Cristina Pettinari – Commento al Vangelo del 26 Aprile 2020 per bambini

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Ben trovati bambini e ragazzi…
forse presto potremmo tornare ad uscire e a passeggiare per le strade delle nostre cittร , tornando ad amare ogni piรน piccolo e semplice gesto che fanno belle le nostre giornate.
Come noi, nella prima Lettura, anche gli apostoli escono per le strade ed annunciano la resurrezione di Gesรน.

La Parola di questa settimana รจ ricchissima: gustiamola una sillaba alla volta!
Dicevamo: quando nella prima Lettura gli Apostoli escono dal Cenacolo per andare ad evangelizzare, lo fanno perchรฉ spinti dallo Spirito Santo.

Prima riflessione da tenere a mente: quando Gesรน muore in croce dice โ€œPadre nelle tue mani affido il mio Spiritoโ€ [Lc 23,46]. Significa che Gesรน, sia che muoia sia che salga in cielo, non vuole lasciarci da soli, ma ci lascia lo Spirito Santo. Quindi, anche quando siamo tristi, arrabbiati e ci sentiamo molto soli, lo Spirito Santo รจ sempre con noi. Non solo! Ma ci fa fare cose noi non ci aspettavamo: per esempio passare il tempo in casa facendo un sacco di cose e senza annoiarci mai. Insomma, ci aiuta a fare qualsiasi cosa che non ci saremmo mai aspettati di poter fare, esattamente come รจ successo ai discepoli che hanno trovato il coraggio di uscire solo nello Spirito. Quindi la parola chiave di questa domenica รจ: sorprendente!

Seconda riflessione: il primo che parla รจ Pietro, lo stesso che aveva rinnegato Gesรน. Lo aveva fatto perchรฉ aveva paura: Gesรน era stato arrestato e lui temeva di fare la stessa fine. Non solo: avendo rinnegato, Pietro pensa che Gesรน non gli avrebbe piรน voluto bene. Invece, prima di essere messo in croce, Gesรน vede Pietro per la strada e lo guarda: con quello sguardo lo perdona e lo sceglie ancora una volta come capo della sua Chiesa [Lc 22,55-62]. Nonostante i suoi errori continua a dargli fiducia e a volergli bene. Sorprendente!

Terza riflessione: Pietro inizia a parlare di Gesรน dicendo: โ€œquello che voi avete ucciso, ora รจ risorto!โ€[At 2,22-24]. Questo significa che Gesรน stesso ha scelto di morire per amore e che รจ solo lui ad avere potere sulla vita. Sorprendente!

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Insomma, lo Spirito Santo, ce lo dice sempre Pietro nella seconda Lettura, ci dร  la forza il coraggio di fare quello che Dio desidera, facendoci perรฒ sempre sentire liberi.
Passiamo ora al Vangelo. Ci sono due discepoli che, essendo morto Gesรน, hanno lasciato Gerusalemme perchรฉ pensano che tutto sia finito [Lc 24,13-14]. Questo perchรฉ quando siamo in difficoltร  o abbiamo un problema crediamo che Dio non ci ascolti piรน: dopo la morte di Gesรน molti avevano perso la fede in lui e quindi lasciarono Gerusalemme per tornare alle loro vecchie vite. Ad un certo punto gli si avvicina Gesรน (che loro non riconoscono perchรฉ da Risorto รจ un poโ€™ diverso). Pensando che Gesรน sia un perfetto sconosciuto, gli raccontano tutto quello che era accaduto: cioรจ che cโ€™era stato un uomo che aveva compiuto dei miracoli, era stato ucciso e che, perรฒ, alcune donne dicevano che era risorto. Loro non sono tanto convinti di questa cosa, perchรฉ non lo hanno visto: non hanno fatto esperienza della resurrezione [vv. 15-24].
Mettiamo che la mamma ci metta in tavola un piatto che non abbiamo mai mangiato: a noi lโ€™aspetto non piace e non vogliamo mangiarlo. Poi perรฒ lo assaggiamo – cioรจ ne facciamo esperienza โ€“ e scopriamo, con sorpresa, che รจ buonissimo. Insomma, la resurrezione non si puรฒ comprendere con i ragionamenti della testa, ma la si puรฒ vedere solo se ci lasciamo sorprendere da Dio.

Andiamo avanti con il racconto del Vangelo. Quando i discepoli hanno finito di raccontare la storia di Gesรน, ancora non hanno capito che ce lโ€™hanno proprio di fronte. E lui per tutta risposta gli dice: โ€œStolti e lenti di cuoreโ€, che significa โ€œsciocchiโ€ e โ€œincapace di amareโ€[vv. 25-26]. รˆ un vero e proprio insulto! Pensate se un perfetto sconosciuto, per la strada, vi offendesse: come ci rimarreste? Loro non capiscono cosa sta accadendo, ma Gesรน subito gli racconta la storia di tutti i profeti e che Gesรน stesso aveva detto che sarebbe risorto [v. 27]. Insomma, gli fa capire che loro non hanno creduto alla resurrezione perchรฉ non hanno creduto che Dio potesse fare cose sorprendenti. Alla fine gli apostoli riconoscono Gesรน quando, a cena, lui benedice e poi spezza il pane [v. 30]. Questo vuol dire che per riconoscere Gesรน bisogna stare e parlare con lui. Per noi significa che dobbiamo prenderci un poโ€™ di tempo ogni giorno per pregare con il cuore, altrimenti rischiamo di scambiare la nostra religione per un elenco di regole da seguire.

Dopo essersi fatto riconoscere, Gesรน scompare [vv. 31-34]. A quel punto gli apostoli, colmi di gioia, si mettono subito in cammino per tornare a Gerusalemme e dire agli altri che hanno visto Gesรน Risorto, nonostante fosse notte: era una notizia troppo meravigliosa per poter aspettare lโ€™alba! Insomma, proprio quando noi pensiamo che sia tutto finito, sta per cominciare qualcosa di sorprendentemente nuovo.

Fonte


AUTORE: Cristina Pettinari
FONTE: Omelie.org
SITO WEB: https://www.omelie.org

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