Le “Beatitudini”, paradosso del cristiano.
Oggi, Gesรน chiama ripetutamente โbeatiโ ai suoi discepoli. Le โBeatitudiniโ sono parole di promessa, che allo stesso tempo servono come orientamento morale. Ogni โbeatitudineโ descrive, per cosรฌ dire, la situazione di fatto dei discepoli di Cristo: sono poveri, sono affamati, piangono, sono odiati e perseguitati… Sono come delle โattribuzioniโ pratiche, perรฒ anche delle indicazioni teologico-morali.
Nonostante la situazione di minaccia nella quale Gesรน vede i suoi, si converte in una promessa quando si guarda con la luce che viene dal Padre. Per il discepolo le โBeatitudiniโ sono un paradosso: si invertono i criteri del mondo appena si vedono le cose con la scala dei valori di Dio. Le โBeatitudiniโ sono promesse nelle quali risplende la nuova immagine del mondo e dellโumanitร che Gesรน inaugura, e nella quale โsi invertono i valoriโ.
-Quando โguardoโ attraverso te, Signore, allora vivo con nuovi criteri, inizio a โtoccareโ qualcosa che sta per arrivare (il Cielo) e entra lโallegria nella sofferenza.
Il commento รจ tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net
