Gesรน manda i suoi come pecore in mezzo ai lupi. Tra gli arroganti che si scannano tra loro โ homo homini lupus โ l’atteggiamento vincente รจ la mitezza, come giร insegnavano le Beatitudini. Gesรน infatti, spiegava san Giovanni Crisostomo, รจ il pastore non dei lupi ma delle pecore; esse possono essere attaccate, ma hanno la certezza che il pastore va a salvare i deboli, non i forti.
L’immagine dei serpenti e delle colombe รจ meno immediata. Sono state proposte allegorizzazioni; ad esempio Origene parla dell’abilitร del serpente di proteggersi nascondendo il capo, che per i cristiani รจ Cristo. Ma per non sviare รจ meglio concentrarci piรน sugli aggettivi, che non sugli animali.
Del serpente si richiede la prhรฉn, letteralmente il “diaframma” attorno alla sede delle decisioni, quell’astuzia che regola il nostro comportamento con prudenza. Della colomba invece si dice che รจ akeraios, non mescolata con il male, quindi innocente, pura, immune. Quindi vulnerabili sรฌ, ma non in modo stupido come chi se la va a cercare perchรฉ sa di essere sempre giustificato; furbi sรฌ, ma non spregiudicati. La prudenza ci salva dal โbuonismoโ ingenuo, il candore dal cinico โcattivismoโ.
Se c’รจ chi consiglia semplicitร verso i fratelli e cautela verso i nemici, san Paolo invece raccomanda di essere ยซsapienti nel bene e semplici nel maleยป (Rm 16,19). Se serpenti e colombe paiono opposti, la sapienza di aderire al bene รจ in realtร proprio quella semplicitร che non si lascia contaminare dall’opportunismo, pur essendo immersi nel male dentro e fuori di noi.
Cosรฌ si scrivevano i fratelli Luigi e Mario Sturzo per lettera nel 1938. Insomma, la fiducia in Dio non รจ avventata nรฉ rassegnata, non รจ spregiudicata nรฉ sprovveduta, ma frutto di una decisione viscerale di consapevolezza che Lui offre la sua difesa a chi rifiuta le armi mondane.
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Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
