Commento video al Vangelo di p. Alberto Maggi OSM
SE QUALCUNO VUOLE VENIRE DIETRO A ME, RINNEGHI SE STESSO
Pietro ha riconosciuto sรฌ, Gesรน come il Figlio del Dio vivente – colui che comunica vita – ma anche come il Cristo e Gesรน proibisce ai suoi discepoli di annunciare questo messaggio, quello de โil Cristoโ; perchรฉ? Il Cristo con l’articolo determinativo indica il Cristo, cioรจ il messia della tradizione, quello che avrebbe conquistato il potere, per cui nel brano di oggi – il capitolo 16 di Matteo, versetti 21-27 – lโevangelista scrive che โGesรน cominciรฒ a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemmeโ – questo si sapeva, la cittร santa – ma doveva andare conquistare il potere. Invece ecco la sorpresa โe soffrire moltoโ, questo anche era previsto perchรฉ avrebbe dovuto lottare, ma da parte di chi? Proprio da parte dei massimi rappresentanti dell’istituzione religiosa, l’intero sinedrio. Infatti, dice Gesรน, โda parte degli anzianiโ – i senatori – โdai sommi sacerdoti e gli scribiโ e addirittura โvenire uccisoโ. E poi, aggiunge Gesรน, โrisorgere il terzo giornoโ.
E qui c’รจ l’incidente: Pietro, che era stato proclamato una pietra sulla quale costruire sulla roccia che รจ Gesรน la sua comunitร , in un batter d’occhio da pietra data per la costruzione si trasforma in una pietra dello scandalo. Infatti scrive l’evangelista โPietro lo prese a sรฉโ – cioรจ afferrรฒ Gesรน – โe si mise rimproverarloโ. L’evangelista adopera per lโazione di Pietro il verbo che si usa per gli esorcismi, per gli indemoniati, quindi per Pietro Gesรน sta dicendo qualcosa contraria a Dio. E addirittura qui usa una formula di esecrazione, cioรจ una formula con la quale si esprime severa condanna, orrore, ripugnanza di quello che ha detto Gesรน; letteralmente รจ โDio ti perdoniโ e si usava per quelli che avevano abbandonato il Signore, โquesto non ti accadrร maiโ.
Allora Gesรน voltandosi si rivolge a Pietro e qui l’evangelista adopera lo stesso rifiuto che ha usato nellโepisodio delle tentazioni per il satana โvattene Satanaโ. Ma con Pietro Gesรน non si limita a rimproverarlo con queste parole tremende โvattene Satanaโ, ma lo invita โVai, vatteneโ, ma โdietro di meโ, cioรจ gli rinnova l’invito che aveva fatto al capitolo 4 al versetto 19 โVenite dietro di me, sii mio discepoloโ. Quindi Gesรน non lo rifiuta, il satana lo ha rifiutato, ma a questo discepolo gli offre ancora una possibilitร โVattene, torna a metterti dietro di meโ e lo chiama โSatanaโ, nemico, rivale di Dio.
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E aggiunge Gesรน โTu mi sei di scandaloโ, ecco, il termine greco โscandaloโ indica un sasso in campagna che per metร รจ immerso, non si vede e fa inciampare e da qui รจ la pietra dello scandalo. Quindi colui che era stata una pietra per la costruzione diventa una pietra dello scandalo โperchรฉ non pensi secondo Dio, ma secondo gli uominiโ, cioรจ attraverso le categorie del successo.
Gesรน, visto che Pietro in fondo non รจ altro che il portavoce del pensiero degli altri, ora si rivolge a tutti i suoi discepoli e rinnova la condizione che ha giร messo per seguirlo โSe qualcuno vuol venire dietro a meโ – Gesรน a Pietro gli ha detto โvaโ dietro di meโ, allora adesso gli mette bene in chiaro cosa significa andare dietro di lui – โrinneghi se stessoโ. Rinnegare se stesso non significa rinunciare alla propria vita, alle proprie aspirazioni, ma a questi ideali di successo, di gloria, di ambizione โe sollevi la sua croceโ. Gesรน qui non sta parlando del supplizio poi finale della morte in croce, ma รจ il preciso momento in cui l’imputato veniva condannato a questo supplizio e doveva caricarsi sulle spalle lโasse orizzontale e poi essere portato nel luogo del martirio, dell’uccisione. Era il momento piรน tremendo perchรฉ tutta la folla si sentiva autorizzata a insultare, a offendere, a malmenare. Allora Gesรน a Pietro e ai discepoli che seguono idee di ambizione, di successo, che pensano di andare a Gerusalemme a spartire la gloria del re – basta pensare alla richiesta di Giacomo e Giovanni โQuando sarai nel tuo regno mettici una alla tua destra e uno alla tua sinistra – Gesรน li invita ad accettare di essere i rifiuti della societร , come il condannato che si carica del patibolo di essere i pari, a essere i disprezzati.
โE poi mi seguaโ. Quindi la condizione che mette Gesรน per seguirlo รจ quella – potremmo tradurre in termini moderni e piรน comprensibili – di perdere la propria reputazione, accettare di non essere considerato perchรฉ soltanto cosรฌ si รจ pienamente liberi e Gesรน ha bisogno di persone pienamente libere.
E poi conclude Gesรน, continua, โChi vuol salvare la propria vita la perderร , ma chi perde la propria vita per causa mia la troverร โ. Lโuomo รจ valutato per la vita che ha praticato, non per le idee religiose che ha professato e chi fa il dono della propria esistenza รจ colui che la realizza pienamente.
