Questo episodio della vita di Gesรน ci focalizza su due cose molto importanti: Innanzitutto la falsitร ed ipocrisia e poi il sottomettersi ad idolatrare persone o cose piuttosto che adorare Dio. Gesรน porta allo scoperto la loro ipocrisia. Infatti farisei ed erodiani, inviati dallo staff e religioso dai capi dei sacerdoti di Gerusalemme pongono in difficoltร Gesรน attraverso questa domanda che giร divideva le varie fazioni.
I farisei non erano d’accordo a pagare la tassa ai Romani perchรฉ loro occupatori, gli erodiani invece che erano alleati al potere Romano, ovviamente erano d’accordo, ma in questo caso si alleano per mettere in difficoltร Gesรน. Quindi il primo segno della loro ipocrisia รจ il modo di porre la domanda: sappiamo che sei veritiero, che insegni le vie di Dio… cioรจ tu sei una persona trasparente, sei una persona eccezionale, eccetera… Ecco questo modo di adulare per invece trarre in inganno รจ una delle sfumature di questo dare a Cesare e non dare a Dio. Gesรน risponde ovviamente con la sua trasparenza e veritร , e non si tratta qui di pagare le tasse o no. A Gesรน non interessa questo discorso.
Qui si tratta a chi tu doni la tua vita, a chi tu ti inginocchi nella tua vita, se davanti all’uomo, al potere, ho davanti a Dio. Da chi prendi gloria nella tua vita, dagli uomini o dalle cose che fai? Quanto ci insegna questo Vangelo oggi! Davanti a chi noi ci prostriamo per raggiungere i nostri fini andando molte volte contro i valori del Vangelo? Il nostro mestiere di lecchinaggio non muore mai… questo mestiere vive sempre! Anche nella chiesa. Essere adulatori per ottenere favori, prendersi gloria, prendersi i meriti per quello che si fa…tutto questo non รจ dare a Dio quello che รจ di Dio, cioรจ non onorare il Signore, uscire fuori dalle righe del nostro essere cristiani, trasformandoci in ipocriti, adulatori. Tutti noi come chiesa dobbiamo chiedere perdono a Dio dei nostri intrallazzi, connivenze con il potente di turno, con gli interessi economici. Le cronache riempiono i giornali purtroppo.
Chiediamo oggi al Signore di illuminarci in veritร sulla nostra ipocrisia, chiediamo di liberarci dal nostro stile di lecchinaggio, di adulazione. Impariamo da Gesรน a saper distinguere ciรฒ che รจ temporale, da ciรฒ che รจ eterno. Ciรฒ che merita adorazione รจ sottomissione da ciรฒ che non lo merita. Ancorariamoci sempre di piรน a Dio che รจ eterno l’unico davanti al quale dobbiamo piegare le ginocchia perchรฉ figli redenti, riscattati dalla morte eterna.
Solo ร Lui la Gloria ! Nรฉ ร noi stessi, nรฉ agli altri.
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A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternitร Vincenziana Tiberiade
