Commento alle letture di domenica 30 Agosto 2020 – Carlo Miglietta

- Pubblicitร  -

Il commento alle letture di domenica 30 Agosto 2020 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ “Buona Bibbia a tutti“.

Da: C. MIGLIETTA, EDIFICHEROโ€™ LA MIA CHIESA. Perchรฉ (e come) essere Chiesa secondo la Bibbia, Gribaudi, Milano, 2010, con presentazione di S. E. Mons. Guido Fiandino

Un testo arcaico

Anche il cosiddetto macarismo, cioรจ la proclamazione della beatitudine di Pietro (โ€œBeato te, Simone figlio di Giona, perchรฉ nรฉ la carne nรฉ il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieliโ€: Mt 16,16), depone per una tradizione veterotestamentaria: Pietro รจ detto โ€œasrรจโ€, โ€œbeatoโ€, secondo un genere letterario che troviamo spesso giร  nellโ€™Antico Testamento[1]. Cosรฌ come รจ espressione tipica dellโ€™Antico Testamento โ€œDio viventeโ€, nelle forme โ€œโ€™elohim hayyimโ€[2] e similari[3]. Cosรฌ la formula: โ€œE io a te dicoโ€ richiama lโ€™introduzione agli oracoli profetici: โ€œKoh โ€˜amar IHWHโ€, โ€œCosรฌ dice il Signoreโ€[4]. Inoltre โ€œi termini: bar Jona, carne, sangue, Regno dei cieli, legare/sciogliere, le chiavi, sono considerati dagli studiosi come dei semitismi o modi di parlare orientale, tipici della predicazione di Gesรน in aramaicoโ€[5], la lingua parlata da Gesรน. โ€œIl forte carattere semitico di questo discorso lascia intendere che il suo contenuto sia arcaico, sicuramente radicato nellโ€™ambiente e nella lingua di Gesรน stessoโ€ (C. Doglio[6]).

Lโ€™antichitร  di questo brano non รจ stata quasi mai messa in discussione. Anche Lutero e gli altri riformatori lo ritenevano un testo arcaico, anche se negavano lโ€™interpretazione cattolica secondo cui il brano possa riferirsi non solo alla persona di Pietro, ma anche ai suoi successori. Secondo Lutero, questi versetti sono rivolti a tutta la Chiesa[7].

- Pubblicitร  -

Si รจ perรฒ talora ipotizzato che questo testo sia da ascriversi non al tempo di Gesรน, ma a quello della prima Chiesa, che avrebbe attribuito a Pietro il ruolo di leader. Pietro sarebbe stato il primo a riconoscere Gesรน come Signore dopo la sua resurrezione, e pertanto gli altri apostoli, e non Gesรน stesso, gli avrebbero riconosciuto un primato. Alcuni considerano come molto rilevante il fatto che il testo del primato petrino sia peculiare del Vangelo di Matteo. โ€œPotrebbe trattarsi di un testo della Chiesa palestinese, sensibile allโ€™ascendenza o potestร  di Pietro[8]โ€ฆ La tradizione matteana riflette certamente una situazione storica particolare, le idee e le interpretazioni della Chiesa giudeo-cristiana della Siria o Palestinaโ€ (O. Da Spinetoli[9]). Gli ebreo-cristiani, consci che la Chiesa รจ il โ€œnuovo Israeleโ€, tenderebbero a riprodurre in esso le strutture della teocrazia giudaica, ai cui vertici cโ€™รจ il Sommo Sacerdote, circondato da un Sinedrio, e grande ruolo hanno gli scribi e i maestri. Cosรฌ nella nuova โ€œekklesรฌaโ€ troviamo Pietro, il collegio apostolico, e poi nuovi scribi[10] e maestri[11].

Ma allora non si capirebbe perchรฉ la prima comunitร  non faccia certo sconti sulla figura di Pietro, e spesso invece ce lo presenti come fragile, incredulo, peccatore, e non certo la roccia che sempre avrebbe dovuto essere. Giร  qui rifiuta la logica della croce e si merita da Gesรน il rimprovero: โ€œVade retro, Satana!โ€ (Mt 16,23), cioรจ: โ€œMettiti alla mia sequela, sii mio discepolo, e non Divisore tra me, il Padre e i fratelli!โ€; non sa vegliare unโ€™ora sola al Getsemani[12]; rinnega tre volte Gesรน durante la Passione[13]; ad Antiochia tradisce le direttive del Concilio di Gerusalemme verso i pagani, provocando la dura reazione di Paolo, che lo definisce โ€œipocritaโ€ e che si oppone โ€œa lui a viso aperto perchรฉ evidentemente aveva tortoโ€ (Gal 2,11-14).ย 

โ€œSecondo Matteo, ย Pietro ha tratti ambivalenti nel suo percorso di sequela: รจ confessante, ma รจ anche <<oligopistรจs>> (uomo di poca fede); รจ <<beato>> ma รจ anche <<satana>>; cammina sulle acque come Gesรน, ma appena dubita vacilla e affonda; segue con entusiasmo, ma rinnega prontamenteโ€ฆ A differenza degli altri racconti evangelici, in Matteo Pietro scompare dal racconto dopo il pianto amaro di Mt 26,75โ€ฆ Eโ€™ lรฌ che lโ€™esperienza di fede, anche del <<primo>> discepolo, riconosce tutta intera la sua fragilitร โ€ฆ Lรฌ Pietro e il lettore gridano nuovamente: <<Signore, salvami!>> e attendono una mano che li afferri e li salvi ancora dalle acqueโ€ (A. Guida[14]).

โ€œStudi piรน recenti, proprio in ambito protestante, hanno quindi abbandonato la teoria della comunitร  creatrice del primato di Pietro e hanno, invece, ammesso non solo lโ€™autenticitร  del testo del primato cosรฌ come si trova in Mt 16, ma anche il fatto importantissimo che le parole pronunciate da Gesรน appartengono a un contesto anteriore alla Pasqua per il loro carattere fortemente semiticoโ€ (S. T. Stancati[15]). โ€œSi tratta molto probabilmente di una tradizione prematteana che Matteo ha inserito nel proprio testoโ€ (D. J. Harrington[16]). Il brano รจ quindi molto antico, e probabilmente riferisce fedelmente il dialogo tra Gesรน e Pietro.

[1] Dt 33,29; Is 32,20; Qo 10,17; Sl 1,1; 41,2

[2] 1 Sam 17,26; Dt 5,26; Ger 10,10; 23,36

[3] Dn (aram.) 6,21.27; 2 Re 19,4.16; Gs 3,10; Os 2,1; Sl 42,3; 84,3

[4] Is 7,7; Ger 2,1; Ez 3,11โ€ฆ

[5] Stancati S. T., Ecclesiologia biblica e dogmatica, Editrice Domenicana Italiana, Napoli, 2008, pg. 243

[6] Doglio C., in Parole di vita, Edizioni Messaggero, Padova, anno LIII, n. 4, luglio-agosto 2008, pg. 23

[7] Gnilka J., Il Vangelo di Matteo, Paideia, II, Brescia, 1991, pgg. 110-123

[8] cfr At 1-15

[9] Da Spinetoli O., Matteo, Cittadella, Assisi, 1993, pgg. 459.464

[10] Mt 13,52

[11] Mt 10

[12] Mt 26,36-46

[13] Mt 26,69-75

[14] Guida A., inย  Parole di vita, Edizioni Messaggero, Padova, anno LIII, n. 4, luglio-agosto 2008, pgg. 47-48

[15] Stancati S. T., Ecclesiologia biblica e dogmatica, Editrice Domenicana Italiana, Napoli, 2008, pg. 245

[16] Harrington D. J., Il Vangelo di Matteo, LDC, Leumann (Torino), 2005, pg. 224

Carlo Miglietta


Altri Articoli
Related

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Beati coloro che vivono e sentono l'amore di Dio....

Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

Cristo Signore รจ la pietra angolare, la roccia su...

p. Luca Arzenton – Commento al Vangelo di oggi, 22 dicembre 2025

FAI SPAZIO A DIO NEL TUO CUORE! (Lc 1,46-55) https://youtu.be/ChKBm8ofSpE Maria...

La Parola in centoparole – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

Nel Magnificat, Maria fa una cosa semplicissima: concentra il...