Dovremmo averlo capito: con il Signore, nulla รจ davvero come sembra.
Chi non lo riterrebbe sprovveduto perchรฉ sparge semi in ogni dove? E, invece, ostinato comโรจ, รจ convinto che persino la strada possa ancora fiorire.
Perchรฉ non estirpare quellโerba che rischia di soffocare la semente buona? E, invece, paziente comโรจ, sa che i giochi non sono ancora fatti.
Di certo, assai discutibile il suo approccio alla botanica. Dโaltronde, tutta discutibile la sua stessa vicenda. Dallโinizio alla fine lo si trova lร dove non avresti scommesso: si comincia con i pastori e si finisce con due malfattori. E in mezzo non รจ che sia diverso: lo trovi con peccatori, con pubblicani, scommette su Zaccheo, si rivela alla Samaritana, offre la sua amicizia fino alla fine a chi era animato da tuttโaltre intenzioni e incassa, invece, la tristezza per quel giovane che aveva amato e che, poi, non aveva accolto il suo invito.
Forse รจ poco, davvero poco quel che cโรจ nel cuore dellโuomo, ma quel poco vale la non estirpazione del male.
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La parabola del buon grano e della zizzania, perciรฒ, parla di come Dio stia di fronte allโuomo e di fronte a quel mistero che รจ il suo cuore. Nel cuore di ognuno รจ stato seminato del buon grano. Penso alla mia, alla nostra vita che รจ stata corredata di ogni dono di grazia.
Quante le occasioni mediante le quali, esplicitamente, Dio stesso si รจ preso cura di me!
Quante le esistenze a cui non mancava proprio nulla e che sono precipitate nel baratro del vuoto, del disordine! Per tutta una serie di motivazioni, a volte sembra che il buon seme sia come impedito di germogliare e portare frutto. Qualcosโaltro finisce per avere il sopravvento.
Piรน che essere preoccupato del grano, a Dio starร a cuore che la zizzania abbia ancora lโopportunitร di trasformarsi. Fino alla fine. Egli crede, infatti, che fino allโultimo e persino nella condizione peggiore, ci sia ancora la possibilitร di portare il frutto atteso: ne รจ un esempio il ladrone dellโultima ora. Per questo chiede di diventare discepoli di quello strano verbo che, immediatamente, puรฒ sembrare una debolezza mentre, invece, รจ il verbo delle occasioni non piรน attese: lasciare. Era accaduto giร col fico: lascialo ancora un anno. Accade con me. Quando tutto รจ lรฌ ad attestare che non si riuscirร a cavare qualcosa di buono dalla mia esistenza, egli ripete: lasciate che crescano insieme. Chissร quante volte รจ giร accaduto e quante altre accadrร ancora! Anche Dio spera, spera che io fiorisca, spera che io mi esprima per ciรฒ per cui sono stato pensato e voluto. Capisco, cosรฌ, perchรฉ lโapostolo Paolo mi ripeta: โe non vogliate giudicare nulla prima del tempoโ (1Cor 4,5).
Gli impazienti, gli sradicatori sono uomini e donne dallo sguardo ristretto. Per loro esiste solo lโattimo presente e non riescono a cogliere il prima e il dopo di ciรฒ che sta sotto i loro occhi. Non cosรฌ Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto nella grazia del perdono.
Il modo di agire di Dio non รจ solo qualcosa da ammirare ma insegnamento: โCon tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve amare gli uomini, e hai dato ai tuoi figli la buona speranza che, dopo i peccati, tu concedi il pentimentoโ. Figli di Dio, sono secondo la Parola di Dio, coloro che sono pieni di dolce speranza, coloro che concedono allโaltro, come Dio, una nuova possibilitร , una nuova carta da giocare.
Perchรฉ mai? Perchรฉ la linea di confine del male non passa attraverso individui o gruppi, ma passa in mezzo al cuore di ogni uomo, per cui nessuno di noi puรฒ illudersi di essere totalmente al di qua o al di lร di quella linea. Quanto avremmo bisogno di diventarne sempre piรน consapevoli allorquando siamo attraversati da mire giustizialiste! Ci attraversa tutti il bisogno di separare, distinguere, dichiarare, condannare, protestare, giudicare. Quanto zelo religioso, forse, ma nientโaffatto evangelico anima non pochi credenti! Non poche volte, infatti, proprio questa nostra irruenza nel perseguire una giustizia implacabile, finisce per nascondere dei mali segreti che ci portiamo dentro senza volerli riconoscere. Se Dio che รจ lโunico a poter dire con esattezza chi รจ frumento e chi zizzania non lo fa, quanto piรน noi!
Non preoccuparti, perciรฒ, della zizzania, occupati del buon grano che รจ in te. Imparare a guardare tutto con lโottica del buon grano, liberandoci dai falsi esami di coscienza che vorrebbero solo limitarsi a quantificare il male. La nostra coscienza รจ chiamata a scoprire prima di tutto ciรฒ che di vitale e di promettente Dio ha seminato in noi e fare in modo che porti frutto. Il giudizio sulla nostra vita non sarร lโindagine sul male fatto, ma sul bene compiuto o omesso. Il bene possibile, dโora in avanti, รจ piรน importante del tuo male passato o presente.
AUTORE: don Antonio Savone
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