Chi รจ Gesรน per te?
Non vorrei essermi trovato nei panni dei discepoli quando il Maestro ha fatto loro queste domande: ยซLa gente, chi dice che io sia?ยป; ยซMa voi, chi dite che io sia?ยป. Per capire la situazione potremmo immaginare quel momento in cui ci viene chiesto a bruciapelo โMi ami?โ, oppure โQuanto conto per te?โ. Si tratta di quelle domande che ti spiazzano e alle quali non sai rispondere subito. Ovviamente Gesรน facendo queste domande non vuole sapere a che punto รจ la sua popolaritร ma vuole fare un punto della situazione, distinguendo fra il giudizio della gente e lโidea che i discepoli si sono fatti di lui.
Chi รจ Gesรน per il mondo e chi รจ Gesรน per te.
La gente, nel Vangelo di oggi, conosce Gesรน per sentito dire: in questo caso il cristianesimo puรฒ atteggiarsi a filosofia di vita, puรฒ essere scambiato per filantropia o piรน semplicemente diventa un modo di intendere il sacro. Cโรจ il rischio che la nostra fede sia solo un concetto o, peggio ancora, unโabitudine.
Gesรน, allora, restringe il campo: ยซMa voi chi dite che io sia?ยป. In quel โmaโ cโรจ il giro di boa. Gesรน passa dal sentito dire della gente allโesperienza diretta dei discepoli. Voi che mi avete conosciuto, voi che state con me, proprio voi chi dite che io sia? Qui arriva il difficile.
Gesรน ci ricorda che la fede nasce principalmente dallโincontro con Lui o, per meglio dire, dalle possibilitร che gli diamo di incontrarci. Allora ritornano le domande di prima: โMi ami?โ, โQuanto conto per te?โ. ร significativo che sia proprio Pietro a dare la risposta esatta. Lo stesso Pietro che, subito dopo, viene rimproverato da Gesรน perchรฉ non pensa secondo Dio ma secondo gli uomini. Questo vuol dire che non dobbiamo aspettare di essere perfetti per riconoscere che Gesรน รจ il Cristo, il Figlio di Dio. Anzi, proprio la nostra debolezza diventa lo strumento per incontrare e riconoscere lโamore di Dio.
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In troppi pensano che la fede sia una procedura, un teorema, il risultato di un calcolo o una formula di cose giustapposte. Un qualcosa di logico come una formula che dร sempre lo stesso risultato. Invece nulla รจ piรน imprevedibile e incalcolabile della fede! Come nessuno di noi รจ uguale allโaltro, cosรฌ anche la fede di ciascuno รจ diversa proprio perchรฉ scaturisce dallโincontro di Gesรน con quello che ci portiamo dentro e solo noi conosciamo. Crediamo nelle stesse cose, ma non allo stesso modo. Questa รจ lโoriginalitร della fede. Ognuno risponde alla domanda di Gesรน con la sua vita, con il suo personalissimo modo di portare la croce e nessuna risposta รจ sbagliata se davvero coinvolge tutto noi stessi.
Perciรฒ oggi non dobbiamo aver paura di rispondere a Gesรน con la nostra fragile vita; anche se pensiamo che non sia la risposta giusta, รจ certamente la migliore che, al momento, possiamo dare.
Buon cammino, insieme.
Fonte: il blog di don Ivan
