don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 3 Maggio 2020

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Pasqua, cammino di conversione seguendo le orme del buon Pastore per gustare la gioia della comunione

IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

La Pasqua รจ una festa, che sin dai tempi piรน remoti, ha caratterizzato una fase importante dei popoli nomadi la cui economia era basata sulla pastorizia. Pasqua era il passaggio dalle valli dei pascoli invernali ai prati verdi di montagna. Il tempo della transumanza avveniva in primavera, stagione mediana tra lโ€™inverno e lโ€™estate. Viviamo anche noi una stagione di passaggio dallโ€™inverno della paura, che ci ha visti chiudere le saracinesche dei negozi, le porte delle scuole, i cancelli dei parchi con il rischio di chiuderci in noi stessi e sprangare le porte del cuore per timore del contagio. Sentiamo forte il desiderio di riprenderci i nostri spazi, di ritornare a vivere la libertร  di movimento, di riassaporare la bellezza di stare in compagnia. Vorremmo di nuovo avere un contatto fisico e diretto con gli altri, uscire dallโ€™ isolamento forzato e superare le restrizioni che limitano la nostra libertร , soprattutto quella di lavorare onestamente per portare il pane a casa.

Ci abitano paure e speranze, consapevoli che le regole, anche se hanno fissato confini molto rigidi alla nostra libertร , bene o male ci hanno permesso di vivere lโ€™inverno della prova in una certa sicurezza. Come ogni steccato, le limitazioni sono vissute come aiuto a proteggersi dal pericolo, ma a lungo andare cresce anche un senso dโ€™impazienza e intolleranza. Ogni prova ha i suoi tempi, ma quelli piรน delicati sono quelli in cui scricchiola la pazienza, aumenta il livello di tensione, si appanna la speranza. Questo รจ il momento in cui piรน necessario sโ€™impone il dovere di saper distinguere tra la voce di Dio e quella del maligno e decidere di chi fidarsi e chi seguire.ย 

Nella storia dโ€™Israele nei momenti piรน bui e tristi la voce di Dio รจ giunta attraverso i profeti. Essi non con forza hanno denunciato il pericolo del virus dellโ€™idolatria del denaro che contagia chiunque, ricco o povero, giovane o anziano, istruito o ignorante, ma hanno anche stigmatizzato lโ€™infedeltร  e la corruzione dei capi che si sono comportati non come custodi ma come ladri e briganti provocando nel popolo confusione, rivalitร , competizione e distruzione.ย ย Per questo Dio, attraverso i profeti, ha annunciato il suo intervento diretto come il vero e unico pastore del suo popolo. Questa promessa si รจ compiuta in Gesรน Cristo, colui che viene a salvarci.

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Come riconoscere la visita del Pastore?ย ย Gesรน attraverso delle immagini offre un insegnamento per aiutarci a uscire dalla paura e dalle varie chiusure nelle quali ci troviamo. La prima immagine รจ quella del pastore che entra nel recinto delle pecore dalla porta e non sale da unโ€™altra parte come invece fanno i ladri e i briganti. Il recinto delle pecore allude alla comunitร  riunita nellโ€™area sacra del tempio. Lโ€™ingresso del Pastore attraverso la porta richiama alla mente la visita di Dio che entra nel tempio per prenderne possesso e per affermare il suo diritto di proprietร  sul popolo. Nella coscienza dโ€™Israele รจ viva la memoria storica delle profanazioni del tempio ad opera delle potenze straniere e nemiche venute per rubare, uccidere e distruggere. I ladri e i briganti di cui parla Gesรน, non sono solo gli stranieri, che oggi potremmo identificare, quasi istintivamente, con coloro che accusiamo di venire sul nostro territorio per rubarci il lavoro, per uccidere le nostre tradizioni e distruggere il nostro patrimonio. Sono soprattutto coloro che, pur essendo della stessa comunitร , si comportano da estranei piuttosto che da familiari, da nemici invece che alleati, da predatori e non da autorevoli responsabili. Il modo con il quale si entra nel recinto rivela anche il fine che ci si prefigge. Gesรน รจ il pastore che passa per la porta perchรฉ รจ solidale con il suo gregge. La compassione lo guida nel visitare chi รจ nel dolore per aiutarlo a uscirne. Egli viene per dare la vita, quella vera, la sua stessa vita. Poi invece ci sono gli approfittatori, quelli che si arrampicano sulle spalle degli altri per salire, i corrotti che sfruttano la debolezza per raccogliere consensi e fare guadagni. Essi vengono per ingannare, manipolare, usare, dividere, contrapporre. Dunque, dal modo con cui ci si presenta possiamo cogliere un primo elemento per fare discernimento. Attenzione a chi dร  voce al nostro scontento alimentando la polemica, a chi interpreta la paura offrendo soluzioni immediate e sorprendentemente facili, a chi si mostra troppo sicuro di sรฉ screditando il lavoro degli altri a chi arma la mano contro il nemico di turno da combattere. Prestiamo attenzione invece al profilo di chi sa ascoltare entrando in empatia, di chi condivide il peso coinvolgendosi in prima persona nel cammino, di chi non indica vie di fuga ma itinerari di guarigione e di liberazione, di chi con rispetto e pazienza attende i tempi della risposta, di chi apre la mano e la tende in segno di amicizia, di chi sโ€™impegna a creare una rete di collaborazione, comunione e fraternitร . Anche uno solo di questi tratti possono farci riconoscere la presenza di Gesรน.

In ciascuno di noi cโ€™รจ il guardiano che sa riconoscere la venuta del pastore per aprirgli la porta del cuore e farlo entrare nella nostra vita. Senza di lui rimarremmo chiusi in noi stessi e nei nostri limiti, piรน esposti allโ€™azione predatoria di coloro che comunque sanno come raggiungerci per catturare la nostra attenzione e farci diventare loro dipendenti. Sโ€™impone dunque una scelta: aprirci alla visita di Dio e lasciarci raggiungere da Lui o rimanere chiusi e rassegnati.ย 

Chi ascolta la Parola di Dio e apre il suo cuore, perchรฉ essa penetri sempre piรน in profonditร , sperimenta la salvezza per vivere e celebrare la Pasqua.ย 

Gesรน, il buon pastore, รจ in mezzo alla sua Chiesa e la chiama allโ€™unitร  attorno a sรฉ; si fa ultimo ponendosi in fondo perchรฉ nessuno rimanga indietro. Cosรฌ spinge le pecore cacciandole fuori dalle celle di massima sicurezza che compongono il carcere delle nostre frustrazioni, sensi di colpa, rancori, paure e complessi. Gesรน precede il suo popolo guidandolo sulla via della vera libertร . La voce di Gesรน infonde fiducia e sicurezza perchรฉ รจ la voce del cuore di Dio impressa nella memoria di ciascun uomo. Ascoltare la parola di Gesรน ci riporta interiormente alla nostra condizione di figli, come i bambini che nella paura si calmano quando poggiano la testa sul petto della mamma sentendo il ritmo del suo cuore, la prima melodia che i suoi sensi hanno gustato.

La nostra sarร  una vera Pasqua nella misura in cui non ci lasceremo ingannare da chi viene a noi per curare i suoi interessi. Ci ritroveremmo fuori, liberi da limiti e restrizioni ma soli e confusi, persi perchรฉ senza una meta. Siamo invece chiamati a seguire le orme del Pastore che non ci propone una fuga ma un itinerario di vita nella quale fare il bene anche nella sofferenza. San Pietro ci ricorda che Gesรน ci ha lasciato un esempio che deve ispirare sentimenti di pace e comunione soprattutto quando percorriamo la dura via del dolore. Essa รจ per noi tempo di conversione per il perdono dei peccati. Anche se si cammina nella valle oscura della prova abbiamo la certezza che il Signore รจ con noi perchรฉ i nostri passi dietro di lui ci conducano alla riconciliazione con Dio e tra di noi. Dio ha preparato per noi una mensa perchรฉ noi possiamo parteciparvi con la libertร  dei figli e la gioia dei fratelli che non solo vivono insieme, ma che si donano lโ€™uomo allโ€™altro con amore generoso.ย 

Auguro a tutti una serena domenica e vi benedico di cuore.


Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

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