don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 8 Giugno 2020

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BEATI NEL BEATO

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Fratelli, รจ un lunedรฌ meraviglioso; il Signore ci ama infinitamente, per questo ci dona di cominciare questa settimana con il compimento nella nostra vita del Mistero ineffabile che abbiamo celebrato ieri. Cosรฌ questo lunedรฌ diventa il prototipo di ogni lunedรฌ, di ogni nuovo inizio della nostra vita, dopo una confessione o un’eucarestia ad esempio; oggi, infatti il Signore ci annuncia che siamo โ€œbeatiโ€. Attenzione, siamo “beati” per ciรฒ che viviamo nel presente al quale รจ giร  legato indissolubilmente quello che gusteremo nel futuro. “Beati”, dunque, in questo momento, che abbraccia il presente qui sulla terra e il futuro nel Cielo, a cui possiamo credere proprio perchรฉ ne possiamo pregustare giร  qui la “beatitudine”. Essere “beati” allora non รจ solo una promessa, ma รจย la nostra identitร  autentica, ed รจ anche la missione alla quale ci chiama. Sรฌ, perchรฉ la โ€œbeatitudineโ€ รจ, soprattutto, un โ€œinvioโ€ a vivere quello che siamo, ad annunciare e a testimoniare la โ€œbeatitudineโ€ che Cristo compie in noi nella Chiesa. โ€œIn ebraico la parolaย โ€œashreiโ€ย โ€“ felice โ€“ tradotta con “beato”, non allude a sentimenti, sensazioni, stati d’animo, nemmeno a tranquillitร  e appagamento. Indica, invece,ย un โ€œdinamismoโ€, tanto che la parola โ€œbeatoโ€ si potrebbe tradurre con “cammino rinnovato in ogni momento” (M. Vidal). La tradizione ebraicaย ha compresoย le Dieci Parole ricevute sul Sinai – i “comandamenti” – come il “cammino” della vita: terminano infatti con “Fa questo”, ovvero, cammina cosรฌ, โ€œe avrai la vitaโ€. Su unโ€™altra montagna, quellaย che s’innalza dolce dalle rive del lago di Tiberiade, in piena Galilea immagine della terra di missione, e sulla quale il Signore risorto ha dato appuntamento ai suoi apostoli per inviarli ad annunciare il Vangelo,ย Gesรน ha consegnato alla Chiesa sua Sposa il famoso Discorso in cui รจ tracciato il cammino della Nuova Alleanza; e l’ouvertureย che ne sintetizza i contenuti รจ composta proprio con le note delle โ€œbeatitudiniโ€. Oggi la Chiesa,ย nella quale il Signore “รจ tutti i giorni” con i discepoli,ย le consegna anche a noi, giร  compiute su un altro monte, il Golgota; sulla Croce, infatti, Gesรน ha inciso con il suo sangue ogni โ€œpovertร  di spiritoโ€, โ€œafflizioneโ€, โ€œfame di sete e giustiziaโ€, โ€œpersecuzione a causa della giustiziaโ€, โ€œinsultoโ€ e โ€œcalunniaโ€, offrendo con โ€œmitezzaโ€ ai suoi assassini la โ€œmisericordiaโ€ e la “paceโ€ย nel suo corpo;ย per questo ha ricevuto la โ€œgrande ricompensaโ€ della resurrezione, la porta spalancata sullโ€™autentica โ€œterraโ€ promessa, il Regno dei Cielo nel quale si รจ โ€œsaziatoโ€ di โ€œconsolazioniโ€ nel โ€œvedereโ€ di nuovo il volto del Padre. Fratelli, Gesรน รจ il โ€œFiglio di Dioโ€ che ha โ€œereditatoโ€ per noi il destino eterno di felicitร  che ci offre gratuitamente nella Chiesa attraverso laย โ€œmisericordiaโ€ย che ci rigenera per vivere secondo la volontร  di Dio, cioรจ โ€œbeatiโ€. Fratelli, Cristo รจ risorto, primizia dei โ€œbeatiโ€!ย 

Entrando con Lui nella morte anche noi sperimenteremo, oggi, la sua stessa โ€œbeatitudineโ€. Non ce ne sono altre, perchรฉ nessuna di quelle che offre il mondo, nessuna di quelle che oggi speriamo รจ incorruttibile. Che vuoi, guarire da una malattia? E chi non lo vorrebbe, e a volte Dio ce lo concede. Ma ci riammaleremo di nuovo. Se perรฒ nella malattia che ti โ€œaffliggeโ€ sperimenti giร  la โ€œconsolazioneโ€ di Cristo, che cioรจ รจ con-la tua solitudine e, abbracciandoti, ti fa distendere sulla Croce che โ€œpurificaโ€ il tuo โ€œcuoreโ€ da ogni menzogna del demonio per โ€œvedereโ€ il Padreย tra le piaghe e i dolori, allora questa รจ la โ€œbeatitudineโ€ vera, che non sfugge dalle mani, mai. Come quella di due fidanzati che possono sperimentare le primizie del โ€œRegno dei Cieliโ€ nel pudore, nella libertร , nella sinceritร , nel rispetto e nella castitร  in cui imparano il dono reciproco, mentre sono โ€œperseguitati a causa della giustiziaโ€ del mondo e della carne che li vorrebbe sottomettere alla dittatura del desiderio. Come quella di due sposi che, โ€œoperando la paceโ€ donata loro da Cristo risorto nel perdono che prende su di sรฉ il peccato dellโ€™altro, fosse anche un tradimento, sperimentano la libertร  senza limiti dei โ€œfigli di Dioโ€ che non hanno nulla da difendere perchรฉ vivono giร  l’anticipo della vita celeste che รจ l’amore di Cristo che distrugge le barriere del peccato e della morte. Come quella di chi,ย โ€œammansiti”, cioรจ resi “miti” e senza pretese dinanzi alla storia e ai fratelliย attraverso gli eventi dolorosi e difficili accettati perchรฉ illuminati nella Chiesa, “ereditano” in tutto e in tutti la “Terra” dove gustare il latte e il miele dell’amore e della misericordia di Dio. Allora coraggio fratelli,ย siamo “beati”, soprattutto quando “tutti” – anche chi ci รจ accanto ingannato dal demonio –ย ci ritengonoย dei โ€œmiserabiliโ€, ovvero dei โ€œpitocchiโ€ e โ€œrannicchiati per lo spaventoโ€ (secondo lโ€™originale greco tradotto con โ€œpoveriโ€), cioรจ vigliacchi e inutili per aver creduto a Cristo e consegnato a Lui la vita.ย Per questoย “insulteranno” noi e i nostri figli al lavoro e a scuola, e “ci perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di noi per causaโ€ sua. Ma sarร  proprio in quei momenti che gusteremo sino in fondo la โ€œbeatitudineโ€ che sa di Paradiso, cosรฌ soave da farci โ€œesultareโ€, come i martiri durante il supplizio. Sรฌ fratelli, perchรฉ la โ€œfame di giustiziaโ€ che muove alla violenza il mondo dominato da satana e dalla sua ingiustizia, in noi รจ stata โ€œsaziataโ€ dalla Giustizia di Cristo che ci ha amati cosรฌ tanto da perdonarci e ricrearci in Lui; e ci ha fatto addirittura degni di assomigliargli nelle sofferenze, per ricevere nel Cielo – a cui crediamo e che attendiamo perchรฉย nella Chiesaย ne stiamo pregustando l’amore – la sua stessa โ€œricompensaโ€, ovvero la vita eterna nell’eterna beatitudine. Per questo oggi saremo โ€œbeatiโ€, cioรจ โ€œprofetiโ€ che, dalla Croce che tutti sfuggono, annunciano la Terra che tutti desiderano, il Regno preparato per ogni uomo le cui primizie risplendono in noi. Non dobbiamo far nulla, solo essere quello che siamo, rinnovati, sostenuti e guidati dalla Chiesa, entrando in questo lunedรฌ cosรฌ come si presenterร , accomodandoci all’ultimo posto, il piรน vicino al Cielo, dove c’รจ giร  Cristo, la nostra “beatitudine”.


AUTORE: don Antonello Iapicca
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