Gesรน รจ Signore del sabato sia nel dare da mangiare ai suoi discepoli che raccolgono spighe dai campi di grano, sia nel guarire lโuomo dalla mano inaridita. Se Lui รจ Signore del sabato, dicono fra di loro i farisei, il nostro potere dove va a finire?
Specchiamoci in questo quadro e vediamo il nostro eterno bisogno di potere, il nostro continuo bisogno di pensare di fare meglio degli altri, la nostra necessitร di sconfiggere il bene che gli altri fanno. Viviamo una smania di dovere essere meglio degli altri che ci porta ad inaridirci, a non avere piรน mani adatte ad essere bene. La lotta succhia tutte le nostre energie di bene. Le nostre mani sono chiuse a pugno perchรฉ la lotta si fa dura.
Specchiamoci in questo atteggiamento farisaico e specchiamoci nelle mani del Signore del sabato che si apriranno per essere inchiodate allโalbero della croce. Da lรฌ scenderร il suo sangue versato per noi. La mano secca nella sfiancante ricerca del potere, che รจ potere di morte, si incontra con la mano del Figlio di Dio che esalta il suo potere sulla vita aprendo le sue mani sulla croce. Il dono della vita costerร la vita a Lui: questo รจ il prezzo che ha pagato per amor nostro. Questo รจ il prezzo che siamo chiamati a donare per amore dei fratelli.
ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย Gesรน evita il conflitto perchรฉ non รจ interessato a conquistare il potere: si ritira in solitudine. Non combatte la violenza con la violenza. Finchรฉ puรฒ evita il conflitto, quando non potrร piรน berrร il calice della sua passione.
Ciรฒ che noi facciamo fatica a cogliere nella vita di Gesรน, รจ il fatto che Lui non accetta il malefico gioco della competizione. Ciรฒ che vale vita รจ il non potere, ciรฒ che รจ fonte di morte รจ la ricerca di potere. ร una questione di posizione dominante sui mercati come sulla vita: tale posizione รจ fonte di morte, ha bisogno di morti, di vittime. Il non potere รจ fonte di vita perchรฉ dona la vita per i fratelli.
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Nessuno oserebbe vivere tale atteggiamento, anche se una gran folla lo segue. Questo capita perchรฉ ormai Lui ha capito di essere per tutti nella sua passione. Gesรน non lo si puรฒ conoscere veramente, nella sua passione per lโuomo e per il non potere, se non sotto la croce: solo lรฌ conosciamo veramente il nostro Dio.
Gesรน si ritira, non grida, non cerca rivalsa. Ricerca se stesso e la veritร di se stesso al di lร e al di sopra di quanto gli uomini lo provocano a cercare.
Lui, il Dio con noi, ci rimanda ad unโimmagine che รจ fonte di scelta ogni attimo della nostra esistenza. ร atteggiamento che cambia la vita. Per la nostra visione di vita non รจ una scelta migliorativa ma peggiorativa. Per la sapienza della croce tale scelta รจ lโapice perchรฉ da lรฌ scaturisce la vita. Fiumi dโacqua viva sgorgheranno, infatti, dal suo cuore trafitto.
A questo punto non solo il popolo dei credenti, i figli che siedono a tavola, ma anche i cani pagani che si accontentano delle briciole cadute dalla sua tavola, mettono in Lui la speranza. Certi che Lui dona la vita, non la prende.
Non chi grida di piรน e si impone รจ degno di fede e di essere seguito. Non chi usa al meglio i mezzi di comunicazione per ottenere maggiore consenso รจ necessariamente colui che dona vita. Non chi gestisce la finanza, alta o bassa che sia poco importa, dona vita. Dona vita chi dona la propria vita: Gesรน non grida, non vuole imporsi, non vuole dominare, semplicemente si pro-pone come servo. A noi accoglierlo nel silenzio della nostra esistenza dove la non vita non puรฒ e non deve entrare.ย
AUTORE: p. Giovanni Nicoliย
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