ย Lasciare andare
Il commento al Vangelo del giorno di don Cristiano Mauri.
Note per la comprensione del brano.
Lโentrata in scena delle quattro donne definisce lโultimo dei quadri della Passione secondo Giovanni.ย
Il narratore stringe lโinquadratura su due personaggi tra i cinque presenti, definendoli a partire dalla natura dei legami che hanno con Gesรน: sono ยซla Madreยป e ยซil discepolo amatoยป. A caratterizzarli รจ dunque una profondissima intimitร con lui.
Dallโalto della Croce, come da un trono, Cristo dirige la scena come ha fatto per il resto della Passione. La sua azione รจ libera e sovrana, la sua parola autorevole ed efficace.
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Solo Gesรน parla, mentre gli altri tacciono ascoltando le sue volontร circa il tempo che seguirร il suo innalzamento al cielo. Il tema della sua partenza che ha dominato il discorso dโaddio nellโultima cena viene qui ripreso e compiuto.
La Madre viene posta sotto la protezione del discepolo amato che avrร il dovere di provvedere ai suoi bisogni, come prescritto dal diritto familiare ebraico. Il discepolo assume cosรฌ rispetto alla Madre il ruolo che Gesรน aveva occupato, diventando rappresentante del Figlio in sua assenza.
Benchรฉ si tenda a evidenziare anzitutto lโidea della โmaternitร di Mariaโ a favore dei credenti, va sottolineato che se cโรจ una asimmetria nel testo, รจ piuttosto relativa al compito del discepolo. ร anzitutto questโultimo ad avere una missione specifica verso la donna e non viceversa, per quanto sia da tenere presente una certa idea di reciprocitร .
Ciรฒ che conta, in ogni caso, รจ lโevidenza del fatto che Cristo, morendo, costituisce una nuova famiglia, sotto la guida del discepolo amato chiamato a prendere la Madre nella sua casa.
Spunti per la riflessione sul testo.
Si potrebbero lasciare perdere per una volta i ricami teologici su questa scena drammatica e bellissima, per ascoltarne prima il contenuto piรน umano.
Non faremmo fatica a vedere nelle parole e nelle intenzioni di Gesรน, quelle di tanti uomini e donne che alla fine della vita si congedano dai loro cari.
Le parole di un padre che saluta il figlio maggiore dicendogli: ยซTi raccomando i tuoi fratelli e soprattutto la mamma, state tanto vicini alla mammaยป.
O quelle di una moglie che si congeda dai fratelli pregandoli di trattare suo marito come se fosse anche lui uno di loro.
Il saluto di un figlio o una figlia morenti che affidano i nipoti ai propri genitori.
E penso che in ognuno di costoro, infine, accada il piรน vero dei Vangeli. In quella volontร che lโamore costruito continui a vivere e sopravvivere al di lร di sรฉ e perfino oltre la morte cโรจ il ritratto piรน autentico di Dio.
La scena della Croce, cosรฌ, illumina le storie di tanti uomini e donne rivelandoli come luoghi di presenza anonima ma chiarissima del Padre che sostiene lโamore tra i suoi figli.
E proprio per tutto questo, come si fa a non pensare a chi si รจ visto strappare una persona amata senza nemmeno la possibilitร di un saluto? Come si fa a non pensarci, condividerne il dolore lacerante, avvertire lโenorme senso di ingiustizia e piangere insieme a loro?
[…] Continua qui…
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