Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 31 Maggio 2020

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La Pentecoste รจ inseparabile dalla Pasqua: lo Spirito รจ giร  stato effuso tutto nel respiro di Gesรน innalzato in Croce. Se Luca negli Atti degli Apostoli dilata questa esperienza comunitaria in cinquanta giorni, il brano evangelico giovanneo invece la colloca proprio nel primo giorno della settimana, quando il Risorto si rende presente ai discepoli sprangati nel Cenacolo. Erano riuniti attorno alla Mensa, ma ancora bloccati dalla paura. Lรฌ irrompe il Signore, che non rinfaccia di essere stato abbandonato nellโ€™Ora decisiva, ma mostra il proprio corpo segnato dalla passione ed esposto allโ€™amore trasfigurante del Padre per testimoniare che ci ama da morire. La Pasqua per i discepoli inizia come unโ€™esperienza di amore, perdono e unitร .

Questa dinamica trova pienezza nel dono dello Spirito Santo, che รจ la Pace promessa agli amici nel discorso di addio dei capitoli 14-16. La Pace รจ lโ€™armonia ristabilita laddove qualcosa si era rotto: il corpo di Cristo รจ proprio quello, ferito da mani dโ€™uomo, ma ora sovrabbondante di vita divina. La Pace vera (non un saluto per quieto vivere o una tregua per silenziare gli sconfitti; ciรฒ resterebbe precristiano) innanzitutto libera dal timore; quando risuona unโ€™altra volta รจ forza per uscire tra gli uomini e delicatezza per entrare nelle relazioni ferite, per inserirvi tutta lโ€™unitร  della nostra vita con quella trinitaria. รˆ quindi partecipazione alla vita divina, perchรฉ il Figlio alla comunitร  affida lo stesso Spirito che lo unisce al Padre e che il Padre riversa nelle sue mani e nel suo fianco perforati, affinchรฉ viva di questa relazione incondizionata.

Il soffio dellโ€™unitร  tra Padre e Figlio, travasato in noi, anima cosรฌ il corpo della comunitร  ecclesiale. Ora chi รจ in Cristo ha la responsabilitร  di svelare lโ€™amore generoso e generativo che รจ Dio, perchรฉ si renda presente nel volto dellโ€™uomo liberato il volto del Figlio, a gloria del Padre. In questo senso la remissione dei peccati รจ la capacitร  di discernere insieme la sintonia con il corpo spezzato, e al contempo Risorto nel perdono, per mezzo dello Spirito. Perdonare e ritenere non sono dunque arbitrio della Chiesa, ma ascoltare dove giร  soffia lo Spirito, per riconoscere cosa conduce allโ€™unitร  e cosa invece propaga lโ€™ingiustizia. La vita che parte dal Cenacolo si realizza nel costante liberare se stessa dagli ostacoli e nel portare con Gesรน i pesi del passato, accogliendo e perdonando. La comunitร , con la creativitร  dello Spirito che comunica la vita divina, decide di incorporare lโ€™uomo che ha scelto di passare dallโ€™oppressione alla liberazione; Dio suggella con il suo soffio delicato, per mezzo di Gesรน, la libertร  accolta. Se il peccato era proprio il disgregarsi dellโ€™unitร , il frantumarsi della pace e la scelta di stare nella logica di chi calpesta la dignitร  umana, ora possiamo invece vivere nel dolce soffio che raggiunge e ricongiunge i corpi piรน sensibili.

Attorno al Risorto, la Pentecoste ci affida la stessa missione: liberare la vita da ogni schiavitรน.

Piotr Zygulski e d. Maurizio Spanu
(l’Arborense โ€” Diocesi di Oristano)

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Commento a cura di:

Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia allโ€™Universitร  di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Universitร  di Perugia e in Ontologia Trinitaria allโ€™Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente รจ dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร  dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.

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