p. Arturo MCCJ – Commento al Vangelo di domenica 26 Aprile 2020

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Nel capitolo 24, Luca ci porta davanti allโ€™evento della Risurrezione attraverso diverse scene: la scoperta della tomba vuota seguita dal racconto delle donne che vanno dagli 11 per poi concludersi con lโ€™apparizione di Gesรน e la sua ascensione. Tra questi due episodi troviamo lโ€™apparizione di Gesรน ai due discepoli che si allontanano da Gerusalemme .

Il racconto di Emmaus รจ riportato solo da Luca e ha come tema fondamentale la forma come Gesรน si fa ย riconoscere ancora presente. Di fatto i due discepoli non appartengono alla cerchia degli undici Apostoli ma ad una piรน ampia che riguarda poi tutti/e i discepoli/le, che se ne vanno da Gerusalemme non per annunciare o iniziare una missione, ma perchรฉ hanno rinunciato a credere nella salvezza stessa.

In veritร , come la maggior parte dei discepoli, anche loro si aspettavano da parte di Gesรน una vittoria trionfante che non finisse sulla croce. Questa delusione trova eco nellโ€™accenno al terzo giorno della scomparsa di Gesรน proprio perchรฉ, secondo la credenza comune dopo tre giorni lo spirito del defunto abbandonava il cadavere alla corruzione alla morte ed era quindi considerata definitiva. Nonostante sapessero ciรฒ che era accaduto con alcune donne del loro gruppo al Sepolcro e della loro testimonianza, i due rinunciano alla possibilitร  della risurrezione. Sebbene abbiano deciso di abbandonare tutto e tutti,ย ย quegli avvenimentiย non avevano abbandonato loro.ย Il Vangelo infatti ci ricorda che nel loro andarsene questi discutevano animosamente. Non solo, nel loro cuore cโ€™era anche molta tristezza che non si spiegava solamente per il fallimento della morte in croce di Gesรน.

Ecco che nelle loro storie e nel loro cammino appare una figura che ย non sanno riconoscere, la presenza del resuscitato. Solo attraverso la spiegazione delle scritture ed il dialogo sincero e onesto, che viene sottolineato anche delle domande che loro pongono a questa misteriosa figura, loro riescono a scavare dentro lโ€™esperienza negativa della loro vita. Che bello il termine usato dal vangelo quando dice che il loro cuore era โ€˜riscaldato/ardevaโ€™ come se fossero accolti da qualcuno, come se un abbraccio li avesse sostenuti o li stesse sostenendo.

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La sola parola e le spiegazioni non sembrano essere sufficienti perรฒ a condurli alla comprensione di quello che era successo. Gesรน doveva sedersi con loro, doveva spezzare il pane per loro ย affinchรฉ comprendessero quello che รจ il mistero della presenza di Dio nella vita umana e, soprattutto, la vittoria di Dio di fronte a tutto ciรฒ che nellโ€™esistenza รจ segnale di morte e di sconfitta.

La storia di Emmaus ci ricorda che il riconoscimento della presenza viva di Gesรน รจ fondato innanzitutto su unโ€™attenta lettura delle scritture.ย Di fatto i due discepoli ย non erano disposti ad accettare lโ€™evento della croce perchรฉ non avevano saputo cogliere nella storia della salvezza il significato di questo sacrificio.ย Attenti perรฒ, il testo ci dice anche che ย la sola rilettura delle scritture ย non fu sufficiente ad aprire loro gli occhi.ย Il riconoscimento avviene attraverso il gesto dello spezzare il pane cheย  richiama non solo Gesรน ma la comunitร  nella quale lโ€™amore che ha portato Gesรน a morire in croce si manifesta attraverso lโ€™amore vicendevole dei discepoli.

Per questo mi piace questo racconto. In fondo la fede che ognuno di noi porta nel cuore vive momenti di forte delusione nelle nostre vite. Quante volte abbiamo avuto la tentazione di mandare tutto allโ€™aria, o abbiamo abbandonatoย  la nostra fede perchรฉ delusi, insoddisfatti. Eppure la cosa ci ha lasciato sempre irrequieti nellโ€™attesa che qualcosa o qualcuno facesse un poโ€™ di luce o semplicemente ci riportasse quel calore che la fede in Gesรน ci ha sempre trasmesso. Ma bisogna crescere, bisogna superare ciรฒ che noi vorremmo che la fede sia per accoglierla per ciรฒ che รจ. Il vangelo ci ricorda che avere fede significa continuare il camminoย  e che questo ci richiedeย due cose: conoscere piรน profondamente le sacre scritture ย e fermarci al tavolo della mensa con la comunitร  dove il pane viene spezzato.ย ย 

P. Arturo MCCJ

Fonte: https://missioworld.wordpress.com/2020/04/15/commento-2a-domenica-di-pasqua-anno-a/

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