don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 24 Maggio 2020

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Ricominciare รจ rinascere

ASCENSIONE DEL SIGNOREย (ANNO A)

At 1,1-11ย ย ย Sal 46ย ย ย Ef 1,17-23ย ย ย 

Si ricomincia โ€ฆ gli apostoli tornano in Galilea dove Gesรน aveva dato loro appuntamento dopo la risurrezione. Si ricomincia dalla Galilea da dove tutto era iniziato. Questo non significa tornare indietro e ripartire come prima, come se nulla fosse successo.ย 

Benchรฉ incompleta perchรฉ i Dodici sono diventai undici, la comunitร  dei discepoli risponde allโ€™invito di Gesรน a riunirsi insieme in Galilea. Mettendo da parte il pessimismo e il giudizio reciproco, i discepoli si ritrovano nuovamente insieme perchรฉ ciascuno si sente convocato da Gesรน. Ognuno conosce e accetta di sรฉ il limite, lโ€™insufficienza, la debolezza senza nascondersi dietro le accuse rivolte gli altri per giustificare sรฉ stesso. Si ricomincia; รจ unโ€™occasione da non perdere!ย 

Dodici era il numero delle tribรน dโ€™Israele, riunite in unico regno solo per tre generazioni. Lโ€™ unitร  e la compattezza del regno si erano sfaldate subito dopo a causa dellโ€™orgoglio dei capi mossi dallโ€™idea di essere padroni e non a servizio del popolo. La divisione e la frammentarietร  in una comunitร  riflettono la distanza che separa lโ€™uomo da Dio e dei fratelli tra loro. Lโ€™assenza di un suo membro crea in essa un vuoto che rivela anche il senso dโ€™incompletezza che i discepoli avvertono interiormente. Si ricomincia con la consapevolezza di essere imperfetti, incompleti e mancanti. La prova che abbiamo attraversato ci ha spogliato della presunzione di mostrarci completi e pronti piuttosto che spingerci ad ambire ad essere perfetti come il nostro Padre celeste. Lโ€™ansia di apparire sempre efficienti e al โ€œtopโ€ e la reticenza nel far emergere anche la parte debole di noi stessi, per timore di essere sopraffatti o giudicati dagli altri, ci induce a vivere in maniera non autentica e libera. La Pandemia ci ha messo a nudo facendo emergere debolezze, fragilitร , insicurezze, pregiudizi, che sono i veri motivi dellโ€™isolamento o del distanziamento prodotto da un certo modo di impostare le nostre relazioni.

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Come gli Undici, anche noi vorremmo ricominciare presentandoci allโ€™appuntamento col Signore senza la paura di essere trovati mancanti, ma fiduciosi del fatto che il vuoto che ci appartiene รจ lo spazio che offriamo a Dio perchรฉ lo abiti. Gesรน entra attraverso le ferite dellโ€™umanitร  per colmare le lacune, per perfezionare la nostra capacitร  di amare.ย 

Si ricomincia con lโ€™incontro col Risorto davanti al quale tutti si prostrano. รˆ un segno eloquente con il quale si vorrebbe dire: io sono niente e tu sei tutto, tu sei il Signore e io la creatura, tu il Maestro io il discepolo, tu il Re io il tuo servo. La prostrazione รจ lโ€™atteggiamento che rivela il timore di Dio diverso dal terrore che ci schiaccia. La presenza di Gesรน non ci fa rimanere a terra lรฌ dove ci gettano i sensi di colpa, i dubbi, i rimorsi, lo scoraggiamento e la disperazione. Lโ€™incontro con Gesรน non รจ un regolamento di conti, ma รจ la rimodulazione della relazione dโ€™amore con lui e tra di noi.

Lโ€™empietร  e lโ€™ingiustizia dei capi, di cui si era contagiato tutto il popolo dโ€™Israele, aveva portato alla frammentazione e alla dispersione, mentre la speranza, la fiducia e lโ€™amore che Gesรน ha vissuto nei confronti del Padre gli hanno permesso di conseguire il potere universale, quello che riunisce in un solo abbraccio tutti i popoli. Il potere nelle mani di Gesรน non umilia e disprezza il peccatore ma valorizza la sua povertร . Egli ancora oggi si avvicina a chi ha la faccia immersa nella polvere della vergogna e del disonore per risollevarlo affinchรฉ il suo sguardo non sia perennemente ripiegato su sรฉ stesso ma sโ€™innalzi verso il cielo affinchรฉ impari guardare oltre e fuori di sรจ.

La missione che Gesรน affida alla Chiesa non รจ la certificazione della sua piena idoneitร , ma รจ uno stile di vita attraverso cui ogni discepolo diventa madre, generatrice di vita. Fare discepoli non significa โ€œfare numeriโ€, ma generare alla fede nuove creature inserendole nella famiglia della Trinitร  e insegnando loro a vivere la legge dellโ€™amore.ย 

Gesรน ci convoca non per riparare ciรฒ che si รจ rotto, rattoppare ciรฒ che si รจ lacerato, rammendare quello che si รจ consumato, ma per rinnovarci interiormente con il dono dello Spirito Santo. Ricominciare senza lasciarsi rigenerare il cuore ci condannerebbe a continuare quel modo di fare che ha creato distanze, ha causato defezioni e ha indotto alla paralisi, presenti giร  prima della pandemia. Lโ€™incontro con Gesรน ci aiuta a valorizzare lโ€™esperienza del dolore, della limitazione, del distanziamento come tempo della verifica per un ricominciamento che sa di rinascita e non solo una ripresa delle attivitร  interrotte.ย 

La missione รจ un cammino di rinascita personale attraverso il quale vivere nellโ€™amore di Dio Trinitร ; รจ anche un cammino comunitario nel quale sono attirati e coinvolti tutti coloro che incontriamo perchรฉ affascinati dalla testimonianza di comunione e di servizio. La realtร  non cambia a colpi di ordinanze ma migliora nella misura in cui avviene la trasformazione della mentalitร  – o meglio โ€“ la conformazione a Cristo.ย 

La rinascita comporta un cambiamento del modo di amare non piรน ispirato ai valori mondani che esaltano lโ€™efficienza a scapito dellโ€™efficacia, che puntano sullโ€™utile egoistico piuttosto che sul bene comune, che curano i propri interessi invece di prendersi cura delle persone. La missione che Gesรน affida al discepolo si traduce nella capacitร  di costruire relazioni fondate sullโ€™amore trinitario che fluisce dal cuore di Cristo. Lโ€™amore trinitario รจ diverso da quello imposto dal mondo. Lโ€™amore trinitario รจ relazione che genera, non emozione che consuma, vive del dono reciproco, non si esaurisce nellโ€™ottenere quello che si vuole, si guarda attorno spingendo lo sguardo oltre sรฉ stesso ed รจ creativo nel rispondere ai bisogni dellโ€™altro, non si autocompiace e non รจ ripetitivo.ย 

Siamo chiamati in questo tempo ad accogliere lโ€™invito del Signore a riunirci attorno a Lui e per ricominciare. Solo trasformati dal suo amore potremo riprendere il cammino della vita non per tornare indietro ma per metterci in uno stato permanente di missione. Questa รจ la strada della nostra liberazione, quella sulla quale impariamo che la vita non รจ una sequenza di prove da superare, ma unโ€™occasione da non perdere per essere felici amandoci reciprocamente come Dio ci ama.

Auguro a tutti una serena domenica e vi benedico di cuore!


Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

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