Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 10 Luglio 2020

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La pecora รจ un animale utile e mite: in vita dร  cibo e vestito, in morte si fa cibo e vestito. รˆ simbolo di Dio che, dopo aver dato esistenza e splendore a ogni creatura, sulla croce si dona come sua vita e gloria.

Ma Gesรน ci chiede di essere โ€œprudenti come i serpenti e semplici come le colombeโ€, due virtรน apparentemente contrarie ma ambedue necessarie.

Lโ€™intelligenza non รจ solo astuzia per ingannare ma รจ anche la prudenza di scoprire lโ€™inganno per sottrarsi ad esso. La semplicitร  non รจ lโ€™inavvedutezza di chi si espone al pericolo, ma la fiducia del bambino che si affida alla madre. Lโ€™agnello ha quindi la prudenza di non esporsi al male e la fiducia di vincerlo, quando รจ esposto: la prima fa evitare il pericolo quando รจ possibile, la seconda lo fa affrontare quando รจ inevitabile.

Seguire la via tracciata da Gesรน significa accettare che ci saranno molte persecuzioni fino al martirio ma il martire non รจ colui che cerca la morte, propria o altrui, ma colui che vuole la vita e lโ€™amore, qualunque sia il costo che deve pagare.


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