Siamo alla fine del discorso della montagna, Gesรน si serve di due proverbi per dare ancora indicazioni ai suoi discepoli e queste indicazioni hanno come orizzonte sempre le relazioni che sono relazioni fondate sull’amore. Questa รจ la rivoluzione che il regno di Dio nella persona di Gesรน ha portato sulla terra: un nuovo modo di relazionarsi.
Bisogna fare discernimento a chi offrire le ragioni della Fede, le ragioni di vita, di un altro modo di vivere. Qui si nasconde il criterio del discernimento pedagogico ma anche propedeutico al cammino di Fede. Non si puรฒ parlare di Dio a chi รจ completamente lontano da lui invitandolo soprattutto a vivere la dimensione sacramentale della Fede, perchรฉ non capirebbe mai e non conoscerebbe mai Dio.
Bisogna rapportarsi con i lontani a piccoli passi, in un cammino di comunione, di relazione d’amore prima di tutto, perchรฉ nell’amore vicendevole chei lontani possano scoprire il volto di Dio e quindi poi ricercarlo personalmente anche in una dimensione cultuale della fede. Questo รจ un principio sacrosanto per la nostra prassi pastorale: quanti errori commettiamo nel violentare le persone lontane da Dio o dalla chiesa perchรฉ vivano la Fede cosรฌ come la viviamo noi!!!
Ognuno ha i suoi tempi e i suoi momenti. L’importante รจ guardare l’altro come “un altro se stesso” e qui รจ la seconda regola d’oro che Gesรน offre contemplata giร nell’Antico Testamento. Considerare l’altro come un altro me stesso, mi fa porre alcune domande: voglio essere stimato? Allora ti stimo. Voglio essere amato? Allora ti amo. Voglio essere perdonato? Allora ti perdono… e cosรฌ via. ร una regola che ci fa sentire tutti i fratelli e figli dello stesso Padre.
ร il primo passo dell’amore che poi ci porterร all’ ulteriore passo che Gesรน ci invita a fare: Amatevi come io vi ho amato. Cioรจ dare tutto se stessi per l’altro. Tutto questo significa entrare per la porta stretta cioรจ assumersi la responsabilitร di questo cammino di testimonianza dell’amore che non รจ facile: รจ un cammino irto di difficoltร e nello stesso tempo ha bisogno di persone umili povere che si fanno piccole per poter testimoniare questo amore che Gesรน ci ha insegnato.
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Non si puรฒ entrare nel regno di Dio con i nostri pesi, con le nostre zavorre, bisogna lasciare tutto per poter passare da questa porta piccola e stretta. Non c’รจ posto in questa porta per il nostro ego e per il nostro io gonfiato. Siamo alla fine del discorso della montagna il cammino del discepolo รจ un cammino di piccolezza che riconosce nel fratello un altro se stesso e per questo non lo violenta mai nella scoperta dell’unico Padre.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternitร Vincenziana Tiberiade
