Ricominciare รจ rinascere
ASCENSIONE DEL SIGNOREย (ANNO A)
At 1,1-11ย ย ย Sal 46ย ย ย Ef 1,17-23ย ย ย
Si ricomincia โฆ gli apostoli tornano in Galilea dove Gesรน aveva dato loro appuntamento dopo la risurrezione. Si ricomincia dalla Galilea da dove tutto era iniziato. Questo non significa tornare indietro e ripartire come prima, come se nulla fosse successo.ย
Benchรฉ incompleta perchรฉ i Dodici sono diventai undici, la comunitร dei discepoli risponde allโinvito di Gesรน a riunirsi insieme in Galilea. Mettendo da parte il pessimismo e il giudizio reciproco, i discepoli si ritrovano nuovamente insieme perchรฉ ciascuno si sente convocato da Gesรน. Ognuno conosce e accetta di sรฉ il limite, lโinsufficienza, la debolezza senza nascondersi dietro le accuse rivolte gli altri per giustificare sรฉ stesso. Si ricomincia; รจ unโoccasione da non perdere!ย
Dodici era il numero delle tribรน dโIsraele, riunite in unico regno solo per tre generazioni. Lโ unitร e la compattezza del regno si erano sfaldate subito dopo a causa dellโorgoglio dei capi mossi dallโidea di essere padroni e non a servizio del popolo. La divisione e la frammentarietร in una comunitร riflettono la distanza che separa lโuomo da Dio e dei fratelli tra loro. Lโassenza di un suo membro crea in essa un vuoto che rivela anche il senso dโincompletezza che i discepoli avvertono interiormente. Si ricomincia con la consapevolezza di essere imperfetti, incompleti e mancanti. La prova che abbiamo attraversato ci ha spogliato della presunzione di mostrarci completi e pronti piuttosto che spingerci ad ambire ad essere perfetti come il nostro Padre celeste. Lโansia di apparire sempre efficienti e al โtopโ e la reticenza nel far emergere anche la parte debole di noi stessi, per timore di essere sopraffatti o giudicati dagli altri, ci induce a vivere in maniera non autentica e libera. La Pandemia ci ha messo a nudo facendo emergere debolezze, fragilitร , insicurezze, pregiudizi, che sono i veri motivi dellโisolamento o del distanziamento prodotto da un certo modo di impostare le nostre relazioni.
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Come gli Undici, anche noi vorremmo ricominciare presentandoci allโappuntamento col Signore senza la paura di essere trovati mancanti, ma fiduciosi del fatto che il vuoto che ci appartiene รจ lo spazio che offriamo a Dio perchรฉ lo abiti. Gesรน entra attraverso le ferite dellโumanitร per colmare le lacune, per perfezionare la nostra capacitร di amare.ย
Si ricomincia con lโincontro col Risorto davanti al quale tutti si prostrano. ร un segno eloquente con il quale si vorrebbe dire: io sono niente e tu sei tutto, tu sei il Signore e io la creatura, tu il Maestro io il discepolo, tu il Re io il tuo servo. La prostrazione รจ lโatteggiamento che rivela il timore di Dio diverso dal terrore che ci schiaccia. La presenza di Gesรน non ci fa rimanere a terra lรฌ dove ci gettano i sensi di colpa, i dubbi, i rimorsi, lo scoraggiamento e la disperazione. Lโincontro con Gesรน non รจ un regolamento di conti, ma รจ la rimodulazione della relazione dโamore con lui e tra di noi.
Lโempietร e lโingiustizia dei capi, di cui si era contagiato tutto il popolo dโIsraele, aveva portato alla frammentazione e alla dispersione, mentre la speranza, la fiducia e lโamore che Gesรน ha vissuto nei confronti del Padre gli hanno permesso di conseguire il potere universale, quello che riunisce in un solo abbraccio tutti i popoli. Il potere nelle mani di Gesรน non umilia e disprezza il peccatore ma valorizza la sua povertร . Egli ancora oggi si avvicina a chi ha la faccia immersa nella polvere della vergogna e del disonore per risollevarlo affinchรฉ il suo sguardo non sia perennemente ripiegato su sรฉ stesso ma sโinnalzi verso il cielo affinchรฉ impari guardare oltre e fuori di sรจ.
La missione che Gesรน affida alla Chiesa non รจ la certificazione della sua piena idoneitร , ma รจ uno stile di vita attraverso cui ogni discepolo diventa madre, generatrice di vita. Fare discepoli non significa โfare numeriโ, ma generare alla fede nuove creature inserendole nella famiglia della Trinitร e insegnando loro a vivere la legge dellโamore.ย
Gesรน ci convoca non per riparare ciรฒ che si รจ rotto, rattoppare ciรฒ che si รจ lacerato, rammendare quello che si รจ consumato, ma per rinnovarci interiormente con il dono dello Spirito Santo. Ricominciare senza lasciarsi rigenerare il cuore ci condannerebbe a continuare quel modo di fare che ha creato distanze, ha causato defezioni e ha indotto alla paralisi, presenti giร prima della pandemia. Lโincontro con Gesรน ci aiuta a valorizzare lโesperienza del dolore, della limitazione, del distanziamento come tempo della verifica per un ricominciamento che sa di rinascita e non solo una ripresa delle attivitร interrotte.ย
La missione รจ un cammino di rinascita personale attraverso il quale vivere nellโamore di Dio Trinitร ; รจ anche un cammino comunitario nel quale sono attirati e coinvolti tutti coloro che incontriamo perchรฉ affascinati dalla testimonianza di comunione e di servizio. La realtร non cambia a colpi di ordinanze ma migliora nella misura in cui avviene la trasformazione della mentalitร – o meglio โ la conformazione a Cristo.ย
La rinascita comporta un cambiamento del modo di amare non piรน ispirato ai valori mondani che esaltano lโefficienza a scapito dellโefficacia, che puntano sullโutile egoistico piuttosto che sul bene comune, che curano i propri interessi invece di prendersi cura delle persone. La missione che Gesรน affida al discepolo si traduce nella capacitร di costruire relazioni fondate sullโamore trinitario che fluisce dal cuore di Cristo. Lโamore trinitario รจ diverso da quello imposto dal mondo. Lโamore trinitario รจ relazione che genera, non emozione che consuma, vive del dono reciproco, non si esaurisce nellโottenere quello che si vuole, si guarda attorno spingendo lo sguardo oltre sรฉ stesso ed รจ creativo nel rispondere ai bisogni dellโaltro, non si autocompiace e non รจ ripetitivo.ย
Siamo chiamati in questo tempo ad accogliere lโinvito del Signore a riunirci attorno a Lui e per ricominciare. Solo trasformati dal suo amore potremo riprendere il cammino della vita non per tornare indietro ma per metterci in uno stato permanente di missione. Questa รจ la strada della nostra liberazione, quella sulla quale impariamo che la vita non รจ una sequenza di prove da superare, ma unโoccasione da non perdere per essere felici amandoci reciprocamente come Dio ci ama.
Auguro a tutti una serena domenica e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

