La fede inizia dal lasciarsi amare
ยซSe mi amate…ยป. Sono le ultime parole di Gesรน, prima del suo addio. E qui siamo invitati alla svolta, a passare da una mentalitร semplicemente religiosa alla relazione che nasce dalla fede: la religione dice โosserva i comandamenti e allora sarai capace di amarmi e anche io ti amerรฒโ; la fede, invece, dice: โSe mi ami, allora sarai capace di osservare i comandamenti e li scoprirai come fonte di vita, di gioia e di paceโ.
La rivoluzione non รจ da poco, ma รจ il segno di quel capovolgimento operato da Gesรน che ha liberato per sempre il cuore dellโuomo da ogni prigione, da ogni gabbia e da ogni rigiditร : il punto di partenza, nella vita come nella relazione con Dio, รจ lโamore e non la regola. ร la Sua grazia e non lo sforzo. ร lo Spirito di veritร che Egli ha mandato nei nostri cuori, e non i nostri meriti.
Lโavvio di questo Vangelo ha, dunque, qualcosa di straordinario: โse mi amiโ. Solo se ami, se apri il cuore allโincontro con Dio, se ti lasci amare da Lui, se come si fa con un amante passi le ore a lasciarti guardare e accarezzare, allora sarai capace di abbracciare il Vangelo e vivere i comandamenti. Papa Francesco lo ricorda spesso: il cristianesimo non รจ un insieme di regole, una lista di precetti da osservare, un prontuario di atteggiamenti morali da rispettare, ma รจ la gioia di un incontro. Lโamore che sgorga da questo incontro con un Dio che non ci lascia orfani ma vuole abitare in noi, rompe il guscio dei nostri egoismi e si spinge oltre il recinto delle nostre paure e insicurezze, rendendoci capaci di vivere come il Cristo, osservando i suoi comandamenti, vivendo la Sua Parola, compiendo i suoi gesti. Non saremo mai capaci di vivere il comandamento dellโamore, di adorare Dio sopra ogni cosa, di trovare Dio nelle attivitร quotidiane, di servire Dio nei fratelli, se prima non ci saremo lanciati nellโavventura di una relazione dโamore con Lui. La fede inizia dal lasciarsi amare, non dallo sforzo di raggiungere la vetta con le mie forze.
In questa domenica contempliamo allora un Dio mendicante dโamore: non detta regole da osservare, non pone condizioni, non ci costringe con la forza, ma semplicemente invoca unโamicizia e ci chiede accoglienza e ospitalitร . Un Dio umile e fiducioso che non ci obbliga con un dovere, ma chiede di poter abitare in noi, per trasformare la nostra vita e rendere capaci anche noi di far circolare lโamore: se mi ami, resteremo uniti come gli amanti; se mi ami sarai trasformato dal di dentro; se mi ami, imparerai ad amare anche tu.
Ecco un Dio che cerca spazi nel cuore per allargarlo, trasformarlo e renderlo strumento di amore nel mondo. Ecco un Dio che, alla perfezione esterna dellโosservanza delle regole, preferisce un cuore fragile che perรฒ batte dโamore per Lui.
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Fonte: Osservatore Romano
