Commento al Vangelo del 15 maggio 2020 a cura dei Monaci Benedettini –
V Settimana del Tempo di Pasqua – Anno A
- Periodo: Venerdรฌ
- Il Santo di oggi: S. Severino delle Marche; S. Isidoro contadino; S. Ruperto
- Ritornello al Salmo Responsoriale:ย Ti loderรฒ fra i popoli, Signore
- Letture del giorno: At 15, 22-31; Sal.56; Gv 15, 12-17
- Calendario Liturgico di Maggio
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri…
Gesรน, durante l’Ultima Cena, apre il suo cuore completamente ai suoi apostoli. ร una comunione intensa e profonda. Vi leggiamo esortazioni che riguardano tutta l’esistenza. Non sono comandi dettati da una volontร di dimostrare in modo arrogante la propria superioritร . ร la volontร di farci partecipi di tutti i Misteri della vita in Dio.
Il comandamento di Gesรน รจ il comandamento dell’amore. ร l’attuazione di una promessa; รจ la possibilitร di cambiare completamente la nostra esistenza. Gesรน non ci vuole servi ma amici. Inaugura con noi delle relazioni nuove; il compimento della sua missione รจ proprio la realizzazione di questa nuova vita nell’amore di Dio. Le esperienze delle prime comunitร cristiane sono proprio la realizzazione di questo comandamento di amore. Lo leggiamo negli Atti degli Apostoli.
Si leggono importanti testimonianze storiche che riguardano soprattutto la vita della comunitร di Gerusalemme. Scrittori non cristiani, che appartengono al mondo pagano di Roma concordano su questa testimonianza. ร storia vera l’amore che animava le comunitร cristiane dei primi secoli! ร storia puรฒ diventare ancora cronaca dei nostri giorni. Non puรฒ essere solo la lettura di un passato che non ci appartiene piรน! Anzi proprio qui affondano le nostre vere radici. Gesรน ci insegna come realizzare tutto ciรฒ: se faremo quel che Egli ci chiede.
Le debolezze umane, che sono presenti nella storia non possono essere vincoli che impediscono il diffondersi di questo amore. I nostri atti saranno allora una vera testimonianza se riconosciuti con umiltร , possibilitร di vera conversione, in un atteggiamento di umile perdono.
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AUTORE: Monaci Benedettini
FONTE: https://liturgia.silvestrini.org
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