Gesรน โ stando alla traduzione letterale del passo parallelo di Luca โ โdanza di gioiaโ perchรฉ finalmente il Padre ha trovato qualcuno che sโรจ reso disponibile a lasciarsi raggiungere dal suo Amore.
Gesรน ci ricorda chi sono coloro che possono essere ricettacoli di questo amore, causa della gioia di Dio. Non certo i sapienti, ovvero quelli che credono di avere in pugno la veritร , e neanche i dotti e i saggi, ossia quelli che credono di sapere sempre come dirigere le cose a proprio vantaggio, compreso la stessa volontร di Dio. I sapienti e i dotti son pieni di sรฉ, ma un vaso pieno non puรฒ essere ricettacolo di dono alcuno. Perciรฒ saranno i piccoli coloro che possono ricevere il dono dellโamore, perchรฉ lโamore per definizione non va conquistato con la sapienza e lโintelligenza, nรฉ guadagnato coi meriti e la purezza. I piccoli sanno di non meritare nulla. Letteralmente questi sarebbero gli โinfantiโ, ovvero coloro che non sono in grado di proferire parola. Ebbene, proprio perchรฉ in questa situazione, questi sono in grado di riceve lโunica Parola che salva.
Per cui Gesรน esulta, danza di gioia perchรฉ gli unici che possono ricevere la grazia della salvezza sono i peccatori, i bisognosi, i โvuotiโ a perdereโฆ Dove cโรจ il bisogno cโรจ il desiderio, dove cโรจ il desiderio cโรจ il dono, dove cโรจ il dono cโรจ Dio. Perchรฉ Dio รจ solo dono, e non puรฒ non donarsi a chi si riconosce come puro desiderio.
ยซPrendete il mio giogo sopra di voiยป (v. 29). Il giogo era uno strumento di legno che univa due bestie, in modo che il lavoro di aratura, in vista di un abbondante frutto, potesse essere ottimizzato. Gesรน ci dice che esiste un altro giogo che se accolto, ci permetterร di ottenere un raccolto abbondante di vita: il legno della croce, ossia il suo amore per me. Col suo amore riversato in noi (cfr. Rm 5, 5), ora possiamo arare il nostro quotidiano e far cadere nel solco quel seme che รจ caparra di vita compiuta.
Nella sua croce abbiamo lโofferta del suo amore, promessa di compiutezza e possibilitร che le nostre croci trovino senso e possano sbocciare come fiori. Con la sua croce si รจ unito a noi, in modo che il tutto di noi ora faccia parte di lui. E cosรฌ ameremo nel mondo come ha amato lui, con mitezza e umiltร (v. 29), ovvero con lo stile di Gesรน che non ha mai fatto pesare la sua autoritร , perchรฉ lโunica autoritร di Dio รจ solo il servizio, e ritenendo ciascun fratello superiore a sรจ stesso, sino a fargli dono della propria stessa vita.
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AUTORE: don Paolo Squizzato
FONTE
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