Lโonestร , forma pratica della giustizia, coniuga rispetto delle leggi e cura della persona
Martedรฌ della IX settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
In apparenza sembra che un gruppo di persone, composto da farisei ed erodiani, strenui difensori della legge di Mosรจ i primi e collaborazionisti col potere romano i secondi, si rivolgano a Gesรน perchรฉ dirima una loro diatriba sulla liceitร di pagare la tassa a Cesare. Da una parte i farisei alimentavano lโattesa del Messia promesso da Dio che avrebbe rovesciato dai troni i nemici e avrebbe ricostituito il regno di Davide, dallโaltra, gli erodiani, traendo vantaggio dal governo dei Romani, erano dalla parte del re Erode, che a sua volta era un vassallo dellโimperatore. Gesรน fiuta la trappola che gli tendono perchรฉ in realtร i suoi interlocutori vorrebbero farlo passare per Messia politico, un ribelle al potere costituito, come tanti si erano presentati al popolo in quegli anni.ย
Si avverte un desiderio forte di cambiamento e di liberazione. I farisei interpretavano le attese del popolo, soprattutto quella parte, maggioritaria, che spesso subiva vessazioni e ingiustizie. Tuttavia, Gesรน non ci sta a passare per un rivoluzionario o capopopolo. Dietro discussioni che sembrano di carattere valoriale e di principio, si nascondono interessi economici. Il dio denaro esercita un potere su tutti, anche su quelli che si professano molto religiosi e si ispirano alla legge di Dio. La tentazione piรน diffusa riguarda il rapporto col denaro. Gesรน guarda la persona, non ciรฒ che possiede. Egli non conosce il denaro e vuole vederlo. Chi invece vede solo denaro non potrร mai vedere lโuomo. Il denaro acceca se ci si lascia guidare da esso.ย
Il denaro ha unโimmagine e unโiscrizione che riporta il nome dellโimperatore. Il denaro gli appartiene e bisogna restituirglielo. Ma Gesรน aggiunge che bisogna rendere a Dio ciรฒ che รจ di Dio. Dio imprime la sua immagine e il suo nome nel tempio. Questa discussione avviene mentre Gesรน รจ nel tempio di Gerusalemme. Il tempio non รจ solo un luogo sacro, ma รจ la casa del Padre nella quale i figli si riuniscono per pregare e per offrire sacrifici. Gesรน, dunque, rifiuta lโidea che hanno di lui come messia politico mentre assume la piena responsabilitร di ricordare a ciascuno la propria dignitร di figli di Dio. Egli non รจ venuto ad abbattere i troni dei potenti, a sovvertire il potere politico, ma a collocare nel cuore di ogni uomo il trono di Dio perchรฉ diventi il suo vero tempio.ย
Nel tempio di Gerusalemme si offrivano sacrifici anche per lโimperatore. Lโabolizione di questo sacrificio fu una delle cause per cui lโimperatore inviรฒ le truppe ad assediare e distruggere Gerusalemme e il suo santuario. Cosรฌ si adempรฌ anche la profezia di Gesรน. Fu una catastrofe per Israele che cercava la libertร e invece, ribellandosi, trovรฒ distruzione.ย
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La via che indica Gesรน, e che lui stesso ha seguito, รจ quella della obbedienza e della mitezza. La vera forza non รจ quella militare, ma quella della perseveranza nel bene. Lโobbedienza a Dio passa attraverso il rispetto dellโautoritร costituita. Il che non significa supina accettazione del male, ma il fatto che il male causato dalle strutture di peccato, che possono annidarsi anche nei palazzi del potere, debba essere combattuto con le armi della giustizia. Si esercita lโobbedienza quando, liberi dallโaccecamento dellโidolatria del denaro e del profitto, si guarda la realtร in cui si vive avendo cura delle persone. Lโonestร coniuga il rispetto delle leggi e la cura alla persona.ย
Possiamo dirci veramente cristiani quando, guidati dallo Spirito Santo, ci impegniamo piรน a curare le persone che i nostri interessi, gioiamo piรน per un dono condiviso che per un obbiettivo raggiunto da soli, siamo piรน attenti alle nostre parole e atteggiamenti piuttosto che critici censori di quelli altrui, ci rallegriamo per aver speso il tempo โinutilmenteโ con una persona bisognosa di ascolto invece di lamentarci di quello che ci manca.
Il cristiano non calcola quello che puรฒ guadagnare e come puรฒ aumentare i suoi ricavi ma riflette come puรฒ spendere i suoi carismi per il bene comune.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

