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
