LโAmore di Dio, rende felice anche quello che non รจ facile
Lunedรฌ della V settimana di Pasqua
Tra il dire ad una persona ยซti amoยป e lโamarla veramente cโรจ un abisso. Dichiarare il proprio amore per lโaltro รจ molto piรน facile che amare concretamente. Se Gesรน ci chiedesse: Tu mi ami? Noi prontamente diremmo di sรฌ, perchรฉ magari lo pensiamo ogni tanto, qualche volta lo preghiamo, capita di ascoltare qualche sua parola detta dal prete o dalla catechista. Ma se ci lasciassimo interrogare: ยซtu, come mi ami?ยป forse approfondiremmo il nostro modo di amare e ci renderemmo conto, come Simon Pietro, che in realtร a Gesรน siamo affezionati, gli vogliamo bene come ad un amico caro, oppure semplicemente ne apprezziamo lโinsegnamento e le sue opere, ma non di piรน.ย
Nella vita concreta, quando si tratta di passare dal sapere al fare, sorgono i problemi. Gesรน ha consegnato ai suoi discepoli il comandamento dellโamore fraterno. Tutti sappiamo quanto sia difficile metterlo in pratica. Diventa impossibile quando non lo prendiamo in considerazione come criterio ispiratore delle nostre scelte di vita, ma invece ci lasciamo guidare da altri valori, come quello dellโutile, del guadagno o del โrisparmioโ. Si tratta di un amore a tempo determinato, nel senso che, venendo meno lโinteresse, finisce anche il sentimento.ย
Essere consapevoli dei nostri limiti non deve indurci a gettare la spugna e non provare ad amare i fratelli come Gesรน ha fatto con noi e ci ha comandato di fare. ยซChi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi รจ colui che mi amaยป. Chi ama, ci prova, tenta, si sforza, si cimenta, si avventura. So di non sapere amare, ma mโimpegno ad amare accettando la sfida che Gesรน mi lancia. Questo certamente comporta delle ferite, degli errori che si pagano a caro prezzo. Ma, anche se imperfettamente e con poche prospettive di successo, comunque bisogna avventurarsi, si devono provare le molte strade dellโamore. Se qualche strada sโinterrompe, ne cerchiamo unโaltra o chiediamo a Dio di indicarcene una o addirittura di costruirla noi stessi.ย
Tuttavia, รจ anche vero quello che dice Gesรน: ยซSe uno mi ama, osserverร la mia parolaยป. Chi prova ad amare, anche se cade tante volte e altrettante volte si rialza e ricomincia, impara sempre di piรน ad amare e si rende disponibile a lasciarsi amare e abitare dal Padre.ย ย
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Amare per il discepolo non significa solo avvertire un sentimento ma compiere un cammino ascetico nel quale esercitarsi a fare per il fratello e la sorella la parte di Dio Padre. Amare per Dio significa abitare con gli uomini, porre la sua casa tra le nostre, condividere gioie e dolori, ma anche essere per lโuomo luce, conforto, sostegno, speranza. Ascoltando la Parola di Dio e accogliendola nel cuore, apriamo il nostro spirito a ricevere lo Spirito Santo. Egli ci forma interiormente perchรฉ lโamore di Dio possa essere annunciato nella forma pratica della caritร fraterna.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!ย
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

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