SOLO CHI HA ACCOLTO E SPERIMENTATO L’AMORE GRATUITO DI CRISTO NE E’ RICOLMO AL PUNTO DI DONARLO GRATUITAMENTE ANNUNCIANDO IL VANGELO
Non si improvvisa nulla. I discepoli sono inviati da Gesรน dopo essere stati chiamati a far parte di una comunitร concreta; in essa li ha formati, insegnando e mostrando loro e in loro i segni e i prodigi che sono mandati a compiere. Con Lui hanno vissuto da itineranti, senza avere un posto dove reclinare il capo. Con Lui sono stati rifiutati e acclamati; e, soprattutto, Gesรน li ha iniziati all’intimitร con Lui. E tutto nell’autentica gratuitร , che รจ il cuore della missione e la fonte dello zelo: la gratuitร con la quale siamo stati amati, riscattati, chiamati. Nessun merito, nessun curriculum, perchรฉ se fosse per questi…. Solo la gioia di essere stati amati gratuitamente.ย Capita spesso perรฒ, di trovarci davanti a Dio come chi molto ha dovuto sacrificare per “scegliere” di servirlo, come chi ha comunque diritti acquisiti sul campo, tra sforzi e rinunce.ย ย Chi dimentica la propria storia, e l’amore con il quale Dio l’ha salvata, non sarร mai un apostolo di Lui, sarร piuttosto un superbo rappresentante di se stesso,ย del proprio egoismo rivestito di falso altruismo, lupi travestiti da agnelli, mercenari della missione, sempre alla ricerca di se stessi, ingannatori tra i peggiori.ย Le ultime parole di Gesรน sulla sorte di chi non accoglie il Vangeloย suppone che questi abbiano davvero incontrato Cristo, ascoltato la Buona Notizia e visto i segni del Regno di Dio, autentici, che contestino quelli, corrotti, del mondo. Se gli apostoli e la Chiesa presentano surrogati e caricature, il mondo e i suoi figli sono privati dell’oggetto stesso a cui aprirsi.ย Si troveranno dinanzi a una menzogna, e sarร loro sottratta la possibilitร di essere salvati e ricevere la Pace messianica, quella portata da Cristo risorto.ย Per questo, chiamati nella gratuitร , gli apostoli donano se stessi gratuitamente, come un frutto maturo dell’opera di Cristo: si comprende allora perchรฉ non portano con sรฉ alcuna sicurezza.
“Oro, argento, moneta di rame nelle cinture,ย bisaccia da viaggio, due tuniche, sandali, bastone”ย non fanno per loro: gli apostoli non “si procurano” nulla che sappia di mondo.ย Sono liberi perchรฉ colmi dell’amore di Cristo, entrano nel mondo ma non gli appartengono; per salvarlo, infatti, non si possono usare gli strumenti che lo stanno condannando.ย Il potere di curare e guarire li accompagna, per schiudere il Cielo, la vittoria sul mondo e la corruttibilitร della carne, la vita piรน forte della morte.ย La Chiesa รจ il segnoย fecondoย del Cielo che strappa gli uomini al mondo per generarli al Regno di Dio, per questo “guarisce gli infermi, risuscita i morti, sana i lebbrosi, caccia i demรฒni”, proprio nei luoghi i suoi figli sono chiamati ogni giorno. Un padre che non scaccia i demoni che affliggono il figlio – la superbia che lo sguinzaglia sulle strade della concupiscenza e delle false libertร ad esempio – ha perduto lo Spirito Santo, non รจ piรน un “padre in missione”: sarร un padre amico, psicologo, pedagogo che cercherร nella sapienza carnale e mondana le soluzioni per risolvere i problemi del figlio, e non lo amerร con l’amore di Cristo. Un prete che si appoggia sui propri criteri, magari quelli studiati sui libri e deliberati nei consigli pastorali,ย non “serve”,ย diviene come il sale che ha perduto il sapore.ย
No fratelli, non possiamo portare due tuniche, come il Popolo di Israele non poteva accaparrare due razioni di manna nel tentativo incredulo di assicurarsi il futuro, pena la corruzione della primogenitura. Ogni giorno, invece, dobbiamo uscire e attingere il suo amore, nellโascolto della Parola e nei sacramenti, formati permanentemente per andare ad annunciare il Regno; nella certezza che, accolti oppure no, in ogni circostanza la pace, lโaria del Cielo, nessuno potrร togliercela. Essa รจ con noi per sempre, anche quando saremo rifiutati. E anche questo fa parte della missione, anzi รจ un aspetto fondamentale. Se l’apostolo รจ autentico, ha piรน possibilitร d’essere rifiutato che accolto, perchรฉ un discepolo non รจ piรน del Maestro. Sodoma e Gomorra hanno rifiutato Dio che si era fatto carne negli ospiti di Lot. E mancare all’ospitalitร in Oriente รจ ancora oggi gravissimo. Quelle cittร erano chiuse nel loro orgoglio, non accettavano assolutamente gli stranieri. Ed erano capaci di mutilarli e ucciderli. Ebbene, “nel giorno del giudizio, Sodoma e Gomorra avranno una sorta migliore delle cittร che non accoglieranno gli apostoli”, tu ed io. Pensa quanto รจ importante la tua vita, e la missione alla quale รจ legata. Non si scherza eh. Con te, oggi, in ufficio o dove sia, arriva Cristo, ovvero Dio; e dove tu sarai, e parlerai, sarร anticipato il giudizio per le persone che incontrerai. Per alcune, probabilmente, oggi sarร l’unica occasione per incontrare Cristo…
C’รจ da tremare, altrochรฉ; non una parola sarร inutile, non un gesto, non un’attitudine del cuore. A patto che tu sia unito a Cristo, portando il suo giogo, colmo del suo amore. Allora ogni istante รจ “in missione”, e le persone che “non ti accoglieranno e non daranno ascolto alle tue parole” potranno condannarsi a una sorte terribile. Sodoma e Gomorra sono state distrutte, tanto per farci un’idea. Per questo siamo invitati a “scuotere la polvere dai nostri sandali”, a non confonderci in nulla con chi non ci ascolta, a non fare alcun compromesso, a non scolorire il Vangelo, neanche un granello della loro terra, terra pagana che rifiuta Cristo, puรฒ restarci appiccicata. Si tratta allora di un giudizio, di una condanna? Ma che Chiesa รจ mai questa? No, si tratta dell’amore piรน puro, autentico, che si carica dei peccati degli altri; che per la salvezza di una sola persona sa prendersi il rifiuto senza buonismi d’accatto, che lascerebbero l’altro nella menzogna. Che facile sarebbe no? Per un prete, per un catechista, per un padre, per te oggi, camuffare la veritร per non perdere l’altro. Ma che stoltezza: forse non perderai il suo saluto, il suo affetto, ma avrai perso la sua anima. L’annuncio del vangelo fa sempre risuonare la veritร , perchรฉ gli apostoli sono, come Cristo, inviati a rendere testimonianza alla veritร . E per alcuni, forse molti, la veritร dell’amore di Dio che perdona e ricrea, passa per il rifiuto di questo amore. Alcuni hanno bisogno di restare soli con la propria superbia, e scendere, scendere gli stessi gradini dell’umiltร che si discendono nella Chiesa. Come? Attraverso la storia di solitudine e peccato che scelgono quando rifiutano il vangelo. Perchรฉ piรน del Vangelo non c’รจ nulla che li possa salvare. Non i compromessi, che invece li lascerebbero nell’inganno. E quanta polvere dovremo scuotere oggi, forse dinanzi a un figlio, o alla persona piรน cara.
Certo, spezza il cuore, esattamente come Cristo che, avendo sbattuto i suoi sandali in faccia al demonio, si รจ ritrovato solo sulla Croce, rifiutato da tutti. Ma proprio in quel momento stava portando in Cielo tutti quelli che lo avevano rifiutato. Cosรฌ sarร oggi, quando dovrai scuotere la polvere dai tuoi sandali e dire no, come il Battista davanti a Erode. Solo cosรฌ potrai dire il sรฌ al perdono, perchรฉ proprio mentre ti caricherai del rifiuto, starai entrando prima di colui che ti rifiuta, nella solitudine e nel dolore di chi rinnega Cristo. E lรฌ, nella frustrazione e nello sconforto, nell’abbandono che sa di fallimento, starai aprendo le porte della misericordia a chi non ti ascolta. Per questo i martiri hanno fecondato la Chiesa e cacciato piรน demoni di un apostolo: con la Croce sine glossa incarnata in te e in me, siamo inviati anche oggi ad esorcizzare un frammento di questa generazione. Si adirerร il demonio, ti rifiuterร con violenza e odio, non perdere la Pace. Perchรฉ essa ritornerร su di te, bagnata nei peccati del mondo, come una primizia della salvezza che attende ogni uomo. ย ย
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AUTORE: don Antonello Iapicca
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