Nei vangeli di oggi, di domani e di dopo domani, mediteremo le parole che Gesรน rivolse al Padre nel momento del congedo. Eโ il Testamento di Gesรน in forma di preghiera, chiamata anche Preghiera Sacerdotale (Gv 17,1-26). In essa spuntano i sentimenti e le preoccupazioni che, secondo lโevangelista, abitavano Gesรน in quel momento in cui stava uscendo da questo mondo e andando verso il Padre, una maniera piรน teologica per dire che sarebbe stato preso ed ucciso.
Con questi sentimenti e con questa preoccupazione Gesรน ora si trova davanti a suo Padre, non pensando a se, ma alla comunitร con cui aveva camminato. Molte persone, nel momento di andarsene per sempre, lasciano qualche messaggio. Tutti conservano parole importanti del padre e della madre, soprattutto quando sono gli ultimi momenti della vita, รจ in questo testamento-preghiera che Giovanni vuole che la sua comunitร ponga la sua attenzione.
Gesรน prega davanti ai discepoli, ma non li invita a unirsi a Lui: รจ una cosa soltanto sua ma che condivide, perchรฉ le sue parole sono profonde e racchiudono il senso della sua missione e del suo abbandono alla volontร di Dio. Due cose ci insegna oggi questa preghiera: la missione di Gesรน รจ stata quella di far โconoscere il nome di Dioโ, ossia di presentarlo per come lui รจ: un papร vero, presente, che ama dalle viscere e non un padrone, assente ed esigente.
Lโaltra, sempre a mio avviso, che la preghiera รจ il primo passo per vivere la comunione con gli altri e non solo la ricerca della nostra consolazione personale: Gesรน prega per loro, Gesรน prega per noi, Gesรน prega per chi lโha incontrato perchรฉ sa รจ facile perdersi per le strade del mondo.
p. Arturo MCCJ
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Fonte: Telegram

Un luogo dove ascoltare ed approfondire la Parola con l’apporto di P. Arturo, missionario comboniano ?? ???????????, teologo biblista. Se vuoi comunicarti con loro, scrivici a paturodavar @ gmail.com BUON CAMMINO!!!
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