โGianluca cosa vuoi che ti porti come regalo di Natale?โ
โDonโฆ vorrei la Comunioneโ
Questa richiesta di Gianluca spiazza letteralmente don Marco, perchรฉ non si aspettava che un ragazzo di neanche 20 anni potesse chiedere una cosa cosรฌ.
Gianluca Firetti รจ al suo ultimo Natale. Siamo nel 2014 e da due anni il ragazzo cremonese sta combattendo un tumore alle ossa. Ormai รจ a letto e non si alza piรน e don Marco DโAgostino, educatore in seminario, lo va spesso a trovare e a parlare con lui. Questa richiesta del Pane Eucaristico sembra davvero strana, eppure dimostra il cammino interiore che Gianluca sta compiendo: mentre il suo corpo si consuma, il suo cuore e la sua fede crescono. Mentre tutte le medicine e le operazioni non hanno saziato la fame di salute fisica del giovane animatore parrocchiale e calciatore, ora lui sente che il cibo materialmente piccolo e semplice di quel pezzo di pane, lโEucarestia, lo puรฒ saziare in modo definitivo e sovrabbondante.
Gianluca da quando รจ malato ha trasformato la malattia del corpo in un nutrimento di speranza e forza per la sua famiglia, gli amici e chi lo viene a trovare. Quel poco che ha di salute si moltiplica con la forza di vita e la fede che ha dentro.
Succede questo anche quel giorno della moltiplicazione dei pani e dei pesci, quando Gesรน non si arrende al poco che รจ disponibile per sfamare la folla, ma lo fa bastare e addirittura sovrabbondare. Quelle dodici ceste di pane avanzato che i discepoli portano via sono sufficienti per nutrirsi ancora e ancora. Sono 12 come il numero dei discepoli, e 12 รจ il numero simbolico del nuovo popolo di Dio, 12 รจ anche il numero dei mesi dellโanno. Quei cinque pani e due pesci condivisi dalla forza dโamore di Gesรน basteranno ancora per la comunitร e per il futuroโฆ
Lโevangelista Matteo non ci racconta come Gesรน riesce a far bastare il poco per tutti, ma sappiamo solo che Gesรน ha fiducia, non si abbatte della povertร iniziale e prega. E il miracolo avviene in modo inaspettato ma reale.
Questo episodio della moltiplicazione che nei quattro Vangelo รจ raccontato ben sei volte, รจ stato visto fin dai primi cristiani come un insegnamento del senso profondo dellโEucarestia. In questo episodio abbiamo tutti gli elementi per capire il significato della Messa che viviamo come comunitร ogni domenica.
Gesรน ci raduna come quella folla e vuole prendersi cura di tutti e di ogni persona, senza lasciare escluso nessuno. Anche noi portiamo a Messa quel poco che siamo e che abbiamo. Lโunica cosa che ci viene davvero richiesta รจ condividere. Senza condivisione la Messa nemmeno inizia e non ha senso. Condividiamo la nostra vita, le nostre povertร e fragilitร umane. Condividiamo la preghiera insieme riconoscendo che nessuno basta a sรฉ stesso. A Messa portiamo i nostri cinque pani e due pesci che mettiamo nelle mani di Gesรน. E lui moltiplica e nutre tutti noi presenti, e attraverso di noi nutre il mondo. La Messa infatti continua con quelle ceste di pezzi avanzati di amore che ci vengono messe in mano e che portiamo via con noi per nutrire a nostra volta chiunque incontreremo.
Ecco il miracolo vero: trovare forza nellโamore di Gesรน che ci nutre con la sua presenza.
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Nutre la nostra fame di speranza e amore.
Tutto questo Gianluca lo aveva capito proprio mentre la sua vita di andava spegnendo fisicamente ma accendendo sempre piรน dal punto di vista spirituale. Quel poco che aveva con Gesรน si moltiplicava in modo davvero miracoloso. Il giovane Gianluca aveva capito che il miglior regalo che potesse ricevere era proprio Gesรน, in quel pezzo di pane piccolo e debole, proprio come lui.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)
