La dura invettiva di Gesรน nei confronti del potere religioso del suo tempo, credo dica qualcosa ai cristiani di oggi. A tutti coloro che rischiamo di rimanere sempre allโingresso della felicitร , per colpa di tristi โguardianiโ, che attraverso lโarma della paura, fanno credere loro di essere sempre fuori luogo, inadatti e inadeguati, costringendoli a rinunciare ad entrare nel luogo della festa. Certo, molti cristiani avranno la responsabilitร di aver dato credito a questi โterroristi della pauraโ, ma la colpa piรน grave sarร proprio dei โsorveglianti della felicitร , coloro che ne impediscono lโentrata, in virtรน di leggi, prescrizioni e invenzioni: ยซBene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uominiยป (Mc 7, 7). Gesรน รจ venuto perchรฉ questi mestieranti della paura, si dissolvano e le persone abbianofinalmente accesso alla felicitร .
Gesรน ha detto che non vโรจ bisogno di guardiani al nostro cuore, perchรฉ questo conosce perfettamente qual รจ la strada al suo compimento. I guardiani posti โin nome di dioโ dinanzi alla porta della felicitร , cui occorre implorare di entrare, magari dando in sacrificio tutto ciรฒ che di piรน prezioso si possiede, non hanno nulla a che fare con Dio. ยซGuai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi lโavete impeditoยป (Lc 11, 52).
Chi esercita il potere, da sempre, lo fa sempre occupandosi di โtuttiโ, come un unico indistinto, confondendo il singolo con la massa. Invece Gesรน dice che il vero pastore โchiama le sue pecore ciascuna per nome, e le conduce fuoriโ. A Dio interessa il mio nome, perchรฉ io per lui sono unico. E questo amore non mโimporrร nulla, non mi tormenterร con inutili moralismi e imponendomi โ certo a fin di bene โ cosa fare in ogni aspetto della mia vita, come fossi sempre un infante. Lโamore si limita a โcondurre fuoriโ, verso orizzonti ampi e fecondi, fuori da sistemi oppressivi e direttivi. Il problema di come โguidareโ le persone รจ sempre stato, fin dallโinizio, il grande problema della Chiesa. Si possono guidare le persone come gli antichi faraoni e despoti teocratici, usando magari il pastorale come scettro e bastone, o alla maniera di Gesรน che aveva un unico desiderio, trarre fuori le donne e gli uomini da recinti soffocanti verso la piena felicitร .
Non cโรจ niente da fare, uno stile nel condurre le persone che non assomigli al suo, difficilmente condurrร alla felicitร , ovvero alla nostra vita in pienezza, proprio quella che Gesรน รจ venuto ad assicurarci, quella che ha il sapore di vita eterna. Perchรฉ lui, come ciascuno di noi, sa bene che โtutto ciรฒ che si desidera รจ sempre dallโaltra parte della pauraโ (Jack Canfield).
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AUTORE: don Paolo Squizzato
FONTE: Sito web personale
SITO WEB: https://www.paoloscquizzato.it
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