Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 14 Giugno 2020, da Radio Vaticana (per il file audio) e dalle pagine di Famiglia Cristiana.
Il gusto di un singolo atto di amore vero
ยซSe non mangiate la carne del Figlio dellโuomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nellโultimo giorno. Perchรฉ la mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Giovanni 6,51-58
<Come puรฒ costui darci la sua carne da mangiare?ยป. Siamo abituati alla realtร dellโEucarestia, e forse non cogliamo piรน il suo sublime paradosso: lโatto piรน nitido per far presente il nostro Signore, quello che Lui ha scelto per illuminare la nostra memoria e quindi il nostro cuore, รจ mangiare del pane e bere del vino che sono realmente il suo corpo e il suo sangue, secondo la dimensione sacramentale.
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In altri tempi era urgente approfondire la veridicitร delle specie eucaristiche, ma oggi, in questa epoca post-psicoanalitica, dopo il piรน introspettivo dei secoli, in una inevitabile prospettiva interiore, abbiamo sete della dimensione esistenziale di questo sacramento, senza dimenticare il resto. Come puรฒ costui darsi da mangiare a noi?
Lโuomo per sua natura tende ad assolutizzare i suoi bisogni e ad appiattirsi sui suoi appetiti. Siamo nella piรน sensuale delle epoche, dove tutto รจ bocca da sfamare, appetito da soddisfare, ogni cosa รจ estetica, gusto, piacere, degustazione, comfort, benessere.
La cultura odierna trasforma le pietre in pane, trova aspetti di godibilitร in ogni particolare del vissuto. Se compri una sedia non รจ cosรฌ importante che non faciliti il mal di schiena, ma che abbia un design appagante. Se devi scegliere un qualsiasi oggetto di uso comune, oltre la sua utilitร ti deve consegnare una dose di vanitร , di presentabilitร , di piacere. Le cose forse funzionano o forse no, ma devono essere lisce, sbrilluccichine, godibili. Questo non รจ โmaleโ o โbeneโ ma semplicemente individualistico, sensuale, in un mondo di atti che inebetiscono dentro unโantropologia ben precisa, che il mondo commerciale cavalca e sottolinea: lโuomo รจ una bocca da sfamare.
Ma se questo รจ vero: cosa รจ lโamicizia? Cosa รจ il matrimonio? Cosa il lavoro o il tempo o tutto il resto? Se questa antropologia โ di cui forse nessuno รจ teoreta, ma di cui tutti sono adepti โ vince, tutte le cose diventano in funzione della soddisfazione, e vengono fuorviate, distorte. Perchรฉ lโamicizia รจ per la gratuitร e per il dono, il matrimonio รจ per lโamore senza condizioni, il lavoro รจ servizio e il tempo, come tutto il resto, รจ lo spazio per lโamore.
MANI CHE SFAMANO. […]
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