Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 4 Maggio 2020

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Gesรน non รจ โ€œunโ€, ma โ€œilโ€ pastore. Il pastore รจ colui che si prende cura delle pecore ed espone la sua vita a loro favore. Qui non si vuole dire che il pastore offre o dร  la sua vita nel senso che muore: infatti, se muore, le pecore sono rapite e disperse.

Si vuol dire che la prima caratteristica del pastore รจ lโ€™amore e il coraggio impavido con cui difende le pecore: egli, a differenza del mercenario, โ€œes-poneโ€ per loro la sua vita ad ogni pericolo. Per il pastore le pecore sono โ€œsueโ€: gli appartengono e ne ha cura come della propria vita. Il mercenario (il diavolo), invece, รจ preoccupato del suo salario: le pecore sono a servizio della sua vita, non lui della loro.

Il buon Pastore difende le sue pecore perchรฉ gli interessano (inter-esse = essere-dentro): le ha a cuore perchรฉ le ha nel cuore. Egli quindi si โ€œes-poneโ€ e โ€œdis-poneโ€ della propria vita a favore delle pecore, la offre loro.

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