don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 31 Luglio 2020

- Pubblicitร  -

LA SAPIENZA DEL PROFETA SMASCHERA L’INCREDULITA’ NASCOSTA NELLO SCANDALO E NEL RIFIUTO PER OFFRIRCI LA POSSIBILITA’ DI CONVERTIRCI E GESU’ POSSA OPERARE MIRACOLI IN NOI

Link al video

Gesรน viene oggi a Nazaret, la sua patria. Viene cioรจ nelle nostre cittร , nei nostri quartieri, nei luoghi che frequentiamo ogni giorno. Viene perchรฉ โ€œcolui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti daย una stessa origineโ€. Ciรฒ significa che anche oggi abbiamo bisogno di nuovo di essere messi da parte, strappati al mondo, alla carne e al demonio che ci seducono per non farci vivere secondo la volontร  di Dio che ci ha scelti ed eletti per essere suoi figli. Eppure puรฒ succedere come quel giorno a Nazaret, e chissร  quante volte รจ giร  accadutoโ€ฆ Possiamo cioรจ โ€œscandalizzarciโ€ del fatto che, โ€œper ridurre allโ€™impotenza il demonioโ€ e farci figli del suo stesso Padre, Gesรน โ€œdivenga partecipeโ€ oggi della nostra carne e del nostro sangue. Eโ€™ difficile infatti imbattersi in un amore cosรฌ e non inciampare sulla sua gratuitร . Nessuno si รจ fatto mai compatriota dei nostri fallimenti. Nessuno ci ha amato sino a farsi peccato, sino a condividere le conseguenze dei nostri peccati.ย Non a caso nel parallelo di Luca la scena del rifiuto si svolge in sinagoga, dopo che Gesรน aveva annunciato solennemente che proprio in quel giorno si stavano compiendo le profezie che Egli stesso aveva proclamato. Gesรน, il loro compatriota, era il Vangelo fatto carne, lรฌ, in quel momento, per loro. E che dicevano le profezie? Annunciavano la libertร ! L’uomo nuovo che rinasce dal battesimo. Gesรน รจ “venuto nella sua patria” per spalancare le porte sprangate che la chiudevano nella schiavitรน della paura della morte. Gesรน รจ venuto per strappare ai confini terreni e carnali la sua patria, e quindi quella di ogni uomo; per demolire le barriere della morte che limitano e rinserrano ogni rapporto nell’egoismo e nella concupiscenza. Come accade sovente anche a noi, in un primo momento la “gente” di Nazaret si “stupisce” per gli “insegnamenti” di Gesรน.

Non parlava, infatti, come i loro scribi, e aveva una “sapienza” e un potere di compiere “miracoli” che non avevano mai visto. Ma ai loro occhi era come se quella sua eccezionalitร  straripasse dalla sua carne, era impossibile che quell’uomo che aveva vissuto con loro tanto tempo potesse contenerla; giร , “da dove gli veniva”? Gli veniva dallo stesso Cielo dal quale i cristiani, i nuovi compatrioti, avrebbero ricevuto in dono lo Spirito Santo; gli “veniva” dalla “patria” che รจ madre di tutte le patrie, dalla Gerusalemme celeste; gli “veniva” dal Padre, dal quale ogni paternitร , e quindi ogni patria prende origine. E perchรฉ Nazaret fosse accolta nella paternitร  divina, perchรฉ tutte le patrie degli uomini diventassero parte della Patria celeste, Gesรน รจ “venuto” a prendersi il rifiuto dei suoi patrioti. Per renderli figli di Dio e cosรฌ fratelli oltre la carne, ha lasciato che il peccato lo uccidesse nella carne. Per liberarli e introdurli nella vita nuova “รจ divenuto partecipe della loro carne e del loro sangue” con cui รจ entrato nella morte, e con cui ne รจ uscito vittorioso. Per salvarci ha assunto su di sรฉ le invidie, le gelosie, le meschinerie che ci avvelenano la vita; si รจ fatto peccato, peccato nella carne, nella famiglia, nei rapporti dove tutti inciampiamo. Ha lasciato che il peccato originale, consumato non a caso da due sposi, lo deponesse nella tomba. Ma รจ risorto, per fare di ogni peccatore la sua sposa senza macchia nรฉ ruga, perchรฉ ogni legame bloccato dal peccato e dalla paura, potesse ritrovare la libertร  dell’amore autentico, libero e nella veritร .ย 

La sua “venuta” a Nazaret รจ identica alla sua “venuta” nella nostra vita, per scendere nelle profonditร  del peccato nel quale ci ha concepito la nostra madre nella carne.ย A Nazaret va in scena tutta la nostra vita, quella di ogni giorno, fatta di piccole e semplici cose, ma segnata dal peccato originale.ย Anche noi abbiamo bisogno diย un messia che si infili nella quotidianitร .ย Ed รจ necessario anche lo scandalo di fronte allaย normalitร ย del suo amore.ย Tanto il demonio ci ha fatto credere speciali, praticamente come Dio, che ormai sappiamo immaginarciย la salvezza, la felicitร , la svolta nella vita “venire” solo attraverso chissร  quale effetto speciale. Mai e poi mai Gesรน il Messia “verrร ” dalla Nazaret che conosciamo bene, dal marito, dalla moglie, dai figli, dai fratelli, dal lavoro di ogni giorno, a casa tra pranzi, cene e pannolini, o in ufficio, snervante, deprimente; mai da un malattia, da un fallimento amoroso, da un licenziamento. No, siamo certi che la salvezza ci verrร  da un fatto capace di cambiare radicalmente le nostre esistenze. E invece Gesรน “viene” proprio da Nazaret, da quello che non accettiamo e che vorremmo cambiare. “Viene” da Nazaret per tornare a Nazaret; “viene” dalla nostra stessa carne, per “venire” alla nostra carne e deporvi un seme di Cielo. “Viene” da Nazaret ma “viene” anche dal Cielo, per trasformare le nostre Nazaret in meravigliose cittร  celesti. Cosรฌ รจ nata la Chiesa, cosรฌ rinascerร  la tua famiglia, simile alla santa Famiglia di Nazaret.

Gesรน, infatti, non “viene” a cambiarne le mura, le vie, le case, i negozi… Il tuo carattere e quello dell’altro probabilmente non cambierร  di una virgola, perchรฉ il Messia “viene” a trasformare dal di dentro le relazioni, il cuore dei suoi abitanti. “Viene” a darci un cuore nuovo, capace di amare e accogliere l’altro come il Messia inviato alla nostra vita. Gesรน, infatti,ย doveva redimere l’ordinario, perchรฉ lo straordinario non esiste, รจ figlio della menzogna del demonio: noi non siamo diventati come Dio, per questo Dio si รจ fatto uomo. Ciย scandalizzerร  ancora che il Messia entri dalla porta di servizio, ma l’unica veritร  รจ che siamo tutti lรฌ, a Nazaret…ย Lui non si รจ “scandalizzato” di te, perchรฉ tu ti scandalizzi di Lui? Perchรฉ non ti accetti, non sopporti le debolezze, la precarietร  spirituale…ย E cosรฌ ti scandalizzi degli altri, e di Lui, che invece di fare il miracolo di cambiarti si fa come te… E non capiamo che รจ per farci, poco a poco, come Lui, lasciando intatta la nostra fragilitร . Per questo, confessiamolo, รจ giร  successo, vero? che “a causa della nostra incredulitร , non ha potuto fare molti prodigi”… Lo abbiamo “disprezzato” e rifiutato proprio perchรฉ si รจ presentato come uno di noi: un povero prete, un catechista a cui non daresti due lire; o nella carne di chi ti รจ accanto. Non abbiamo ascoltato le sue “profezie” perchรฉ risuonavano nelle voci che ci siamo illusi di conoscere molto bene. Ma oggi di nuovo Gesรน ci annuncia una “profezia”, coraggio! Guardati intorno, ti dice, guarda al piรน piccolo di casa, come Samuele guardรฒ a Davide. Scruta ciรฒ che sembra non avere valore, perchรฉ รจ lรฌ che risplende la vita divina nella carne umiliata di Cristo. Cosรฌ รจ nella storia, dove si incarna nei piรน poveri, negli ultimi, in quelli che il mondo neanche guarda piรน. Cosรฌ oggi busserร  alla tua porta, come Lazzaro piagato giaceva sull’uscio del ricco epulone. Lo aveva ben compreso San Francesco, che non a caso inviรฒ Frate Rufino a predicare nudo nel Duomo di Assisi, episodio ritratto magistralmente da Liliana Cavani.

ย La misura della fede emergeva dall’accoglienza di quell’uomo inerme, completamente nudo. Era Cristo “venuto” nella Chiesa, era il Servo di Yahwรฉ che tutti erano capaci di venerare nelle immagini scolpite ma che rifiutavano se “veniva” loro a “insegnare” in carne e ossa di povero e ultimo.ย Purtroppo accade ancora oggi nella Chiesa, quando parroci e fedeli rifiutano i doni dello Spirito Santo, i carismi che Dio dona incartandoli nella carne dei loro fratelli; deboli, fragili, magari laici e non sacerdoti, e per questo disprezzati, perchรฉ รจ ancora vero che “un profeta non รจ disprezzato se non nella sua patria e in casa sua”. E in quelle parrocchie Dio non puรฒ compiere i “molti prodigi” che avrebbe voluto compiere… E’ un mistero, ma รจ cosรฌ, profetizzato duemila anni fa da Gesรน, che lo aveva vissuto in persona. Ah l’incredulitร  dei pii… E’ puro diserbante sparso nelle comunitร … E cosรฌ nelle nostre case, dove amiamo e accogliamo sin tanto che l’altro non ci si presenta nudo, ferito, piagato dai propri peccati, dalla debolezza, dagli errori.ย Apri gli occhi del cuore allora, e guarda bene, sei tu quell’uomo ferito, รจ il tuo matrimonio, la tua storia, ed รจ Lui che “viene” ancora per salvarti. E’ Lu che ti parla, รจ Cristo vivo in tuo marito, in tua moglie, in tuo figlio. E ti sta “insegnando” a spogliarti dell’uomo vecchio gettandolo nella misericordia di Dio; le relazioni difficili ci stanno “ammaestrando” nell’umiltร , spingendoci a chiedere aiuto alla Chiesa. Abbiamo rifiutato tante volte il Signore, scappando dalla Croce. Ebbene oggi ci รจ offerta una nuova possibilitร : accogliamolo nella carne, anche nei difetti dei fratelli. Lui ha giร  rotto ogni muro che ci separa da loro. Basta aprire un pochino il cuore e lasciare che Lui compia in noi il “prodigio” della sua “sapienza” crocifissa. Allora ci farร  stendere le braccia con Lui per amare, perdonare, e offrirciย liberamente,ย senza esigere, senza usare dell’altro; allora vedremo la nostra Nazaret tingersi di Cielo.ย 

- Pubblicitร  -


AUTORE: don Antonello Iapicca
FONTE: Newsletter
SITO WEB
CANALE YOUTUBE

PAGINA FACEBOOK

TELEGRAM
INSTAGRAM

TWITTER

Altri Articoli
Related

Liturgia della Parola in LIS di giovedรฌ 25 dicembre 2025

Le letture della Notte di Natale in LIS (Lingua...

Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2025 โ€“ Sussidio Avvento CEI – Messa della Notte

ยซUn bambino รจ nato per noiยป (Is 9,1-6) Tutta la...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

padre Ezio Lorenzo Bono – Commento al Vangelo di lunedรฌ 22 dicembre 2025

UN CANTO NEL GREMBO I. Cosa succede quando una donna...